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Massimo Siviero
giornalista e scrittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Massimo Siviero (Roma, 26 gennaio ...) è uno scrittore italiano di noir e gialli.[1]
Come saggista, tra l'altro, ha pubblicato per la prima volta uno studio sulla scrittura e la storia del thriller partenopeo e ha scoperto e documentato che Napoli è la patria storica del giallo italiano[2][3][4][5][6].
Biografia
Giornalista come redattore de Il Mattino e come corrispondente de Il Messaggero da Napoli, autore di gialli e saggista. Laurea in sociologia e corso in lingua e civiltà francese alla Sorbona di Parigi[7]. Nato a Roma da genitori napoletani, vive a Napoli. Nel 1992 pubblica Il Diavolo Giallo, il suo primo romanzo poliziesco con il quale vince il Festival in Noir di Viareggio[8]. Fa la sua prima apparizione il personaggio del commissario capo Gabriele Abruzzese, il protagonista anche dei successivi romanzi[9].
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Tematiche
Riepilogo
Prospettiva
Le trame dei suoi libri si svolgono in una società corrotta e malata che vuole trasformare le vittime in carnefici e coprire i colpevoli con una complicità tutta borghese[10]. Fa da sfondo alle storie, anche quando non è protagonista, una criminalità organizzata che ha sempre avuto vita facile nella metropoli all'ombra del Vesuvio[11]. Ha firmato diversi racconti[12]. Napoli è l'altra protagonista dei suoi noir[13]. Ha cercato di conciliare la tecnica investigativa con la narrazione d'ambiente legata alla cronaca nera e alla malavita. Anche per questo i suoi romanzi rientrano nel panorama del noir mediterraneo[14][15][16]. La finalità dichiarata dei suoi romanzi non è quella di far evadere ma di invadere il lettore[17][18].
Le indagini, nelle sue storie, privilegiano il fiuto e il metodo artigianale del protagonista Gabriele Abruzzese accanto alle procedure di medicina legale e di polizia scientifica tipiche del romanzo poliziesco[19]. Nel romanzo Caponapoli, uscito nella collana del Giallo Mondadori, il protagonista è il detective privato Joe Pazienza[20]. Il personaggio principale di Scorciatoia per la morte, pubblicato con Tullio Pironti Editore, è il commissario della Squadra Omicidi Ercole Basile[21].
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I saggi
Ha documentato che Napoli è la patria storica del giallo italiano: nel 1851-1852 il napoletano Francesco Mastriani, con Il mio cadavere, ha pubblicato a puntate il primo romanzo del genere in Italia. L'anno dopo è uscito il libro con l'editore Rossi di Genova[22].
Ha anche scoperto che Giacomo Leopardi, oltre che ad essere appassionato di vulcanologia, scrisse due odi a sfondo giallo che decise di non pubblicare[23][24].
Opere
- Il Diavolo Giallo, Camunia, 1992, ISBN 88-7767-121-1.
- Il terno di San Gennaro, Lo stagno incantato, 1999, ISBN 88-88022-02-3.
- Un mistero occitano per il commissario Abruzzese, Claudiana, 2001, ISBN 88-7016-391-1.
- Come scrivere un giallo napoletano - con elementi di sceneggiatura, Graus, 2003, ISBN 88-8346-047-2.
- Vendesi Napoli, Dario Flaccovio Editore, 2005, ISBN 88-7758-605-2.
- Mater Munnezza, CentoAutori, 2011, ISBN 978-88-97121-13-8.
- Caponapoli, Mondadori, 2012, ISBN 978-88-520-2606-5.
- Scorciatoia per la morte, Tullio Pironti Editore, 2015, ISBN 978-88-7937-687-7.
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Premi e riconoscimenti
- 1992 Festival in Noir con il romanzo Il Diavolo Giallo
- 1999 Premio speciale Procida - Isola di Arturo-Elsa Morante e Premio Napoli in giallo con il romanzo Il terno di San Gennaro
- 1999 Premio Luigi Gullo per un racconto inedito sul Mezzogiorno con La carrozza della Storia
- 2002 Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio per la narrativa
- 2002 Premio ENAP
- 2002 Finalista del Premio Scerbanenco per il miglior giallo italiano con il romanzo Un mistero occitano per il commissario Abruzzese
- 2003 Premio Città di Guardia, Città di Pace
- 2005 Selezione Premio Scerbanenco con il romanzo Vendesi Napoli, il più votato dalla giuria popolare
- 2006 Premio internazionale di giornalismo Sebetia-Ter[25]
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Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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