Nakalipithecus nakayamai
specie di mammifero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Nakalipithecus nakayamai (Kunimatsu et al., 2007) è una specie estinta di ominide vissuta a Nakali, in Kenya, tra i 9,9 e gli 8,8 milioni di anni fa, durante il tardo Miocene[1]; è stata descritta per la prima volta da una mascella destra e undici denti isolati ritrovati nel 2005 in depositi di colate di fango, durante degli scavi archeologici, da un team di ricercatori giapponesi e kenioti in un luogo denominato colline di Tugen, nell'area di Nakali, nell'ex provincia della Rift Valley.[2]
Nakalipithecus nakayamai | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Primates |
Sottordine | Haplorrhini |
Infraordine | Simiiformes |
Famiglia | Hominidae |
Sottofamiglia | Homininae |
Tribù | † Dryopithecini |
Genere | † Nakalipithecus |
Specie | † N. nakayamai |
Nomenclatura binomiale | |
Nakalipithecus nakayamai Kunimatsu et al., 2007 |
Il nome è in onore del geologo giapponese Katsuhiro Nakayama, che lavorò nella spedizione[3]. L'esemplare risale al tardo Miocene e si pensa che sia di sesso femminile perché i denti sono di dimensioni simili a quelli delle femmine di gorilla e orango. I molari sono più piatti, lo smalto è più sottile e i canini sono più corti rispetto alle altre grandi scimmie. Sembra che il Nakalipithecus vivesse in un ambiente boschivo.
Note
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