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Prospettiva
Monte Subasio
montagna dell'Appennino umbro-marchigiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il monte Subasio è una montagna dell'Appennino umbro-marchigiano, alta 1 290 metri s.l.m.[1] e situata in Umbria, nella provincia di Perugia. Sulle sue pendici occidentali sorgono le città di Assisi e Spello; a sud un suo lembo ricade nel territorio di Foligno; a est è compresa nei territori di Valtopina e di Nocera Umbra; a nord un sistema di brevi dorsali da essa dipendenti insiste sui territori di Gualdo Tadino, Gubbio (per una piccola porzione che comprende le frazioni di Carbonesca e Colpalombo) e di Valfabbrica.
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Geografia
Riepilogo
Prospettiva
Di conformazione arrotondata, abbastanza esteso, altezza definita discreta con i suoi quasi 1 300 metri,[2] pendii non troppo scoscesi, è ben visibile da buona parte della valle Umbra e, dalla cima, si gode un panorama ampio sulla stessa fino a tutto l'Appennino umbro-marchigiano a est. È ricoperto da boschi di leccio, quercia, faggio fin quasi alla parte sommitale, «nei secoli ha fornito legname per le popolazioni che vi si rifugiavano per scampare a malaria e invasioni (ed ecco perché la sua cima è completamente calva)».[2]
Clima
Il clima è caratterizzato da estati fresche e inverni spesso rigidi e nevosi. Peculiarità del massiccio del Subasio è la ventilazione quasi sempre presente grazie alla sua posizione distaccata e isolata dalla catena appenninica umbro-marchigiana. I venti che maggiormente nel corso dell'anno investono la montagna provengono da nord-est e da sud-ovest.
In inverno è frequente l'innevamento, con la sua comparsa che inizia a partire dalla fine di novembre sino agli inizi di marzo, con accumuli anche molto considerevoli nel versante esposto a nord-est e nelle aree soggette alle forti raffiche di Tramontana che investono la montagna, specialmente a seguito del Buran.
In tale situazione solitamente il monte Subasio risulta essere l'ultimo massiccio montuoso innevato della catena appenninica proseguendo verso ovest, poiché risulta il limite orografico tra lo stau e il föhn appenninico. In concomitanza invece dei venti meridionali, frequenti sono le piogge che accompagnano le perturbazioni atlantiche in autunno e in primavera con temperature anche miti soprattutto nelle minime. Le precipitazioni annuali si aggirano comprese tra circa i 900/1100 mm.
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Habitat
La formazione montuosa dà il nome al parco del Monte Subasio all’interno del quale sono stati individuati cinque siti di interesse comunitario, ambiti concepiti per la tutela e la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali: essi sono la parte alta del fiume Tescio, l'area Colli Selvalonga – Il Monte, la sommità, il fosso dell'Eremo delle Carceri e l'area Poggio Caselle – Fosso Renaro.
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Monumenti e luoghi di interesse

Sul versante assisano, a 791 metri d'altitudine è sito l'eremo delle Carceri, monastero di grotte dove san Francesco era solito rifugiarsi in meditazione con i suoi compagni. Alle pendici del monte, in località Viole è sita la sede dell'emittente Radio Subasio.
Sul versante spellano, a 980 metri è sita la chiesa-oratorio della Madonna della Spella, tradizionale meta di pellegrinaggio in occasione del giorno dell'Ascensione;[3] la struttura, inoltre, integra un rifugio CAI.[4] Poco sotto, a 715 metri, in località Collepino è sita l'abbazia di San Silvestro, fondata come eremo da san Romualdo e risalente nella sua forma originaria all'XI secolo e che, sui suoi resti, dal 1972 ospita un nuovo eremo abitato da una comunità di suore.[5][6]
Sulla via dell'arte contemporanea da segnalare il «Terzo Paradiso», installazione circolare di 121 alberi di ulivo realizzata da Michelangelo Pistoletto nel bosco di San Francesco, parco naturalistico del FAI.[2]
Sport

Dalla cima si pratica attività, anche agonistica, di parapendio (in tutte le stagioni).
Dal punto di vista ciclistico, l'ascesa alla cima del Subasio da Assisi presenta pendenze e caratteristiche importanti; partendo da Santa Maria degli Angeli sono infatti almeno 14 chilometri di strada per circa mille metri di dislivello. All'inizio vi è un breve tratto al 5% per arrivare ad Assisi; poi il tratto tra la città serafica (dopo la porta dei Cappuccini) e l'eremo delle Carceri è il più duro, con pendenze intorno al 10% e con punte che toccano il 15%. Dopo l'eremo francescano, la strada sale intervallata da lunghi tornanti e le pendenze si fanno più dolci e regolari, mantenendosi comunque importanti. Sopra i 1 000 metri d'altitudine la strada comincia a spianare (anche con un tratto di breve discesa) con un ultimo tratto pedalabile, per arrivare alla vetta a quota 1 290 metri.
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Nella cultura di massa
- È presente nella Divina Commedia da Dante Alighieri, narrando delle origini di Francesco d'Assisi, nel canto undicesimo del Paradiso; i medesimi versi vengono ripresi da Angelo Branduardi nel brano dell'album L'infinitamente piccolo che si intitola, appunto, Divina Commedia, Paradiso, Canto XI.
- Viene citato nel corso della serie televisiva Alias come luogo per le profezie del fittizio profeta rinascimentale Milo Rambaldi.[7]
- La prima parte della trilogia di Mirta-Luna composta dalla scrittrice Chiara Palazzolo, presente nel romanzo Non mi uccidere, è ambientata proprio sul monte Subasio.
- È stato location di alcune sequenze in parapendio presenti nel film Uno su due di Eugenio Cappuccio, interpretato da Fabio Volo.[8]
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Note
Voci correlate
Altri progetti
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