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Orovenator mayorum

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Orovenator mayorum
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Orovenator mayorum Reisz et al., 2011 è un rettile estinto appartenente ai diapsidi. Visse nel Permiano inferiore (Sakmariano, circa 280 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica (Oklahoma).[1]

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Descrizione

Questo animale doveva assomigliare a una lucertola, ed era lungo poche decine di centimetri. Orovenator era dotato di un cranio con orbite grandi e un muso piuttosto appuntito. Alcune caratteristiche accomunano Orovenator e gli altri diapsidi, come la presenza di una piattaforma subnariale arrotondata della premascella, un'estensione posterodorsale della narice esterna, la biforcazione asimmetrica del vomere anteriore e una piattaforma dorsomediale prominente del surangolare. Queste caratteristiche sono condivise anche con i varanopseidi, solitamente considerati sinapsidi (Ford e Benson, 2019).

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Classificazione

Questo animale è conosciuto per due crani parziali (comprendenti mascella, mandibola, ossa palatali e volta cranica) e alcune vertebre. È stato descritto per la prima volta nel 2011 da Robert R. Reisz, Sean P. Modesto e Diane M. Scott, ed è considerato il più primitivo (basale) neodiapside finora noto, oltre che uno dei più antichi. L'aspetto doveva essere simile a quello di una lucertola.

Filogenesi

Cladogramma da Reisz, Modesto & Scott, 2011:

Captorhinidae

Diapsida

Araeoscelidia

Neodiapsida

Orovenator

Lanthanolania

Tangasauridae

Younginidae

Claudiosaurus

Sauria

Significato del nome

Il nome Orovenator deriva dal greco oros ("montagna"), a causa della regione in cui sono stati ritrovati i fossili (Richards Spur) che nel Permiano era montagnosa, e dal latino venator ("cacciatore"). L'epiteto specifico, mayorum (genitivo plurale), è in onore di Bill e Julie May.

Paleoecologia

Alcune caratteristiche di Orovenator suggeriscono che questo animale fosse un rettile scavatore e che fosse di abitudini notturne (Ford e Benson, 2019). Forse si nutriva di insetti.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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