Timeline
Chat
Prospettiva
Libero Lo Sardo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Libero Lo Sardo (Castellammare di Stabia, 10 dicembre 1943) è un generale italiano, presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Remove ads
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nato a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e figlio di un generale dei Carabinieri[1], dal 1962 al 1964 ha frequentato l'Accademia militare di Modena, da cui è uscito con il grado di sottotenente di cavalleria nel 1964; dal 1965 al 1967 ha frequentato la Scuola di Applicazione d'Arma di Torino. La sua formazione continua nell'Arma dei Carabinieri presso la Scuola Ufficiali, da cui è uscito l'11 agosto 1968 con il grado di tenente.[2]
Da Ufficiale inferiore ha guidato le compagnie dei Battaglioni mobili di Napoli e Laives (BZ) ed i Comandi territoriali delle Compagnie nelle città di Sestri Levante, Trieste e Napoli e, promosso maggiore, ha prestato servizio presso lo stato maggiore (Ufficio Operazioni) della Divisione carabinieri "Ogaden" a Napoli. Con il grado di tenente colonnello, ha retto il comando del Nucleo Radiomobile di Roma e successivamente, per tre anni, il comando Provinciale di Catanzaro, durante il periodo del sequestro di Carlo Celadon.[2][3]
Dal luglio del 1990 è stato chiamato a ricoprire il delicato incarico di Capo Ufficio del Capo di stato maggiore dell'Arma dei Carabinieri. Promosso colonnello il 1º gennaio 1993, ha diretto la Scuola allievi carabinieri di Roma e il comando provinciale di Firenze (settembre 1996 - giugno 1998), per ricoprire successivamente l’incarico di Capo del V Reparto del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, fino ad ottobre 2000. Con il grado di generale di brigata, ha assunto il comando della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” (ottobre 2000 - ottobre 2001),[4] quindi l’incarico di Capo del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, fino all’ottobre 2004. Promosso generale di divisione il 1º gennaio 2003, è stato Comandante della Legione Carabinieri “Lazio” dall’ottobre 2004. Il 1º gennaio 2006 è stato promosso generale di corpo d'armata e il 27 febbraio 2006 ha assunto l’incarico di Comandante interregionale carabinieri del “Nord Est”, con sede in Padova, che ha alle dipendenze le Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna.[5][6]
Incarichi successivi



In data 22 dicembre 2008 è stato eletto Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri con sede in Roma;[7] è stato riconfermato nel 2013[8], nel 2018[9] e nel 2023[10].
Proprio durante il secondo mandato si rilevano due momenti significativi: il 6 giugno 2014 a Piazza San Pietro, durante le celebrazioni del Bicentenario di fondazione della Benemerita riceve dal Santo Padre una testimonianza di vicinanza all'Arma[11] e il 9 giugno 2017, durante la Festa della Marina Militare, la consegna della bandiera di combattimento per la fregata Nave carabiniere[12].
Remove ads
Onorificenze
Onorificenze italiane
«Ufficiale generale di preclare qualita' umane e professionali, nel corso di oltre quarantasei anni di prestigiosa carriera militare nell'Arma caratterizzata da straordinaria abnegazione e lungimirante azione di comando, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente e ha assicurato costantemente soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia, ricoprendo incarichi di assoluto rilievo, tra i quali spiccano quelli di capo del V Reparto dello Stato maggiore della difesa, di comandante della regione Lazio e del comando interregionale "Vittorio Veneto". Con la sua infaticabile e preziosa opera di comando e di pensiero ha contribuito al progresso dell'istituzione, esaltandone spiccatamente il lustro ed il prestigio nell'ambito delle Forze armate e della nazione. Territorio nazionale, 26 ottobre 1962 - 19 dicembre 2008.»
— 19 ottobre 2011[14][15]
— 19 ottobre 2011[14][15]
Onorificenze Nato
Onorificenze straniere
Remove ads
Premi e riconoscimenti
Distintivi di merito
Distintivi commemorativi
Distintivi ricordo
Riconoscimenti
- Encomio solenne "Scoperta e arresto degli autori del noto sequestro Celadon" Calabria[3]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads