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Pandone (famiglia)

famiglia nobile italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La famiglia Pandone (dal 1520 Pandone d'Aragona; anche Pannone) è stata una famiglia nobile italiana[1].

Dati rapidi Stato, Titoli ...
«Dve cose in vn medesimo tempo si fanno palesi, che i Pandoni sieno Capoani, e che infino a' tempi di Carlo I sieno signori di vassalli.»
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Nel corso della sua storia, la famiglia Pandone fu titolare di numerose contee e baronie e nel 1516 annoverò un cavaliere gerosolimitano nella persona di Enrico Pandone[2].

Il suo ultimo ramo si estinse nel 1854 con il marchese sine feudo Sebastiano Pandone[3].

Rapporti con i Gonzaga

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Anonimo, Affresco di cavallo, Castello Pandone, Venafro, 1524
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Giulio Romano, Morel Favorito, Palazzo Te, Mantova, 1525

Alcuni suoi esponenti instaurarono rapporti diplomatici ed artistici con i Gonzaga, marchesi di Mantova, soprattutto con il marchese Francesco II Gonzaga e la consorte Isabella d'Este[4]. I conti di Venafro risultavano già imparentati con i signori di Mantova, a seguito del matrimonio di Enrico Pandone con Caterina/Isabella Acquaviva d'Aragona, figlia di Giovanni Francesco Acquaviva d'Aragona, marchese di Bitonto, e Dorotea Gonzaga[5]. È nota la passione di entrambe la casate per i loro cavalli, che furono rappresentati in due cicli di affreschi simili: quello dei Cavalli del castello Pandone, opera di un artista anonimo del 1524 su commissione di Enrico Pandone, conservati nella residenza di Venafro, e quello della Sala dei cavalli presente nel Palazzo Te di Mantova, opera del pittore Giulio Romano del 1525[6].

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Albero genealogico

Riepilogo
Prospettiva

Di seguito è riportato l'albero genealogico della famiglia Pandone a partire da Adinolfo, vissuto nella prima metà del XIII secolo, fino alle ultime discendenti Maria Giuseppa Eleonora Gabriella, Gabriella Maddalena Pasquale e Maria Francesca Carolina Caterina, decedute nella seconda metà del XIX secolo, figlie di Sebastiano, secondo una ricostruzione degli storici e genealogisti Biagio Aldimari e Scipione Ammirato e di altri autori[A 1][7]:

 Adinolfo
 
  
 Guglielmo[A 2][8]
fl. 1271
sp. Margherita ?
 Giovanni
  
    
 Isabella
fl. 1269
sp. Jacopo de Raho
Adinolfo[A 3][9]
fl. 1272 e 1282
sp. Benvenuta di Capua
Pandolfo[A 4][10]
fl. 1272
sp. Filippa Capelli de Argenzio
 Adinolfo[A 5]
...-1272
  
             
 Giordano[A 6][11]
fl. 1333
 Niccolò[A 7][11]
fl. 1333
Lancillotto[A 8][11]
Andrea[A 9][12]
...-1311
Pietro[A 10][11]
fl. 1313
Margherita[10]
sp. Cervo Palmieri
Giovanni[A 11]
fl. 1286
Rinaldo[A 8][13]
fl. 1286 e 1326
Landolfo[A 8][10]
fl. 1282
 Francesco[A 12]
fl. 1298, 1300, 1303, 1311, 1315 e 1321
sp. Francesca d'Evoli
Andrea[A 13][11]
Adinolfo[A 14][11]
Ruggero[A 15][10]
fl. 1284
    
      
 Pietro[A 16]
Giovanni
Pandone[A 16]
...-1355
 Jacopo[A 17][14]
fl. 1307 e 1346
sp. Berlingiera di Franco
 Carlo[A 18]
...-1336
sp. Caterina Sanframondo
 Niccolò[A 19]
    
           
 Giordano[A 20]
fl. 1382, 1389 e 1401
Francesco[A 21]
fl. 1376
 Adinolfo
fl. 1384 e 1404
 Niccolò[A 22]
fl. 1338 e 1343
Francesca
(Ceccarella)
fl. 1338
Carlo[A 8]
(Carluccio)
1337-...
sp. Maria Capuano
Camilla[15]
sp. Goglietto Marchese
Isabella[16]
sp. Giovanni Canestra Dentice
Jacopo[A 23][17]
(Giacinto)
fl. 1346 e 1348
sp. Margherita di Belloluogo
Andrea
Siligaita
sp. Giovanni d'Aquino
   
       
 Oliviero[18]
...-1386
Bannella/Benutella/Beritella[19]
sp. Andrea Budetta
Cornelia[20]
sp. Scipione Villani
 Francesco[A 24]
1384-1457
? Carafa
Emilia[21]
sp. Andrea d'Evoli
?[22]
sp. Giacomo Galgano
 Polissena[23]
sp. Carlo di Costanzo
  
        
 Alessandro[24]
 Carlo[A 25]
...-ante 1457
sp. Margherita del Balzo
 Pandolfo[A 26]
...-1457
Galeazzo[A 27][10]
1433-1514
Ippolita
fl. 1457
sp. (1) Raimondo della Leonessa
(2) Giacomo Antonio Orsini
Altobella
fl. 1457
sp. Luigi di Capua
Polissena
fl. 1457
sp. Antonio di Sangro
Palamede[A 28]
(illegittimo)
fl. 1457
   
      
 Angelo[25]
fl. 1484
Scipione[A 29][10]
...-1492
sp. Lucrezia Caetani
 Camillo[A 30][26]
1451-1495
sp. Lucrezia di Capua
Cesare[A 8][10]
Giulia[27]
sp. Gregorio Acconciajoco
Francesco[A 31][28]
fl. post 1457
  
         
 Carlo[A 32]
...-1498
sp. Ippolita d'Aragona
Silvio/Troilo[A 33][13]
...-1519
Geronimo/Girolamo[A 34][29]
fl. 1496
sp. Camilla Carafa
Eleonora
sp. Federico di Monforte-Gambatesa
 Federico[A 35][30]
1479 ca.-post 1538
sp. (1) Ippolita d'Afflitto
(2) Giulia Piscicelli
 Lucio[A 8][31]
fl. 1508
sp. Livia Porcari
 Francesco[A 36][32]
sp. Eleonora di Sangro
Margherita[33]
sp. Antonio Cantelmo
Altobella[34]
sp. Adriano Caracciolo
     
              
 Enrico[A 37]
1495/1497-1528
sp. Caterina/Isabella Acquaviva d'Aragona
Altobella[35]
sp. Ludovico d'Afflitto
Giovanni Battista[A 38][29]
fl. 1526
sp. Violante Spinelli
Giovanni Andrea[36]
fl. 1524
sp. Dianora Pesce
 Camillo[A 39][37]
sp. Giovanna Caracciolo
Giovan Vincenzo[10]
fl. 1560
Giovan Berardino[10]
Bovisa[10]
Camilla[38]
fl. 1554
sp. Giovanni Luigi Riccio
Aurelio[31]
sp. Eleonora Calì
Giulio[31]
Antonio[31]
Andrea[31]
Giovanni Berardino[39]
sp. Bona Caracciolo
    
        
 Francesco[40]
sp. Laura Albertini
?[A 40]
Elisabetta[41]
sp. Prospero di Palma
 Fernando/Ferdinando Luigi[A 41][42]
(Fernandez/Ernandes)
(adottato e legittimato)
fl. 1520
sp. Fulvia Carafa
 Lucio[31]
Giovan Francesco[31]
Andrea[31]
 Beatrice[43]
fl. 1542
sp. Angelo Pescara
  
      
 Alberico[44]
...-ante 1600
Giulia[45]
sp. Antonio Maria Origlia
Orsola[46]
sp. Cesare de Silva
Zenobia[47]
fl. 1600
sp. Michele Sanfelice
Isabella[A 42][40]
fl. 1600
 Giovan Vincenzo[A 43][48]
(Vincenzo)
fl. 1600 e 1615
sp. (1) ? Balsorano
(2) Isabella di Effrem
  
     
 Troiano[49]
Giovanna[50]
sp. Muzio della Marra
 Ferdinando[A 44][51]
(Ferrante)
sp. (1) Vittoria Capece Piscicelli
(2) Diana Beccadelli di Bologna
Pietrantonio[A 45][52]
Orazio[53]
  
         
 Carlo[A 46][54]
fl. 1662
sp. Anna di Muro
Rosata[55]
sp. Bartolomeo Carafa
 Vincenzo[A 47][56]
Carlo[A 48][57]
fl. 1630 e 1636
Camilla[A 49][13]
fl. 1649
sp. Carlo d'Amore
Girolama[58]
sp. Girolamo Esperti
Eleonora[59]
sp. Giovanni Battista Coppola
Geronima[60]
sp. Francesco Brayda
Cleopatra[61]
sp. Antonio Pepi
  
         
 Gaetano[62]
sp. Isabella Pisano
 Domenico[62]
sp. Gabriella Robles Lescano
Andrea[62]
Gennaro[62]
Niccolò[A 50][62]
Antonio[A 51][62]
Francesca[62]
Caterina[62]
Anna[A 52][63]
fl. 1647
sp. Carlo Alfarano Capece
  
             
 Carlo[62]
Vittoria[62]
Giuseppa[62]
Anna Maria[62]
Maddalena[62]
Giuditta[62]
Angela[62]
sp. Gaetano Sassone
Giovanni[62]
Benedetto[62]
Agnese[A 42][62]
Antonino[62]
Niccolò[62]
Anna[A 42][62]
 
 
 Gaetano[64]
 
  
 ?
Maria Teresa[64]
1749-1819
 
     
 Agostino[A 53][65]
fl. 1811
sp. Maria Giuseppa Danza
Luigi[66]
sp. Maria Carmela Serafini
Maria Giuseppa[67]
sp. Salvatore Primicile Carafa
Maria Rosa[68]
fl. 1821
sp. Andrea Pagano
Irene[69]
sp. Placido Barra
 
  
 Sebastiano[A 54][70]
1793-1854
sp. Margherita Bartoli
Francesca[71]
1798-1862
sp. Carmelo Bassano
 
   
Maria Giuseppa Eleonora Gabriella[A 55][72]
1821-1858
sp. Lorenzo Blanco
Gabriella Maddalena Pasquale[A 55][73]
1823-1866
sp. Agostino Sergio
Maria Francesca Carolina Caterina[74]
1825-...

Risulta aver contratto matrimoni anche con le famiglie Aricello, d'Azzia, Carmone, Comparato, Correale, Folliero, Galluccio, Griffo, Harque, Lampugnano, Lando, Magliano, Medici, Pasca, Pignatelli, Prignano, Rinaldo, de Riso, Specchio e di Transo[75].

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Stemma

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Stemma della famiglia Fernandez, il cui esponente Diego Fernandez fu adottato e legittimato da Giovan Vincenzo Pandone e sua moglie, ribattezzandosi in Fernando/Ferdinando Luigi Pandone e generando il ramo dei conti di Ugento della famiglia Pandone

Lo stemma della famiglia Pandone era bandato di rosso e d'oro alla fascia di vajo, d'argento e d'azzurro attraversante sul tutto[1]. Un'altra versione aveva come blasonatura: bandato d'oro e d'azzurro di 5 pezzi alla fascia d'argento vaiata d'azzurro attraversante sul tutto[76]. I discendenti del generale Fernando/Ferdinando Luigi Pandone, nato come Diego Fernandez, che fu adottato e legittimato da Giovan Vincenzo Pandone e sua moglie, venendo insignito nel 1520 del titolo di 1º conte di Ugento da parte dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, per identificarsi utilizzarono anche il cognome Fernandez Pandone, riprendendo lo stemma di origine avente una sbarra azzurra in campo rosso inghiottita per i lati da due teste di feroci draghi[42].

Membri principali

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Feudi

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Castello Pandone di Cerro

La famiglia Pandone ha posseduto un totale di 71 feudi, così suddivisi[56]:

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Dimore

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Castello Pandone di Venafro

Di seguito è riportato un elenco non completo delle dimore da essa abitate[A 56]:

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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