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Elettorato di Treviri

dominio secolare dell'arcivescovo di Treviri, elettore del Sacro Romano Impero (898-1803) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Elettorato di Treviri
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L'Elettorato di Treviri (in tedesco Kurfürstentum Trier, spesso abbreviato in Kurtrier) era il territorio governato dagli arcivescovi di Treviri in quanto principi elettori del Sacro Romano Impero. Costituiva con l'Elettorato di Magonza e l'Elettorato di Colonia uno dei tre principati elettorali ecclesiastici. Lo stato venne secolarizzato nel 1803.

Disambiguazione – Se stai cercando l'attuale arcidiocesi, vedi Diocesi di Treviri.
Fatti in breve Dati amministrativi, Nome completo ...
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Antefatto storico

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Treviri, nota in età romana come Augusta Treverorum, divenne sede episcopale già in età tardoantica. Il vescovo di Treviri rimase virtualmente indipendente durante tutta l'epoca merovingia. Durante il regno di Carlo Magno venne elevata al rango di arcidiocesi e citata nel suo testamento assieme alle diocesi di Metz, Toul e Verdun quali sue suffraganee. Lo stesso Carlo Magno nel 772 garantì al vescovo Wiomad la completa immunità giudiziaria per tutte le chiese ed i monasteri a lui sottoposti, così come i villaggi ed i castelli appartenenti alla chiesa di San Pietro di Treviri.

Nell'816 Ludovico il Pio confermò all'arcivescovo Hetto i privilegi già garantiti da suo padre ai suoi predecessori. Con il trattato di Verdun dell'843, Treviri passò sotto la giurisdizione di Lotario, venendo inclusa nella Lotaringia. Nell'898 l'arcivescovo Radbodo ricevette da Sventibaldo di Lotaringia, figlio naturale dell'imperatore Arnolfo di Carinzia, la completa immunità da tutte le tasse per l'intero territorio episcopale. Questo privilegio rafforzò ulteriormente la posizione degli arcivescovi sul territorio. A seguito dell'assassinio di Sventibaldo nell'anno 900, Ludovico IV concesse a Radbodo il diritto di imporre proprie tasse sulla città di Treviri e sul contado circostante, insieme al diritto di zecca. Dopo la morte di Ludovico IV, il re di Lotaringia Carlo il Semplice concesse alla diocesi il diritto di eleggere il proprio arcivescovo tra i membri del capitolo della cattedrale senza subire alcuna interferenza da parte dell'Imperatore.

Nel XIII secolo l'arcivescovo di Treviri ottenne il titolo di Arcicancelliere delle Gallie e di Arles, ma più in generale il prestigio della sede episcopale di Treviri era cresciuto al punto da divenire presenza abituale all'interno del collegio di principi che s'incaricava di eleggere il nuovo Re dei Romani.

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Storia

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Mappa dei territori dell'elettorato nel XVIII secolo ad opera di Frederik de Wit

Con la Bolla d'oro del 1356 l'arcivescovo di Treviri divenne parte del collegio dei principi elettori, insieme agli arcivescovi di Magonza e di Colonia, al Conte palatino del Reno, al Margravio di Brandeburgo, al Duca di Sassonia e al Re di Boemia. Aveva il privilegio di essere il primo, al Reichstag dell'impero, ad esprimere, su invito dell'elettore di Magonza che era presidente della Dieta, il proprio voto nelle decisioni imperiali e nelle elezioni dell'imperatore.

Nell'epoca moderna l'Elettorato di Treviri continuò ad essere un territorio unitario, posto presso le rive della Mosella al confine con la Francia, con Coblenza e col Reno. Esso faceva parte dal XVI secolo del Circolo Imperiale del Reno elettorale ed era costituito da:

Il principato confinava con l'elettorato di Colonia, le contee della Wetterau, l'Assia, il Palatinato, la Lorena, il Lussemburgo. L'ultimo elettore, Clemente Venceslao di Sassonia, risiedette esclusivamente a Coblenza dopo il 1786. Dal 1795 i territori parte dell'elettorato posti presso la riva sinistra del Reno vennero occupati dalle truppe francesi rivoluzionarie e nel 1801 tali territori vennero annessi e separati sotto una nuova diocesi guidata dal vescovo Charles Mannay. Nel 1803 la diocesi francese assunse il controllo dell'intera area elettorale, con i suoi 280.000 abitanti, mentre la riva orientale del Reno venne secolarizzata ed annessa al Ducato di Nassau-Weilburg.

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Principi-Arcivescovi ed Elettori di Treviri (883–1803)

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Principi-Arcivescovi di Treviri (883-1200)

  • Radbodo † (8 aprile 883 - 30 marzo 915 deceduto)
  • Rudgar † (915 - 27 gennaio 930 deceduto)
  • Rudbrecht † (930 - 956 deceduto)
  • Enrico † (956 - 964 deceduto)
  • Teodorico I † (965 - 5 giugno? 977 deceduto)
  • Egberto † (977 - 9 dicembre 993 deceduto)
  • Ludolfo † (994 - 19 marzo 1008 deceduto)
  • Adalbero † (1008)
  • Megingod † (1008 - 24 dicembre 1015 deceduto)
  • Poppo † (1º gennaio 1016 consacrato - 16 giugno 1047 deceduto)
  • Eberardo † (28 giugno 1047 - 15 aprile 1066 deceduto)
  • San Kuno di Pfullingen † (1066 - 1º giugno 1066 deceduto)
  • Udo † (1066 o 1068 - 11 novembre 1078 deceduto)
  • Engelberto † (6 gennaio 1079 - 3 settembre 1101 deceduto)
  • Bruno † (13 gennaio 1102 - 25 aprile 1124 deceduto)
  • Goffredo † (2 luglio 1124 - 17 maggio 1127 dimesso)
  • Meginher † (giugno 1127 - 1º ottobre 1130 deceduto)
  • Adalbero † (19 aprile 1131 - 18 gennaio 1152 deceduto)
  • Hillin † (28 gennaio 1152 - 23 ottobre 1169 deceduto)
  • Arnoldo I † (1169 - 25 maggio 1183 deceduto)
  • Fulmar † (1183 - 1189)

Principi-Elettori di Treviri (1190-1803)

Perdita del potere temporale nel 1803. Il territorio venne diviso tra Francia e Ducato di Nassau-Weilburg.

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Residenze degli elettori

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Voci correlate

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