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Quentin Massys
pittore fiammingo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Quentin Massys, attestato anche come Quinten o Kwinten, e con cognome Matsys, Metsys, o ancora Matsijs (Lovanio, 26 aprile 1466 – Anversa, 14 settembre 1530), è stato un pittore fiammingo, fondatore della Scuola di Anversa. Famosissimo artista nella sua epoca e sperimentatore di nuovi tipi di tecniche artistiche, tra le sue opere più celebri si ricordano La Duchessa brutta, Gli esattori e Il cambiavalute e sua moglie.

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Biografia
Riepilogo
Prospettiva

Olio su legno, 64 x 45,5 cm, National Gallery, Londra
Quentin nacque a Lovanio da Joost Massys (o Matsys), che svolgeva il lavoro di fabbro, e da Catherine van Kinckenumile. Venne avviato in giovane età al mestiere del padre[1]. Si tramanda, senza prove documentali, che avesse iniziato a studiare pittura dopo essersi innamorato della figlia di un pittore. Dedicatosi all'arte, riuscì a padroneggiare benissimo il pennello e in breve acquisì una certa fama. Nel 1491 è attestata la sua presenza ad Anversa, dove fu ammesso, all'età di 25 anni, nella locale gilda[2].
Nel 1492 sposò Aleytvan Tuyl, che gli dette tre figli. Nel 1508, rimasto vedovo, sposò Catharina Heyns, con la quale ebbe altri dieci figli, tra cui Jan (1509-1575) e Cornelis (1513-1579) che divennero entrambi pittori, ma senza mai superare in bravura il padre.
Al 1507 risale la prima commissione importante, da parte della Confraternita di Sant'Anna di Lovanio, per la locale Collegiata di San Pietro: la pala d'altare detta Trittico di Sant'Anna, ora al Musées Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles.
Premessa l'appartenenza di Quentin Metsys a un periodo di transizione tra Gotico e Rinascimento e il suo restare discepolo della prima scuola, è stato notato, a proposito del Trittico di Sant'Anna, uno stile maturato con l'esempio degli Italiani, e per l'architettura rinascimentale del portico e per la disposizione dei personaggi che riporta all'Ultima Cena così come è leonardesco il paesaggio delle montagne. Quanto all' Uomo anziano di profilo del Museo Jacquemart-André, si è scritto di una probabile derivazione da un originale di Leonardo, d'altra parte il maestro italiano ha disegnato numerose teste grottesche.[3]
Nel 1521, raggiunta l'agiatezza economica, si trasferì con la famiglia in una grande casa nella Schuttershofstraat di Anversa, i cui interni furono decorati dallo stesso Massys alla maniera italiana, con grottesche (capricciosi intrecci di festoni di foglie, fiori e frutta).
Nel 1530, ammalatosi dell'epidemica febbre inglese, morì nel convento dei certosini di Anversa, dove venne anche sepolto. Le sue spoglie furono traslate, cento anni dopo, nel 1630, nella Cattedrale di Anversa, su richiesta del grande collezionista d'arte Cornelis van der Geest[4].
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Il Primato di Quentin

Alcuni studiosi d'arte parlano di Primato di Quentin per indicare il grado di perfezione, ineguagliabile e inarrivabile, raggiunto da Massys. Considerato da molti critici d'arte come padre della pittura fiamminga e iniziatore della pittura di genere, la sua opera risultò fondamentale per la prima generazione manieristica fiamminga, soprattutto nell'ambito del ritratto, e le sue pale d'altare influenzarono nettamente la pittura spagnola e quella portoghese[5] Nelle sue opere, Massys presenta riferimenti alla filosofia aristotelica ed epicurea: ad esempio, nel quadro Gli esattori l'artista raffigura le forbici che pendono sopra il capo dei due banchieri (chiamati da molti critici Il bello e Il brutto) per indicare la precarietà della vita; la porta aperta, invece, a detta degli esperti dell'Accademia artistica di Fontanelle-Ginevra, raffigura la possibilità di salvezza.
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Omaggi
- L'asteroide 9569 Quintenmatsijs porta il suo nome;
- la Scuola di Anversa è stata dedicata al suo fondatore.
Opere
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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