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Magister militum
grado militare del tardo Impero romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Magister militum (in latino: "comandante dei soldati") era un grado usato nel tardo Impero romano entrato in uso dalla fine del regno di Costantino I[1] e poi evolutosi con Teodosio I. Era l'equivalente romano del Generale in quanto comandante supremo dell'esercito; più specificatamente il magister militum era a capo di un esercito in una Prefettura del pretorio mentre il magister militum praesentalis aveva il comando supremo dell'esercito.[2][3]
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Funzione
Riepilogo
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Con questa riforma prima Costantino I, poi i suoi eredi, ed infine Teodosio, decentrarono il comando in ogni provincia, affidandolo appunto ad un magister militum; in precedenza invece il comando delle forze di fanteria imperiali era affidato ad un magister peditum mentre il comando della cavalleria era affidato ad un magister equitum (organizzazione inizialmente voluta da Costantino I, rielaborata nella seconda parte del suo regno, in funzione dei suoi quattro Cesari, poi tre Augusti, che dal 335–337 ereditarono il suo impero).
Il titolo era seguito dal nome della diocesi su cui esercitava potere militare (esempi: magister militum per Thracias, magister militum per Gallias). Il termine usato da solo, o meglio magister militum praesentalis indicava il comandante supremo dell'esercito romano che dirigeva le operazioni anche sul campo di battaglia. Secondo la Notitia dignitatum ce n'erano ben 5 in Oriente:
- Magister militum praesentalis I, che controllava 2 duces per l'Egitto[4] (dux Thebaidos[5] e dux Libyarum) e 1 comes limitis Aegypti;[4]
- Magister militum praesentalis II, da cui dipendeva 1 dux per il Ponto[4] (dux Armeniae) e un altro comes per Isauriam;[4]
- Magister militum per Orientem, da cui dipendevano 6 duces per l'Oriente (dux Foenicis,[6] dux Syriae,[7] dux Palaestinae,[8] dux Osrhoenae,[9] dux Mesopotamiae,[10] dux Arabiae[11]);[4]
- Magister militum per Thracias, da cui dipendevano 2 duces per la Tracia[4] (dux Moesiae secundae e dux Scythiae);
- Magister militum per Illyricum, da cui dipendevano 2 duces per l'Illirico[4] (dux Daciae ripensis e dux Moesiae primae).
Al contrario in Occidente è menzionato un solo comandante militare supremo, il magister equitum per Gallias,[12] che comandava il comes tractus Argentoratensis, il dux Belgicae secundae, il dux Germaniae primae, il dux Mogontiacensis, il dux Sequanicae e il dux tractus Armoricani et Neruicani. Ma secondo recenti studi potrebbe esserci stato anche un Magister militum praesentalis per l'Occidente.
Questa iniziale suddivisione risalirebbe a Costantino I e i suoi eredi, prevedendo:
- inizialmente, 4 Magistri militum regionali (dal 335) per i 4 Cesari, Costante I, Costanzo II, Costantino II e Flavio Dalmazio, ovvero per Gallias, per Illyricum, per Orientem e per Thracias;
- a cui furono aggiunti altri 3 Magistri militum praesentalis (I, II e III) per i 3 Augusti rimasti Costante I, Costanzo II e Costantino II (dalla fine del 337).[1]
Ricoprirono la influente carica di magister militum i grandi generali tardo-romani quali Stilicone, Ezio, Ricimero. A volte il suo ruolo fu più importante di quello dell'imperatore stesso, soprattutto nell'Impero Romano d'Occidente, in cui l'azione combinata delle pressioni barbariche e della crisi sociale aveva reso il potere imperiale sempre meno influente.
Qui di seguito viene riportata una possibile evoluzione della carica di magister militum quale sintesi di quanto sopra riportato:
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Lista di magistri militum
Riepilogo
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Qui di seguito una lista dei magistri militum dalla morte di Costantino I (337) a quella di Teodosio I (395).
Impero romano d'Occidente (dopo il 395)
Praesentalis (o utriusque militiae)
- 409: Alarico I
- 410-411: Edobico
- 411?-421?: Costanzo III
- 421-425: Flavio Castino
- 425-429: Costanzo Felice
- 432: Bonifacio
- 432-433: Sebastiano
- 437/440-448: Flavio Sigisvulto
- 448?-449?: Astirio
- 449?-454: Flavio Ezio
- 455: Marco Mecilio Flavio Eparchio Avito
- 456: Remisto?
- 455-457: Maggioriano col grado di iunior (?)
- 455-472: Ricimero col grado di senior (?)
- 472-474?: Gundobado
- 475-476: Flavio Oreste
Per Gallias
- 407: Giustiniano e Nebiogaste, generali di Costantino III
- 408: Cariobaude
- 425-429: Flavio Ezio
- 437-439: Marco Mecilio Flavio Eparchio Avito
- 439: Litorio
- 439-448?: Astirio
- 443-446?: Merobaude (era presente in Hispania)
- 452-456: Agrippino
- 456-465?: Egidio
- 461/462: Agrippino
- 464/465?: Paolo
- 465-487: Siagrio
- 465-472?: Gundioco
- 472: Gundobado
Per Illyricum
- 399-408?: Alarico I, prima da Arcadio poi da Onorio
- 467: Marcellino
- 471: Valila Teodosio?
- 477-479: Unulfo
- 479-481: Sabiniano Magno
- 508: Sabiniano
- 529-530: Mundo
- ?-565: Giustino
- 566/567: Baduario?
Impero romano d'Oriente (dopo il 395)
Praesentialis
- Praesentalis I
- 405: Simplicio
- 409: Arsacio
- 415: Florenzio
- 424-425: Ardaburio
- 434-449: Areobindo
- 450-451: Anatolio
- 454-467: Antemio?
- 468: Basilisco
- 471/474: Marciano
- 474: Zenone
- 474-477/478: Armazio
- 478: Martiniano
- 485-491?: Longino
- 492-499: Giovanni
- 503: Ipazio
- 513: Ipazio
- 514-515: Giovanni
- 518-520: Vitaliano
A questi vanno aggiunti Lucio, tra il 408 e il 450, e Idubingo tra il 466 e il 493.[20]
- Praesentalis II
- 399-400: Gainas
- 400: Fravitta
- 409: Varanes
- 415: Sapricio
- 419-438: Plinta
- 443-451: Apollonio
- 450/457: Costantino (sotto il regno di Marciano)
- 457-471: Ardaburio Aspare
- 471-473: Zenone
- 473-476: Teodorico Strabone
- 476/477-478: Teodorico il Grande
- 478-479: Teodorico Strabone
- 479-482: Trocundo
- 483-487: Teodorico il Grande
- 500-518: Patricio
- 520-527: Giustiniano
- 528-532: Flavio Pompeo
Per Orientem
- 393-396: Addeo
- 396-398: Simplicio
- 395/400: Fravitta
- 404: Valentino
- 412: Lupiano
- 414-415: Ipazio
- 420: Massimino
- 421-422: Ardaburio
- 422-424: Procopio
- 428-431: Dionisio
- 433-446: Anatolio
- 447-451: Zenone
- 453-466: Ardaburio
- 466-469: Giordane
- 469-471: Zenone
- 476/477-479: Trocundo
- 480: Traustila
- 481-483: Illo
- 483-498: Giovanni Scita
- 503-505: Areobindo Dagalaifo Areobindo
- 505-506: Faresmane
- 516-518: Ipazio
- 518-520: Diogeniano
- 520-525/526: Ipazio
- 527: Libelario
- 527-529: Ipazio
Sono attestati anche Giordane alla fine IV/inizio V secolo o a metà del V secolo, e Urbicio Barbato alla fine V/inizio VI secolo.[21]
Per Thracias
- 464: Rusticio
- 469: Zenone
- 474: Eraclio di Edessa
- 517-528: Flavio Pompeo
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Note
Bibliografia
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