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Mathieu Tenant de la Tour
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Antoine Marie Joseph Mathieu Tenant de la Tour (VI arrondissement di Parigi, 5 dicembre 1883 – Auchel, 17 dicembre 1917) è stato un militare e aviatore francese, asso dell'aviazione con nove vittorie accertate e undici probabili durante la prima guerra mondiale.[2] Insignito della Croce di Cavaliere della Legion d'onore, della Médaille militaire, e della Croix de guerre 1914-1918 con sette palme e una stella di bronzo.[3].
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque il 5 dicembre 1883 nel VI arrondissement di Parigi, figlio di Albert e di Marie Costis-Lasserve.[4][5] La sua famiglia era originaria di una delle più antiche della nobiltà del Limosino, abitante nell'abbazia di Chalard, anche se non era particolarmente abbiente.[4] Suo padre lavorava come capo impiegato alla Caisse des Dépôts et Consignations, e garantì ai suoi cinque figli la migliore educazione.[4] Come suo fratello maggiore decise di intraprendere la carriera militare e alla fine di novembre del 1902 si arruolò volontario per un periodo di 3 anni, assegnato all'11° Reggimento Cacciatori delle Alpi di Annecy.[2] Raggiunto il grado di sergente un anno dopo, al termine del periodo di ferma triennale riconfermò la domanda chiedendo, per motivi personali, il trasferimento al 5° Reggimento Ussari di Nancy.[2] La cosa fu accettata, e il 1° settembre 1906 venne mandato a Nancy come soldato semplice. In sei mesi ridivenne sergente, e si trovava ancora al 5° Reggimento Ussari come sottufficiale di carriera quando scoppiò la prima guerra mondiale.[4] Combatté in Lorena durante la battaglia di Morhange, dove l'unità subì pesanti perdite.[2] Fu promosso al grado di sottotenente il 29 agosto 1914 e a sottotenente meno di due settimane dopo, durante la battaglia della Marna.[2] Ottenne un encomio durante le battaglie della corsa al mare, venendo ferito al polso da una scheggia il 10 ottobre 1914, durante una missione di ricognizione.[2]
Resosi conto che la guerra di trincea rendeva inutile la cavalleria, chiese volontariamente il trasferimento all'Aéronautique Militaire, dove fu accettato il 5 dicembre 1914.[2] Dapprima fu osservatore dall'aeroplano presso il 3éme Groupe d'aviation presso il Grand Quartier Général (GQG), e poi il 20 gennaio 1915 mandato alla Scuola Voisin di Avord dove conseguì il brevetto di pilota civile (n.1919) su Blériot XI, e quindi quello di pilota militare il 3 giugno successivo.[4] Il 10 luglio 1915 fu assegnato in servizio alla Escadrille MS 15 operante nella Somme, dopo aver appreso durante l'addestramento della morte in combattimento del fratello maggiore François (1881-1915).[2][4] Tale unità, al comando del capitano René Turin, volava sui Morane-Saulnier Parasol eseguendo missioni di ricognizione per la Xe Armée.[4] Prestò servizio per circa due mesi in questa Escadrille, prima di essere trasferito il 17 settembre 1915 alla nuova N 67 in fase di addestramento a Lione sul Nieuport 10.[2] L'unità fu immediatamente inviata all campo d'aviazione di La Cheppe per prendere parte alla battaglia della Champagne.[2] Il 30 settembre 1915, mentre si recava a recuperare un nuovo Nieuport 10 a Dugny, durante il decollo si capovolse con il suo aereo venendo costretto a un ricovero in ospedale seguito da un periodo di convalescenza che terminò nel dicembre 1915.[2][4]
Fu quindi inviato alla Escadrille N 57 (capitano Deseigneur) il 29 dicembre 1915, dotata dei Nieuport 11 Bebé, ed operante ad Arras, sul fronte della Somme, dove ottenne la sua prima vittoria aerea il 23 gennaio 1916, a bordo di un biposto Nieuport 12 contro un Drachen che lui e il suo osservatore, capitano Marcel François, mitragliarono al suolo.[6][7] Tale impresa gli valse la concessione della Croce di Cavaliere della Legion d'onore il 1 febbraio 1916.[8] Poco tempo dopo ottenne una seconda vittoria, per la quale mancano documenti, e quindi la escadrille fu trasferita nella regione di Verdun il 20 marzo 1916, dove infuriavano i combattimenti.[2] Il 23 aprile conseguì la sua seconda vittoria ufficiale sopra il bosco di Sepsarges, e 25 dello stesso mese fu ferito in combattimento aereo da Manfred von Richthofen, che all'epoca era un semplice pilota di biposto.[2][7] Ricoverato nuovamente in ospedale, volle subito riprendere servizio, e ancora non completamente guarito, il 6 giugno 1916 entrò in servizio alla Escadrille N 3, nota come "Les Cicognes", dove prestava servizio Georges Guynemer.[7] L'unità si trovava allora a Cachy con il grosso dei reparti da caccia francesi e partecipò alla battaglia della Somme, dove l'aviazione tedesca si sarebbe trovata in inferiorità numerica.[2][7] Il 9 e il 15 luglio, volando sul Nieuport 16 (N1377) conseguì due vittorie, e ne reclamò tre probabili dal 27 al 3 agosto.[7] Il 4 agosto fu violentemente attaccato da un Caudron G.4 francese, cosa che causò le sue vibranti proteste.[7] Il 7 agosto distrusse un Drachen, il cui osservatore si lanciò con il paracadute, a Manoncourt.[9] Si trattava della sua quinta vittoria ufficiale, con cui divenne asso dell'aviazione, e fu menzionato nell'Ordine del giorno dell'esercito del 28 agosto 1916.[2] Il 21 luglio abbatté un altro aereo sopra Flacourt, e il giorno 23, a bordo del suo Nieuport 17 (N1560) abbatté un aereo nemico nel settore Gayaucourt-Fresnois-les-Royes.[9][10] Il 25 luglio attaccò un aereo nemico che precipitò presso le linee tedesche a Pertain.[10] Il 2 settembre danneggiò un aereo nemico vicino Happlincourt, e il giorno 6 rivendicò il probabile abbattimento di un altro velivolo.[10] Il 5 ottobre 1916 fu promosso tenente, e il 27 dicembre abbatté un caccia Halberstadt della Jasta 1, pilotato dall'asso Gustav Leffers, sul bosco di Catelet, nei pressi di Péronne.[N 1][3] Il 28 gennaio 1917 la Escadrille N 3 partì per Manoncourt-en-Vermois in Lorena, assegnata a un settore relativamente calmo tenuto dalla VIIe Armée.[10] Dopo un breve periodo di ricovero in ospedale (3 febbraio-1 marzo 1917), il 16 marzo riprese servizio sul campo d'aviazione di Bonne-Maison, vicino a Fismes, volando sullo SPAD S.VII (S1647).[10]
Cinque giorni dopo fu trasferito come comandante alla Escadrille N 26 (anch'essa assegnata al Groupe de Chasse 12), poco prima dell'inizio della battaglia dello Chemin des Dames scatenata dal generale Robert Nivelle a cui l'unità avrebbe partecipato.[10][11] Lì ottenne la sua nona e ultima vittoria certificata il 7 maggio 1917, quando abbatté un aereo a nord di Brimont.[10] Dal 9 maggio al 17 giugno reclamò altre tre vittorie, riconosciute solo come probabili, ed apprese della morte di uno dei suoi fratelli minori, Raymond, al fronte.[3][2][11] La N 26 partì quindi con il GC 12 per le Fiandre, assegnata al fronte della Ie Armée, per supportare l'offensiva britannica nel settore.[11] Le perdite furono molto pesanti sia per gli aviatori britannici che per quelli francesi, che persero l'asso degli assi Guynemer a Poelkapelle, mentre Alfred Heurtaux e Albert Deullin furono gravemente feriti.[11] Il 28 luglio reclamò l'abbattimento di un biposto tra Boesinghe e Bixchoote, che non gli fu omologato.[11] Il 3 novembre fu promosso capitano.[11] Il 17 dicembre 1917, visitò il No.43 Squadron del Royal Flying Corps ad Auchel (Passo di Calais) a bordo del suo SPAD S.XIII.[3][5] Per impressionare il pubblico, durante l'acrobazia aerea eseguì un tunneau a bassa quota.[11] Sfortunatamente, una scatola per il recupero delle maglie metalliche delle cinture delle mitragliatrici, attaccata alla parte posteriore del motore sopra i piedi del pilota, si staccò e bloccò i pedali del timone.[2] L'aereo si schiantò al suolo con la morte sul colpo del pilota.[3][5] Era il terzo dei cinque fratelli Tenant de la Tour a perire nel corso della prima guerra mondiale.[11]
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Onorificenze
«Il 23 gennaio 1916, durante un inseguimento in un mare di nebbia, decise di attaccare un Drachen tedesco che stava emergendo, si avvicinò e in un duello di mitragliatrice con il passeggero nel cesto, riuscì a spegnerne il fuoco. Continuò a sparare contro il pallone finché non si trovò a centocinquanta metri dal suolo. Completamente perso e con il motore quasi fuori uso, riuscì grazie alla sua compostezza ed energia ad atterrare nelle linee inglesi.»
— 1 febbraio 1916.[7]
— 1 febbraio 1916.[7]
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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