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Pangiallo
torta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il pangiallo (o pancialle) è un tipico dolce natalizio del Lazio[2].
Storia [3]
Il pangiallo, meglio noto come pangiallo romano è un dolce che ha la sua origine nell'antica Roma e più precisamente durante l'era imperiale. Era, infatti, un'usanza di quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, in modo da favorire il ritorno del sole[2][4].
Il tipico pangiallo romano ha subito numerose trasformazioni durante i secoli a causa dell'espansione dei confini territoriali e dell'incremento nella comunicazione tra le varie regioni italiane, molto simile al Pampepato dell'Umbria.
Tradizionalmente il pangiallo veniva ottenuto tramite l'impasto di frutta secca, miele e cedro candito, il quale veniva in seguito sottoposto a cottura e ricoperto da uno strato di pastella d'uovo.
Fino a tempi molto recenti nella preparazione del pangiallo le massaie romane mettevano i noccioli della frutta estiva (prugne e albicocche) opportunamente essiccati e conservati, in luogo delle costose mandorle e nocciole[1].
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Ingredienti
- Miele
- 200 g di Farina
- 200 g di Noci
- 200 g di Nocciole
- 200 g di Mandorle
- 200 g di Pinoli
- 200 g di Fichi
- 300 g di Uva Passa
- 100 g di Cedro Candito
- 100 g di Cioccolato Fondente (in pezzetti)
Amalgamare il tutto con farina e spennellare con la parte rossa dell'uovo, dopodiché mettere 30 minuti in forno.
Note
Voci correlate
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