Timeline
Chat
Prospettiva

Lega Pro Prima Divisione

è stata la competizione maggiore organizzata dalla Lega Italiana Calcio Professionistico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Lega Pro Prima Divisione
Remove ads

La Prima Divisione della Lega Pro è stata la competizione maggiore organizzata dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, già Lega Professionisti Serie C, per trentasei stagioni dal 1978 al 2014, e ha rappresentato il terzo livello del campionato italiano di calcio al di sotto della Serie B. Inizialmente chiamata Serie C1, solo nelle sue ultime sei edizioni la manifestazione assunse il nome di Prima Divisione,[3][4] sebbene la FIGC avesse ufficialmente usato questa denominazione fin dal principio.[5] Tutte le squadre della categoria disputavano la Coppa Italia di Serie C, mentre solo le migliori, determinate con criteri mutevoli di stagione in stagione, avevano l'opportunità di gareggiare anche nella Coppa Italia della Lega Nazionale Professionisti.

Disambiguazione – "Serie C1" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Serie C (disambigua).
Fatti in breve Sport, Tipo ...

La Serie C1 si strutturava su 36 squadre ripartite in due distinti gironi generalmente suddivisi, specie nelle edizioni più antiche, su un criterio geografico tra Nord e Sud Italia, anche se talvolta si registrarono modalità alternative. Come la sottostante Serie C2, la competizione fu affetta da una progressiva instabilità finanziaria che comportò una sempre maggiore falsificazione dei risultati del campo, e occasionalmente fenomeni di sovrannumero o di posti vacanti nell'organico,[2] tanto da spingere alfine all'abrogazione della categoria e alla restaurazione del previgente ordinamento del campionato di Serie C nell'ambito della riforma della Lega Pro.

Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La riforma dei campionati che portò alla nascita della Serie C1 nel 1978 fu la soluzione a un contenzioso che si trascinava da due decenni. Se negli anni cinquanta infatti, le società di Serie C avevano approntato gli investimenti necessari al programmato inserimento del torneo nel nascente settore professionistico insieme alle due categorie superiori, la clamorosa eliminazione della nazionale nelle qualificazioni al Mondiale di Svezia aveva portato il commissario straordinario della FIGC, Bruno Zauli, a decidere di degradare invece la categoria nel settore semiprofessionistico insieme alla divisione sottostante, nel nome della riduzione dei costi. Il provvedimento fu subito alla stregua di una truffa dai dirigenti dei club che avevano speso ingenti somme di denaro in vista di una ben altra prospettiva, e diede vita a una corposa fazione favorevole alla ristrutturazione della terza serie in senso professionistico. Numerose singole deliberazioni su temi specifici vennero prese nel corso degli anni, ma per una riforma organica bisognò attendere ben quattro lustri.

Sul finire degli anni settanta la FIGC decise di liquidare il settore semiprofessionistico, trasportando la vecchia Serie C fra i professionisti e dividendola in due categorie, la maggiore delle quali sarebbe stata strutturata su due gironi, riprendendo l'idea di terza serie professionistica prefigurata vent'anni prima dal lodo Pasquale, ma poi cancellata dal progetto di Zauli. Il passaggio al nuovo regime fu semplice, selezionando le squadre classificatesi fino al dodicesimo posto in ciascuno dei tre gironi della Serie C 1977-1978, tenendo ovviamente conto dell'interscambio stagionale con la Serie B.[6]

La Serie C1 nata nel 1978 fu divisa per ragioni geografiche, col gruppo A corrispondente al Nord Italia, e il B al Centro-sud. Le prime due classificate di ogni raggruppamento erano promosse in Serie B, mentre le ultime quattro erano retrocesse in Serie C2. Il percorso legislativo per la completa professionalizzazione della categoria si completò in due tappe, nel 1981 con la trasformazione della lega di Firenze nella Lega Nazionale Serie C, e nel 1986 con la sua ridenominazione in Lega Nazionale Professionisti Serie C (LNP-C) a testimonianza del coronamento del passaggio epocale al professionismo. Per tre lustri il regolamento fu del tutto stabile: solo in occasione del campionato 1987-1988, per l'effetto a cascata dell'allargamento della Serie A, fu aggiunta una straordinaria promozione per la vincente di uno speciale spareggio fra le due terze classificate, mentre le due quartultime vennero risparmiate dalla retrocessione. Fu invece dal 1991-1992 che, a causa della riduzione della sottostante Serie C2, le retrocessioni scesero definitivamente a tre per girone.

Nel 1993-1994 si assistette a due novità: vennero introdotti in via sperimentale i tre punti per vittoria, già applicati in alcuni campionati esteri e poi estesi in tutte le categorie calcistiche italiane, e fu inaugurato il meccanismo dei play-off per la promozione e dei play-out per la retrocessione. L'ascesa in Serie B venne così regolamentata: la vincitrice di ogni girone saliva direttamente, mentre le squadre classificatesi dal secondo al quinto posto disputavano play-off così programmati: la seconda contro la quinta e la terza contro la quarta, con la gara di ritorno giocata in casa della squadra meglio classificata e, in caso di parità di punti, il ricorso alla differenza reti per determinare la squadra vincente; in caso di ulteriore parità veniva considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato regolare. La finale si articolava sul medesimo schema, tranne la possibilità della disputa dei tempi supplementari. Per quanto riguarda i play-out, che invece riguardavano la retrocessione e coinvolgevano le società classificate dal quintultimo al penultimo posto, il meccanismo era il medesimo, salvo il fatto che in questo caso il turno era unico onde determinare le due relegate. L'ultima classificata al termine del campionato regolare invece retrocedeva direttamente in Serie C2.[7]

Gli anni duemila, che si aprirono con l'inaugurazione della Supercoppa di Lega di Serie C, portarono invece elementi di instabilità nel regolare svolgimento del campionato. Dal 2004 al 2012 sono stati utilizzati criteri variabili per la suddivisione dei gironi: a volte il criterio geografico ovest-est, a volte il più tradizionale criterio nord-sud, altre volte criteri non geografici. Ma fu l'instabilità economica, comune alla sottostante C2, a caratterizzare progressivamente la categoria, falsandone gli esiti. Nel 2004-2005 in particolare, a causa della tardiva riammissione del Como inizialmente escluso dalla FIGC per motivi finanziari, si ebbero 37 squadre complessive ed il girone A fu composto da 19 compagini. L'operazione d'immagine della stagione 2008-2009, all'inizio della quale la Lega di Serie C cambiò il nome in Lega Italiana Calcio Professionistico, col parallelo abbandono dello storico soprannome di Serie C1 attribuito al campionato a favore di quello ufficiale di Prima Divisione, non sortì alcun cambiamento nella sostanza. Dopo che nella stagione 2012-2013, per la prima volta, il campionato si svolse con tre vacanze d'organico per la mancanza di società disposte a pagare la tassa d'iscrizione, la FIGC capì che era giunto il momento di accelerare il percorso di riforma dei campionati.

Il 21 novembre 2012 il Consiglio Federale della FIGC approvò dunque la riduzione dell'organico della Lega Pro a 60 squadre a decorrere dal 2014, con una divisione unica suddivisa in tre gironi da 20 come accadeva prima del 1978. Per la Prima Divisione 2013-2014 non venne prevista alcuna retrocessione, mentre per salvaguardare la competitività del torneo, i play-off furono ampliati a otto squadre per girone, ossia fino alla nona classificata, con quarti di finale in gara unica in casa delle meglio piazzate. Per superare l'opposizione dell'Assocalciatori bisognò accettare la cancellazione dell'obbligatorietà dell'utilizzo dei due giovani già dal 2013. Le ultime gare della categoria furono giocate il 7 giugno 2014 con le finali di ritorno dei play-off, dopo le quali il campionato fu soppresso.[8]

Remove ads

Albo d'oro

Riepilogo
Prospettiva
Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro del campionato di Lega Pro Prima Divisione.

Promozioni in Serie B

  • 1978-1979 Vincitrice:Como Matera

2ª classificata Parma Pisa

  • 1979-1980 Vincitrice:Varese Catania

2ª classificata Rimini Foggia

  • 1980-1981 Vincitrice:Reggiana Cavese

2ª classificata Cremonese Sambenedettese

  • 1981-1982 Vincitrice:Atalanta Arezzo

2ª classificata Monza Campobasso

  • 1982-1983 Vincitrice:Triestina Empoli

2ª classificata Padova Pescara

  • 1983-1984:Vincitrice:Parma Bari

2ª classificata Bologna Taranto

  • 1984-1985 Vincitrice:Brescia Catanzaro

2ª classificata L.R. Vicenza Palermo

  • 1985-1986 Vincitrice:Parma Messina

2ª classificata Modena Taranto

  • 1986-1987 Vincitrice:Piacenza Catanzaro

2ª classificata Padova Barletta

  • 1987-1988 Vincitrice:Ancona Licata

2ª classificata Monza Cosenza Reggina

  • 1988-1989 Vincitrice:Reggiana Cagliari

2ª classificata Triestina Foggia

  • 1989-1990 Vincitrice:Modena Taranto

2ª classificata Lucchese Salernitana

  • 1990-1991 Vincitrice:Piacenza Casertana

2ª classificata Venezia Palermo

  • 1991-1992 Vincitrice:SPAL Ternana

2ª classificata Monza Fidelis Andria

  • 1992-1993 Vincitrice:Ravenna Palermo

2ª classificata L.R. Vicenza Perugia

  • 1993-1994 Vincitrice:Chievo Perugia

Vinc. play-off Como Salernitana

  • 1994-1995 Vincitrice:Bologna Reggina

Vinc. play-off Pistoiese Avellino

  • 1995-1996 Vincitrice:Ravenna Lecce

Vinc. play-off Empoli Castel di Sangro

  • 1996-1997 Vincitrice:Treviso Fidelis Andria

Vinc. play-off Monza Ancona

  • 1997-1998 Vincitrice:Cesena Cosenza

Vinc. play-off Cremonese Ternana

  • 1998-1999 Vincitrice:Alzano Virescit Fermana

Vinc. play-off Pistoiese Savoia

  • 1999-2000 Vincitrice:Siena Crotone

Vinc. play-off Cittadella Ancona

  • 2000-2001 Vincitrice:Modena Palermo

Vinc. play-off Como Messina

  • 2001-2002 Vincitrice:Livorno Ascoli

Vinc. play-off Triestina Catania

  • 2002-2003 Vincitrice:Treviso Avellino

Vinc. play-off AlbinoLeffe Pescara

  • 2003-2004 Vincitrice:Arezzo Catanzaro

Vinc. play-off Cesena Crotone

  • 2004-2005 Vincitrice:Cremonese Rimini

Vinc. play-off Mantova Avellino

  • 2005-2006 Vincitrice:Spezia Napoli

Vinc. play-off Genoa Frosinone

  • 2006-2007 Vincitrice:Grosseto Ravenna

Vinc. play-off Pisa Avellino

  • 2007-2008 Vincitrice:Sassuolo Salernitana

Vinc. play-off Cittadella Ancona

Squadre retrocesse in Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione

Tra le squadre che non sono mai retrocesse ci sono:Napoli Bologna Genoa Cagliari Verona Brescia Chievo Gela Bari

Tra le squadre che sono retrocesse almeno una volta ci sono: Carrarese Benevento, Reggiana, Spezia Arezzo Prato, Como Foggia, Nocerina Modena, Monza, Ternana Casarano, Livorno, Lucchese, Lumezzane Pavia Perugia, Pisa Pistoiese Ancona, Carpi, Chieti, Empoli, Juve Stabia, Reggina, Sambenedettese Casertana, Catania, Fidelis Andria, Francavilla. Frosinone, Novara, Piacenza Rimini, Trento, Treviso, Triestina, Virtus Lanciano Cavese, Cosenza, Fano, Ischia Isolaverde, Lecco, Lodigiani, Mantova, Paganese, Pro Patria, Pro Sesto, Siracusa, Torres Varese Acireale, Fermana, Palermo, Teramo Massese, Monopoli, Montevarchi, Ravenna, Sorrento Vis Pesaro, Atletico Catania, Martina Sanremese Sora Venezia AlbinoLeffe, Alzano Virescit Brescello, Campobasso, Casale, Catanzaro Crotone, Foligno Giarre Gualdo Legnano Nola Turris Brindisi Campania Castel di Sangro Fiorenzuola, Forlì, L’Aquila, Licata, Pergocrema, Potenza, Rende Rondinella, Rondinella Marzocco Savoia Trapani Viareggio, Viterbese, Puteolana Palazzolo,Sangiovannese San Marino, Saronno, Virescit Boccaleone Battipagliese, Centese Derthona Manfredonia Matera Sant'Angelo Akragas, Baracca Lugo,Bassano Virtus, Biellese,Civitanovese, Marsala, Ospitaletto, Paternò, Pizzighettone, Pontedera,Real Marcianise, Tritium,Asti Atletico Roma, Avezzano, Crevalcore, Cuneo, Fanfulla, Figline, Ivrea, Jesina, Leonzio, Pescina VG, Rhodense, Sandonà, Savona, Vittoria


Remove ads

Le squadre

Riepilogo
Prospettiva

Sono 175 i club che hanno preso parte alle 36 edizioni della Serie C1/Lega Pro Prima Divisione giocate dal 1978-79 al 2013-14. In corsivo le squadre che non hanno mai raggiunto la Serie B.

Remove ads

Record

Riepilogo
Prospettiva

Maggior numero di spettatori in una gara: 62.163 spettatori Napoli-Avellino (2004-2005)

  • La Salernitana è la squadra che aveva realizzato il maggior numero di partecipazioni consecutive, ossia 12, dal 1978 al 1990, che salirebbero a 23 considerando gli 11 campionati consecutivi di Serie C che precedevano la riforma.
  • La società che da più tempo afferiva alla categoria al momento della sua abolizione era la Cremonese, che disputava il campionato dalla stagione 2006-2007 (10 stagioni consecutive).
  • Lo Spezia fu l'unica squadra a vincere nello stesso anno, il 2012, sia il girone del campionato, sia la Supercoppa di Lega di Prima Divisione, sia la coppa di categoria cogliendo il successo nella Coppa Italia Lega Pro.
  • Il record di marcature, limitatamente alla C1/Prima divisione, in un'unica stagione di Lega Pro (prima divisione) è di Andrea De Florio con 28 gol nella stagione 1999/00 allora Serie C1, con la maglia del Crotone.

Squadre campioni d'Italia che sono state vincitrici del campionato di Serie C1/Lega Pro Prima Divisione

Remove ads

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads