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Prospettiva
Monte Morfreid
montagna delle Alpi Cozie Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il monte Morfreid (2 496 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Cozie, situata sullo spartiacque tra la val Varaita e la val Maira, in provincia di Cuneo.
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Caratteristiche
Riepilogo
Prospettiva


Il monte si trova sulla dorsale che, staccandosi dallo spartiacque alpino principale in corrispondenza del monte Maniglia, scende fino al monte san Bernardo e separa la val Varaita (a nord) dalla val Maira (a sud). La cresta principale in quest'area ha un prevalentemente orientamento da nord-ovest verso sud-est. Dal colle della Bicocca, passando per una elevazione senza nome a quota 2 312 e per il Colle Terziere (2 380 m), raggiunge prima una anticima del Morfreid sulla quale si trova una edicola dedicata alla Madonna e poi, dopo una sella, il punto culminante della montagna, segnalato da una piccola croce di vetta. Il crinale prosegue poi verso il colle di Sampeyre che raggiunge dopo avere superato il monte Cialmassa (2 393 m), la cima delle Serre (2 385 m) e la Rocca Frace (2 330 m).[1]
Il versante verso la val Maira è costituito da pendii erbosi piuttosto uniformi, mentre verso la Val Varaita il Morfreid espone pareti a tratti rocciose e quasi verticali, profondamente incise da brevi corsi d'acqua e che dominano da sud l'abitato di Casteldelfino.[2]
La prominenza topografica del Morfreid è di 212 metri, e il suo punto di minimo è rappresentato dal colle di Sampeyre.[3] Amministrativamente la vetta è sul confine tra i territori comunali di Casteldelfino in valle Varaita, e di Elva in valle Maira.
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Storia

Sul versante meridionale del Morfreid transita la storica strada dei cannoni, un'antica strada militare che, dalla colletta di Rossana, risale lo spartiacque tra le valli Varaita e Maira, tenendosi spesso sul lato di quest'ultima, salendo al colle di Sampeyre e di qui raggiungendo il colle della Bicocca, dove ha termine.[4] Venne realizzata intorno alla metà del XVIII secolo dall'esercito piemontese per collegare la valle Stura di Demonte alla valle Varaita attraverso la valle Maira. Vi potevano essere fatte transitare truppe e pezzi di artiglieria, smontati e trainati dai muli.[5]
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Geologia
In alcuni studi geologici la montagna dà il nome ad una unità di rocce scistose chiamata, in francese, «Unité IV-M» o «Schistes lustrés du Monte Morfreid». Le rocce che la compongono risalirebbero ad un periodo compreso tra il Lias medio e il Cretacico infriore.[6]
Ascensione alla vetta
Accesso estivo
La vetta è raggiungibile con un percorso escursionistico; la via più semplice segue la cresta occidentale, partendo dal colle della Bicocca. Oltre la vetta il sentiero in direzione est che si tiene nei pressi della cresta principale non è più segnato, ma le tracce di passaggio che raggiungono il colle di Sampeyre risultano abbastanza facili da seguire.[7]
Accesso invernale
Alla vetta si può salire anche con la neve, sia con le ciaspole, con un percorso di una difficoltà BR (Bravi Racchettatori),[8] sia con gli sci (difficoltà MS).[9]
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Punti di appoggio
- Rifugio Meira Garneri, sul lato val Varaita, non lontano dal colle di Sampeyre
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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