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Luca Balsofiore

militare italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Luca Balsofiore
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Luca Balsofiore (Forio, 11 gennaio 1906[1]Mediterraneo Centrale, 16 aprile 1941) è stato un militare italiano, Capitano del Genio Navale nella Regia Marina durante la seconda guerra mondiale, gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Fatti in breve Nascita, Morte ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nacque a Forio d'Ischia da Aniello e Teresa Castaldi. Conseguito il diploma di Capitano Marittimo presso l'Istituto Nautico di Napoli ed ammesso al Corso Ufficiali di complemento all'Accademia navale di Livorno, nel giugno 1928 conseguì la nomina a sottotenente Direzione Macchine.

Trattenuto in servizio a domanda, nel 1930 fu promosso tenente e nel 1937 venne nominato capitano, prestando successivamente servizio su unità della Squadra Navale, presso la Scuola Specialisti di Venezia, all'Accademia Navale di Livorno, presso il Comando Militare Marittimo Autonomo dell'Alto Adriatico ed infine a Navalgenio Genova.

Partecipò alle operazioni militari in Spagna imbarcato sull'avviso scorta Pegaso[2] e nel luglio 1939 s'imbarcò quale direttore di macchina sul cacciatorpediniere Luca Tarigo[3] con il quale, il 16 aprile 1941, partecipò alla missione di scorta convogli che vide l'unità pesantemente impegnata contro quattro unità similari inglesi.

Nell'aspro combattimento che ne seguì e che culminò con l'affondamento del Luca Tarigo e del cacciatorpediniere inglese Mohawk[4] silurato dallo stesso Luca Tarigo, Luca Balsofiore, benché gravemente ferito ed accecato da un colpo al viso, volle essere accompagnato in plancia comando accanto al suo Comandante il capitano di fregata Pietro de Cristofaro, e con lui scomparì tra i flutti nell'affondamento dell'unità.

Il Comune di Forio ha dedicato all'eroico figlio una piazza, una scuola ed il locale gruppo ANMI, organizzato nel 1955. Anche il comune di Fiumicino gli ha intitolato una via.

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Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Direttore di Macchina di silurante in servizio di scorta ad importante convoglio, durante improvviso durissimo combattimento notturno contro forze nemiche soverchianti, disimpegnava i propri incarichi con perizia, serena noncuranza del pericolo e fredda determinazione. Colpita irrimediabilmente l'unità, ferito a morte egli stesso, non pago di dare alla Patria anche la vita, volle compiere ancora un atto di sublime attaccamento al dovere, quello che doveva suggellare la sua eroica esistenza di prode Ufficiale. Incapace di muoversi per le gravi ferite, accecato da un colpo al viso, con forza d'animo sovrumana, vincendo atroci sofferenze, si faceva accompagnare sulla plancia per riferire di persona al Comandante sulle condizioni dell'apparato motore ormai sconvolto dall'offesa avversaria e per morire al fianco del suo superiore. Scompariva quindi in mare con la Nave, lasciando mirabile esempio di stoico coraggio, di sublime abnegazione, di spirito combattivo e di assoluta dedizione al dovere, spinta oltre ogni limite.»
 Mediterraneo Centrale, 16 aprile 1941.
 Decreto del Presidente della Repubblica 11 aprile 1951
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
 Mediterraneo, 10 giugno 1940-16 aprile 1941
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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