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Pierre Granier-Deferre

regista e sceneggiatore francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Pierre Granier-Deferre (Parigi, 22 luglio 1927Parigi, 16 novembre 2007) è stato un regista e sceneggiatore francese.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Dopo gli studi superiori a Parigi, frequentò un corso di recitazione presso l'IDHEC (Institut des hautes études cinématographiques)[1] e successivamente lavorò come assistente alla regia per Marcel Carné, Jean-Paul Le Chanois,[1][2][3] André Berthomieu, Marcel Camus. Nel 1953 diresse il suo primo cortometraggio, La Fête enchantée, seguito nel 1958 dal mediometraggio Mensonges.[2] Esordì come regista di lungometraggi a soggetto con Ascensore di lusso (1962).[3]

Direttore di personaggi nel segno della grande tradizione francese, realizzò film caratterizzati da un uso sempre accorto degli attori, anche se fu spesso criticato per un eccessivo classicismo in netta contrapposizione con la svolta della Nouvelle Vague.[4] Pur non dimostrando particolari doti innovative, seppe infondere nelle sue opere una solida capacità di artigiano del cinema,[1] realizzando film in cui diresse molti tra gli interpreti che fra gli anni Sessanta e Settanta dominavano la scena con la loro personalità, quali Jean Gabin, Lino Ventura, Alain Delon, Simone Signoret, Romy Schneider,[1] Jean-Louis Trintignant,[3] Michel Piccoli, Philippe Noiret, rispetto ai quali preferì sempre restare in seconda fila,[1] tanto da dichiarare in più occasioni di essere più interessato alle interpretazioni che alle atmosfere o al décor, di non volere che il pubblico avvertisse la presenza del regista dietro la macchina da presa, e di privilegiare la psicologia dei personaggi, evidenziando la follia ordinaria dell'individuo.[1]

Molti dei suoi film traggono origine da romanzi, spesso da opere di Georges Simenon,[3] tra cui Le chat - L'implacabile uomo di Saint Germain (1971), in cui diresse la coppia Gabin-Signoret in un teso dramma coniugale di ambientazione domestica,[3] L'evaso (1971), intenso duetto psicologico tra la Signoret e Delon,[2] e Noi due senza domani (1973), storia d'amore a sfondo bellico con Jean-Louis Trintignant e Romy Schneider, diva che il regista diresse anche nel successivo Una donna alla finestra (1976).[3] Granier-Deferre si distinse anche con opere di genere poliziesco quali Il clan degli uomini violenti (1970), in cui diresse Gabin e Marc Porel, e Dai sbirro (1975), interpretato da Lino Ventura e dal giovane Patrick Dewaere, impegnati nel classico confronto fra investigatore veterano e poliziotto novellino.[3]

Sono da citare anche i suoi lavori per la televisione, come alcune fiction e diversi episodi della serie Il commissario Maigret, tratti appunto da Simenon.[1] Per il film Gioco in villa, interpretato da Michel Piccoli, nel 1981 ricevette il premio Louis-Delluc, uno tra i più ambiti della cinematografia francese, destinato al miglior film dell'anno, e una candidatura al premio César per la migliore sceneggiatura originale o il miglior adattamento.

Sposò in prime nozze l'artista circense Annie Fratellini,[1] da cui ebbe Célia, attrice; Denys nato nel 1949, anch'egli regista cinematografico; Marie e Valérie. Dal 1967 al 1974 fu sposato con l'attrice britannica Susan Hampshire, conosciuta sul set del film Un uomo e due donne (1965), da cui ebbe altri due figli. Morì a Parigi nel 2007, all'età di 80 anni.[1] È sepolto nel Cimitero d'Auteuil.

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Filmografia

Regista

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Note

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