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Pandemia di COVID-19 in Benin
pandemia virale in Benin Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il primo caso della pandemia di COVID-19 in Benin è stato confermato il 16 marzo 2020.
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Antefatti
Il 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una nuova infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della città di Wuhan, nella provincia cinese dell'Hubei, il cui caso era stato portato all'attenzione dell'OMS il 31 dicembre 2019.[3][4]
Sebbene nel tempo il tasso di mortalità del COVID-19 si sia rivelato decisamente più basso di quello dell'epidemia di SARS che aveva imperversato nel 2003,[5] la trasmissione del virus SARS-CoV-2, alla base del COVID-19, è risultata essere molto più ampia di quella del precedente virus del 2003, ed ha portato a un numero totale di morti molto più elevato.[6]
Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[7][8][9][10][11].
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Andamento dei contagi
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Cronologia
Il primo caso di COVID-19 nel paese è stato confermato il 16 marzo 2020 a Porto-Novo, la capitale del Benin, si trattava di cittadino che era entrato nel Paese il 12 marzo dopo aver soggiornato 11 giorni in Belgio.[12][13]

Tre giorni dopo, è stato riportato un secondo caso.[14]
Il Benin ha sospeso i voli internazionali, e le persone che entrano nel paese per via aerea sono tenute ad affrontare una quarantena obbligatorio di 14 giorni. Inoltre, il governo ha consigliato ai cittadini di indossare le mascherine e di uscire fuori casa solo se necessario.[14]
Aiuti internazionali
La Chiesa evangelica delle Assemblee di Dio il 12 maggio, ha donato un milione di franchi CFA (circa 1.500 euro) al ministero della salute del Benin.[15]
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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