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Postuma

raccolta poetica di Olindo Guerrini Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Postuma
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Postuma è un'opera di Olindo Guerrini del 1877, attribuita dallo stesso autore a un presunto cugino, Lorenzo Stecchetti, morto di tisi a trent'anni.

Fatti in breve Autore, 1ª ed. originale ...

L'opera

Riepilogo
Prospettiva

Il libro – di 85 poesie, in gran parte sonetti – riscosse un immediato successo che surclassò di fatto le contemporanee Odi barbare di Giosuè Carducci. Vi si trovano liriche tra le più famose della poesia popolare dell'Ottocento come Memento e Il canto dell'odio[1]. Nel corso della vita dell'autore ne uscirono ben 32 edizioni.

Chiara testimonianza della diffusione e del successo del volume furono le numerose imitazioni, parodie e contraffazioni che vi furono. Fra le prime, merita ricordare Ulisse Tanganelli con i suoi Autumnalia, fra le parodie il libro Postuma di Giulio Aristide Zaccarelli[2]. Per le contraffazioni, l'editore Zanichelli si rivolse al tribunale, ma non ottenne nulla. Inserì, allora, sin dalla decima edizione, dei Documenti sulle contraffazioni in cui dava degli strumenti per distinguere i volumi falsi da quelli originari.

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Il canto dell'odio

È un epodo di endecasillabi e settenari, forse la poesia più famosa della raccolta, e senz'altro una delle più celebri del Secondo Ottocento, tant'è che Baldacci poteva scrivere: «Si trovano ancora molti operai oltre la cinquantina che lo sanno a memoria».[3]

In questa poesia il poeta immagina di profanare il corpo dell'amata, ormai morta, per vendicarsi dell'amore non corrisposto. La donna è ripetutamente fatta oggetto di immagini poco lusinghiere: viene paragonata a Licisca, a una donna che si è offerta agli ebbri e ai soldati, il suo ventre è detto impudico.

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La critica

Diverse e contrastanti le interpretazioni di quest'opera del Guerrini: per Mauro Novelli[4] si tratta di un diario struggente, una sorta di romanzo epistolare; per Mario Martelli[5], invece, vista la contraddittorietà dei testi, visto che non c'è una storia, né ci sono dei personaggi fedeli a se stessi, visto che amori casti convivono con quelli licenziosi, il libro è un pretesto per lucidare il rilievo squisito di piccole pietre preziose. Insomma, la cifra del libro si deve ritrovare nel puro fatto letterario.

Principali edizioni

  • Postuma, Bologna, Zanichelli, 30 maggio 1877 (prima edizione)
  • Postuma, Bologna, Zanichelli, 10 agosto 1877 (seconda edizione con aggiunte)

Edizioni commentate

  • Postuma, a cura di Claudio Mariotti e Mario Martelli, Roma, Salerno editrice, 2001.

Note

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