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Magnano (Italia)
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Magnano (Magnan in piemontese) è un comune italiano di 350 abitanti[1] della provincia di Biella in Piemonte.
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Geografia fisica
Territorio
Il borgo si trova sul crinale collinare sud-orientale della Serra d'Ivrea, ai confini del Canavese nord-occidentale, non distante da Zimone (a est). Magnano appartiene alla Comunità montana Valle dell'Elvo e alla Riserva della Bessa, confinando a nord coi comuni di Torrazzo, Zubiena e Cerrione. A ovest e a sud invece, confina con la Provincia di Torino, attraverso i comuni di Palazzo Canavese, Bollengo e Piverone. Tutto il territorio comprende altre località e cascine sparse, le cui più importanti sono San Sudario, Bose, Broglina, Tamagno, Piletta, Molino del Ghe, Carrera, Lucento.
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Origini del nome
Il toponimo deriverebbe dal latino magnus-anus, nome associato ad un presunto prediale, oppure a manianus, manuanus indicante degli antichi artigiani medievali che qui costruivano delle maniglie in ferro per la Diocesi di Vercelli.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Probabile sede dei victimuli nei primi secoli dopo Cristo, di cui si attesta già la presenza nella vicina San Secondo di Salussola, le prime notizie documentate del territorio di Magnano ci giungono quando, agli inizi dell'XI secolo, fu infeudato al Capitolo di Sant'Eusebio di Vercelli (insieme a Zimone) e, nel 1166, intestato ai nobili Avogadro di Cerrione. A differenza di Zimone però, Magnano fu fortificato (1204), nel tentativo di distaccarsi totalmente da Vercelli e diventare borgo franco. L'agglomerato urbano si spostò quindi più in alto, dove fu costruito un ricetto e dal quale si accede a tutt'oggi da un'antica Torre-porta d'ingresso. Da lì, si giunge all'antica chiesa dei Santi Secondo e Biagio, poi rimpiazzata dall'attuale chiesa di Santa Marta (del XVI secolo).
Tuttavia, nel XV secolo il borgo seguì le stesse sorti di Zimone, con la cessione degli Avogadro prima al Ducato di Savoia, poi ai signori Dal Pozzo nel 1561. Nel 1619 però, gli Avogadro riacquistarono il solo territorio di Magnano, e lo amministrarono fino al XIX secolo.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 luglio 1993.[4]
«Stemma, di azzurro, alla torre d'oro, murata di nero, aperta del campo, munita di due finestrelle rotonde, ordinate in fascia, del campo, merlata alla ghibellina di cinque, all'aquila di nero, con le zampe posate sul secondo e sul quarto merlo, essa torre fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e San Secondo, del XVIII secolo. All'interno è presente un pregiato altare più una balaustra marmorea e un organo (entrambi risalenti al 1794) costruito da Giovanni Bruna
- Antico ricetto medioevale, più in alto, comprendente il torrione-porta d'ingresso, con adiacente l'antica chiesa dei santi Secondo e Biagio che divenne, nel XVI secolo, l'attuale Chiesa di Santa Marta, con una suggestiva facciata barocca
- Chiesa romanica di San Secondo, in località Bose, risalente all'XI secolo e recentemente restaurata, suddivisa internamente da tre navate e due absidi; all'esterno è affiancata da uno splendido campanile romanico, con due ordini di trifore e capitelli
- Comunità Monastica di Bose, adiacente alla suddetta chiesa romanica, in località Bose. Fondata nel 1965 da Enzo Bianchi, è attualmente formata da un'ottantina di fratelli e sorelle, di diverse confessioni cristiane e di diverse provenienze dal mondo
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Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Eventi
- Festival di Musica Antica, un importante appuntamento estivo di musica barocca, nato nel 1986 ed ospitato sia nella chiesa romanica di San Secondo che nella Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
- Fiera medievale di San Rocco, rievocazione storica di agosto nelle vie dell'antico ricetto
Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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Galleria d'immagini
- Chiesa romanica di San Secondo
- Veduta del ricetto
- Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista
- Monastero di Bose, la chiesa
- Torre-porta verso il ricetto
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
- Chiesa di Santa Marta
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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