Poitevin

Il Poitevin, noto anche come cane di Haut-Poitou, è un razza di segugio francese della provincia di Poitou, questo segugio fu creato nel XVII secolo per la caccia ai lupi e alla grande selvaggina. È una delle 29 razze dei segugi francesi;^[1] la Federazione Cinologica Internazionale lo elenca nel gruppo 6, sezione 1, standard n° 24.^[2]

Poitevin
Classificazione FCI - n. 24
Gruppo	6 Segugi e cani per pista di sangue
Sezione	1 Cani da seguita
Standard n.	24
Nome originale	Poitevin
Origine	Francia
Altezza al garrese	62-72 cm maschio 60-70 cm femmina
Peso ideale	30-35 kg
Razze canine

Storia

I Poitevin discendono da 12 Staghound inglesi che furono donati al Delfino di Francia nel 1692. Alcuni discendenti di questi segugi furono dati a François de Larrye, marchese di Haut-Poitou, che li incrociò con segugi locali. La prole di questo incrocio diede origine a segugi tricolori forti e atletici che il marchese usò per cacciare il lupo, furono i primi esempi della razza.^{[3][4][5][6][7]} Oltre al branco di Larrye, furono allevati altri due branchi di Poitevin, entrambi chiamati con i nomi dei loro proprietari, il Montemboeuf e il Céris. Questi due branchi si distinguevano dai segugi di Larrye per essere bicolori (arancione e bianco), ed entrambi erano considerati inferiori ai segugi di Larrye.^[3][4][5][7]

Durante la Rivoluzione francese, le fortune della razza Poitevin soffrirono molto. L'allora marchese de Larrye fu decapitato nel 1793 durante il regno del Terrore, e il branco di Larrye fu disperso e la razza quasi scomparve.^[3][4][5][6]

Dopo la Rivoluzione, due fratelli, Emile e Arthur de la Besage di Montmorillon che vivevano nel Poitou, cercarono di far rivivere la razza. Raccolsero tutti i Poitevin rimasti che poterono, compresi due del branco di Larrye, e ristabilirono un branco.^[3][4][5][6]

Nel 1842, i segugi de la Besage, per un'epidemia di rabbia nei canili quasi ne distrusse il branco. La razza fu ripresa dall'importazione di Foxhound inglesi, fu implementato un programma di incroci attentamente studiato e nel giro di tre generazioni l'influenza del Foxhound era appena percettibile all'interno del branco.^[3][4]

La razza, pure, soffrì molto durante la prima e la seconda guerra mondiale, e alla fine della seconda guerra mondiale furono necessari ulteriori incroci con i Foxhound inglesi per ricostituire la razza.^[3][4]

Nel suo libro "La Vénerie" (1966), il Duca di Brissac descrive le straordinarie qualità del Poitevin: «"è in grado di inseguire la preda per più di 7 ore. Per via della sua velocità, il Poitevin è soprannominato "Levriero tra isegugi francesi".» Il pelo corto del Poitevin è solitamente tricolore; tutte le altre razze di cani da caccia tricolori sono talvolta descritte come aventi un'eredità diretta dal Poitevin.^[8] Il Poitevin, infatti, è stato fondamentale per il successivo sviluppo delle due razze di segugi più popolari in Francia, il Grand Anglo-Français Tricolore e il Chien Français Tricolore, così come l'Anglo-Français de Petite Vénerie.^[8][9][10]

Lo standard originale valido fu pubblicato nel 1978; l'attuale standard FCI risale al 1997. Il Poitevin è stato riconosciuto dallo United Kennel Club nel 1996. Non esiste un club di razza negli Stati Uniti.^[1]

Caratteristiche

È un cane dall'aspetto slanciato e atletico, dal colore tricolore; più spesso con manto nero o con macchie nere più o meno diffuse. Focato brillante o ramato senza ricvestimento nero. Non è escluso il pelo misto detto "louvard".^[11]

È un cane muscoloso con testa fine e piuttosto quadrata, cranio leggermente bombato, osso occipitale non particolarmente sviluppato. Gli occhi sono marroni, il tartufo nero con narici aperte. Orecchie ben inserite, piuttosto corte e ben piegate. Collo di buona lunghezza. Dorso leggermente arcuato e petto non troppo profondo. Le zampe sono dritte, forti e con una buona ossatura. Il dorso è di media lunghezza, portato allegramente e con un pelo corto e piuttosto folto.^[12]

Il Poitevin è capace di percorrere fino a 35 miglia in un solo giorno di caccia e di seguire la traccia fino a sette ore a una media di otto chilometri all'ora, con una velocità di punta di 56 km/h.^[1][13] Oggi non caccia più i lupi, ma viene utilizzato per cacciare cervi e lepri.^[13]

È un cane robusto, che resiste al caldo, al freddo e al maltempo; ma soffre facilmente di otiti.^[14]

È un cane da muta che ha bisogno di stare in gruppo per sentirsi a suo agio.^[1]

Ha un'aspettativa di vita di 11-12 anni.^[15]