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Open (Agassi)

autobiografia di Andre Agassi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Open è l'autobiografia di Andre Agassi, pubblicata nel 2011 da Einaudi nella collana "Stile Libero". Alla stesura ha contribuito in modo sostanziale J. R. Moehringer, giornalista premio Pulitzer.

Fatti in breve Titolo originale, Autore ...
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Trama

Lo stesso argomento in dettaglio: Andre Agassi § Biografia.

Costretto ad allenarsi fin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi con pochi precedenti nella storia del tennis.[senza fonte]

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Critica

L'opera è stata accolta positivamente dalla critica, conseguendo un ottimo successo commerciale. Il libro è stato inserito da Alessandro Baricco tra le cinquanta migliori letture degli ultimi dieci anni nella sua rubrica Una certa idea di mondo, pubblicata su Repubblica.[1][2] È stato definito dal Corriere della Sera «un'opera sulla caduta e sulla redenzione»[3] e dal Riformista «una grande epopea dal sapore letterario».[1][2]

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Edizioni

Note

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