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Medúlla

album di Björk del 2004 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Medúlla
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Medúlla è il quinto album della cantautrice islandese Björk (il sesto, contando anche l'omonimo album solista del 1977), pubblicato il 31 agosto 2004.

Fatti in breve Medúlla album in studio, Artista ...
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Descrizione

Riepilogo
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Medúlla (che significa "midollo", in latino) è l'album più controverso dell'artista.[17] Nelle tracce che compongono l'album non viene praticamente usato alcuno strumento musicale all'infuori della voce umana,[18] eccetto rare eccezioni.[19] Questo ha portato a dover campionare numerosi suoni prodotti dalla stessa cantante e dai suoi collaboratori (Mike Patton, Robert Wyatt, Tanya Tagaq Gillis, Rahzel dei The Roots, e Dokaka)[20] e a utilizzare gli arrangiamenti elettronici per creare le basi delle tracce.[18]

Mentre alcune canzoni rimangono comunque legate in qualche modo allo stile classico di Björk, altre come Ancestors, prodotta da lamenti e respiri, perdono praticamente la struttura della canzone per dar vita a sperimentazioni sconnesse e a volte spudoratamente cacofoniche.[21] Sono tuttavia presenti incursioni nel pop e nella dance, rappresentate da Who Is It e Triumph of a Heart[18]. Completamente a cappella, priva di qualunque accompagnamento musicale o vocale, è la traccia Show Me Forgiveness, sostenuta dalla sola voce di Björk.[18] Dopo Sun in My Mouth dell'album Vespertine, è presente un secondo adattamento di una poesia di E.E. Cummings, rappresentato dalla traccia Sonnets/Unrealities XI.[18] La traccia Vökuró, cantata completamente in islandese, è invece un adattamento di una composizione al pianoforte del musicista Jórunn Viðar.[18]

Nei brani vengono affrontati diversi temi: Pleasure Is All Mine e Where Is The Line sono invettive contro il partner,[18] Who Is It è un accorato appello a prendere coscienza dell'amore ricevuto,[18] mentre Mouth's Cradle rappresenta la prima incursione della cantante nei temi politici (che diventeranno preponderanti nell'album seguente), recitando la frase "I need a shelter to build an altar away from all the Osamas and Bushes"[22].

Il brano Oceania è stato commissionato dal Comitato Olimpico Internazionale ed è stato eseguito dalla cantante durante l'apertura delle Olimpiadi di Atene 2004.[23] Il testo della canzone richiama l'idea che tutte le creature, esseri umani compresi, provengano dall'acqua del mare.[24] È stata scritta interamente dal punto di vista dell'oceano stesso e nel video Björk appare immersa in un mondo acquatico buio, popolato da creature simili a piante e pesci.[25]

Il 26 aprile 2019 l'album viene rilasciato dalla One Little Independent Records anche in formato di musicassetta.[26]

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Tracce

Edizione standard
  1. Pleasure Is All Mine – 3:26 (Björk)
  2. Show Me Forgiveness – 1:23 (Björk)
  3. Where Is the Line – 4:41 (Björk)
  4. Vökuró – 3:14 (Jórunn Viðar, Jakobína Sigurðardóttir)
  5. Öll Birtan – 1:52 (Björk)
  6. Who Is It (Carry My Joy on the Left, Carry My Pain on the Right) – 3:57 (Björk)
  7. Submarine – 3:14 (Björk)
  8. Desired Constellation – 4:55 (Björk, Olivier Alary)
  9. Oceania – 3:24 (Björk, Sjón)
  10. Sonnets/Unrealities XI – 1:59 (Björk, Edward Estlin Cummings)
  11. Ancestors – 4:08 (Björk, Tagaq)
  12. Mouth's Cradle – 4:00 (Björk)
  13. Miðvikudags – 1:24 (Björk)
  14. Triumph of a Heart – 4:04 (Björk)
Bonus track per il Giappone
  1. Komið – 2:02 (Björk)
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Formazione

Riepilogo
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Di seguito sono elencati i musicisti che hanno suonato nel disco e il personale che ha collaborato alla sua realizzazione.[27][28]

  • Björk – voce principale, arrangement, programmazione (tracce 1, 3, 5, 6, 9, 11–14), choir arrangement, bass line (traccia 1), bass synth (traccia 6), piano (traccia 11), composizione (tracce 1–3, 5–15), produzione
  • Tagaqcanto di gola inuit (tracce 1, 6, 11, 12), composizione (traccia 11)
  • Mike Patton – voce (tracce 1, 3)
  • Robert Wyatt – voce (tracce 7, 9)
  • Rahzelbeatboxing (tracce 1, 3, 6, 12, 14)
  • Shlomo – beatboxing (traccia 9)
  • Dokaka – beatboxing (traccia 14)
  • Gregory Purnhagen – trombone umano (tracce 3, 14)
  • The Icelandic Choir – coro (tracce 1, 3, 4, 8, 10, 11)
  • The London Choir – coro (traccia 9)
  • Nico Muhly – piano (traccia 9)
  • Mark Bell – bass synthesizer (traccia 12), programmazione (tracce 1, 3, 6, 9, 12, 14), produzione (tracce 3, 7, 9)
  • Peter Van Hookegong (traccia 1)
  • Little Miss Spectra – programmazione (traccia 3)
  • Matmos – programmazione (traccia 6)
  • Olivier Alary – programmazione (traccia 8)
  • Valgeir Sigurdsson – programmazione (tracce 1, 3, 6, 7, 9, 12, 14)
  • Mark "Spike" Stent – missaggio
  • Nick Ingham – direttore (Olympic Studios choir session)
  • Karl Olgeirsson – copista (Iceland sessions)
  • Nick Mera – copista (London session)
  • Jórunn Viðar – composizione (traccia 4)
  • Jakobína Sigurðardóttir – composizione (traccia 4)
  • Olivier Alary – composizione (traccia 8)
  • E. E. Cummings – composizione (traccia 10)
  • Sturla Thorisson – ingegnere del suono (assistente, Greenhouse Studios)
  • Christian Rutledge – ingegnere del suono (assistente, Looking Glass)
  • Rob Haggett – ingegnere del suono (assistente, Olympic Studios)
  • David Treahearn – ingegnere del suono (assistente, Olympic Studios)
  • Juan Garcia – ingegnere del suono (assistente, The Magic Shop)
  • Flavio de Souza – ingegnere del suono (Ilha Dos Sapos Studios)
  • Ichiho Nishiki – ingegnere del suono (Looking Glass)
  • Neil Dorfsman – ingegnere del suono
  • Jake Davies – ingegnere del suono, programmazione
  • M/M Paris – direzione artistica, design
  • Shoplifter / Hrafnhildur Arnardóttir – artwork (acconciatura)
  • Andrea Helgadóttir – artwork (colori della pelle)
  • Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin – fotografia

Coro

The Icelandic Choir

  • Anna Hinriksdóttir – contralto
  • Arngerður María Árnadóttir – contralto
  • Aðalheiður Þorsteinsdóttir – contralto
  • Guðrún Edda Gunnarsdóttir – contralto
  • Guðrún Finnbjarnardóttir – contralto
  • Jónína Guðrún Kristinsdóttir – contralto
  • Benedikt Ingólfsson – basso
  • Hafsteinn Þórólfsson – basso
  • Hjálmar Pétursson – basso
  • Örn Arnarson – basso
  • Þorvaldur Þorvaldsson – basso
  • Elfa Ingvadóttir – soprano
  • Hera Björk Þórhallsdóttir – soprano
  • Hugrún Hólmgeirsdóttir – soprano
  • Kristín Erna Blöndal – soprano
  • Björn Thorarensen – tenore
  • Guðmundur Vignir Karlsson – tenore
  • Gísli Magna – tenore
  • Þorbjörn Sigurðsson – tenore

The London Choir

  • Ann de Renais
  • Emma Brain-Gabbot
  • Heather Chirncross
  • Helen Hampton, Helen Pakker
  • Jacqueline Barron
  • Janet Mooney
  • Jenny O'Grady
  • Judith Sim
  • Karen Woodhowe
  • Kim Chandler
  • Melanie Marshall
  • Micaela Haslam
  • Nicki Kennedy
  • Rachel Chapman
  • Samantha Shaw
  • Sarah Eyden
  • Sarah Simmondi
  • Tarsha Colt
  • Yona Dunsford
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Classifiche

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Note

Collegamenti esterni

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