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Legio comitatensis
legione del tardo Impero romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La legio comitatensis era una legione del tardo Impero romano. Si trattava di unità del comitatus, cioè dell'esercito mobile il cui compito era di intervenire lì dove c'era necessità. Appartenevano al gruppo di unità comitatensi-"periferiche" (in contrapposizioni a quelle palatinae, appartenenti all'"esercito centrale"), le quali, insieme alle Vexillationes comitatenses (la cavalleria dell'esercito mobile non-praesentalis) costituivano l'esercito dedicato ad una singola Diocesi nell'ambito della Prefettura.
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Storia
La vastità dell'Impero romano costrinse Costantino I dopo il 324, al termine della guerra civile a dover creare altri eserciti mobili, dislocati in varie regioni, al comando dei propri figli: Crispo, Costante, Costanzo e Costantino.[1] Per distinguere l'esercito comitatensis regionale da quello sotto il diretto controllo dell'imperatore, quest'ultimo prese il titolo di praesentalis.
Intanto la legione romana alto-imperiale, con l'evolversi del sistema post-costantiniano si trasformava da unità di 5.000 armati, a unità ridotte di 800/1.200[2] armati circa, pur continuando a costituire il nerbo dell'esercito romano, formate da fanteria pesante.
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Lista all'epoca della Notitia dignitatum
Riepilogo
Prospettiva
Qui di seguito sono elencate le 74 legiones comitatenses della Notitia dignitatum, di cui 37 erano posizionate nella parte orientale e 37 nella parte occidentale.
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Note
Bibliografia
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