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Rain Man - L'uomo della pioggia

film del 1988 diretto da Barry Levinson Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Rain Man - L'uomo della pioggia
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Rain Man - L'uomo della pioggia (Rain Man) è un film del 1988, diretto da Barry Levinson e interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman, vincitore dell'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989. Il film si è anche aggiudicato quattro premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.[1][2]

Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1997 di Francis Ford Coppola, vedi L'uomo della pioggia - The Rainmaker.
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Trama

Riepilogo
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Charlie Babbitt, venditore di auto di lusso di Los Angeles, viene informato che quattro Lamborghini che egli ha estrema urgenza di consegnare per poter estinguere l'ingente prestito ottenuto per acquistarle, sono trattenute al porto per il mancato rispetto delle normative anti-inquinamento. Ordina allora a un dipendente di prendere tempo mentendo agli acquirenti impazienti, dopodiché parte per il weekend con la sua collega e fidanzata Susanna. Lungo il viaggio, già gravato da un clima di tensione tra i due, Charlie riceve una telefonata che lo informa che suo padre, con cui non aveva più rapporti da anni, è morto a Cincinnati. La coppia vola perciò in Ohio, per la lettura del testamento.

Al suo arrivo Charlie apprende che il padre gli ha lasciato in eredità solo alcuni cespugli di rose e una Buick Roadmaster del 1949 che Charlie stesso a 16 anni aveva guidato senza patente, sortita che gli era costata due notti in carcere e l'allontanamento dalla famiglia. La casa e il patrimonio del genitore – circa 3 milioni di dollari – andranno invece a un fiduciario anonimo. Subito dopo scopre che l'effettivo erede è suo fratello maggiore Raymond, del quale ignorava l'esistenza: un uomo autistico ricoverato nella clinica privata di Wallbrook.

Indebitato fino al collo e sentendosi tradito dal padre, Charlie decide allora di rapire suo fratello dalla clinica con l'intento di diventarne tutore e prendere così possesso dell'intera eredità. Subito dopo comunica al dottor Bruner, il medico che segue Raymond, di essere disponibile a riportare il fratello a Wallbrook in cambio della metà del patrimonio. Il dottore comprensibilmente rifiuta ma Charlie persiste nel suo cinico piano e decide di portare Raymond con sé a Los Angeles, solo per denaro. Susanna invece, che al contrario prova empatia per Raymond ed è esasperata e disgustata dall'insensibilità di Charlie, non vuole essere coinvolta e lo abbandona.

I due fratelli proseguono così da soli il viaggio di ritorno, che compiono in auto perché Raymond ha paura dell'aereo. Lungo la strada Charlie incomincia a conoscere il fratello, dotato di un'estrema sensibilità ma anche di una memoria e di una capacità di calcolo fuori dal comune. Per il suo disturbo mentale, Raymond ha inoltre bisogno che la sua giornata sia scandita in modo rigidissimo: tutte le attività devono svolgersi in modo prestabilito e ad orari inflessibili, quasi ogni aspetto della vita quotidiana obbedisce a regole precise e inderogabili, dal menu dei pasti fino alla marca della biancheria intima.

Dapprima insofferente alle stravaganze del fratello, Charlie incomincia pian piano ad affezionarsi a lui e scopre fra l'altro che lo strano personaggio che gli cantava canzoncine da bambino – che egli chiamava Rain Man e che aveva sempre creduto un amico immaginario frutto della sua fantasia – altri non era che Raymond, che i suoi genitori a un certo punto avevano deciso di chiudere in clinica per evitare che potesse accidentalmente fargli del male, privandolo così di un fratello per tutti quegli anni.

Intanto, di passaggio a Las Vegas, Charlie escogita un modo per sfruttare a proprio vantaggio la straordinaria memoria di Raymond e ripagare così i propri debiti: lo porta con sé al Caesars Palace per giocare al tavolo del blackjack. Grazie alla capacità del fratello di memorizzare perfettamente le carte, Charlie vince più di 80.000 dollari ma viene bandito a vita dal casinò perché sospettato di imbroglio.

Tornato infine a Los Angeles, Charlie riceve la visita del dottor Bruner, giunto fin lì insieme a un altro specialista per valutare Raymond ai fini del giudizio per l'assegnazione della tutela. Benché il lungo viaggio abbia fatto nascere un vero legame tra i due fratelli, il colloquio clinico non va come Charlie sperava ed egli non ottiene l'affidamento di Raymond, che dovrà perciò tornare alla clinica di Wallbrook. Ormai sinceramente legato al fratello ritrovato, Charlie gli promette di tornare a visitarlo regolarmente.

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Produzione

Riepilogo
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Le riprese durarono poco meno di tre mesi, dal 2 maggio al 28 luglio 1988. Alcune scene del film vennero girate nel deserto vicino a Palm Springs, in California.

Cast

In origine il film avrebbe dovuto essere diretto da Steven Spielberg, ma questi dovette rinunciare poiché impegnato con Indiana Jones e l'ultima crociata.[3] Anche Martin Brest e Sydney Pollack furono presi in considerazione per il film, ma la scelta alla fine ricadde su Barry Levinson.

Anche per i ruoli dei due attori protagonisti si passarono in rassegna vari attori. Inizialmente si pensava a Bill Murray per la parte di Raymond e Dustin Hoffman nei panni di Charlie Babbitt. Hoffman tuttavia, dopo aver conosciuto la realtà delle persone affette da autismo frequentando un istituto specializzato, optò per la parte di Raymond. Per Charlie si pensò allora al giovane Tom Cruise, reduce dal successo di Top Gun. Prima di lui era stato contattato anche Mickey Rourke, che però rifiutò.

Il regista Barry Levinson compare in un cameo, verso la fine della pellicola, nei panni del dottor Marston, collega del dott. Bruner incaricato di valutare l'affidamento o meno di Raymond a Charlie.

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Colonna sonora

Lo stesso argomento in dettaglio: Rain Man (colonna sonora).

Accoglienza

Uscito negli Stati Uniti il 16 dicembre 1988, il film fu un grandissimo successo al botteghino. Contro un budget di circa 25 milioni di dollari, la pellicola ne incassò oltre 350 a livello mondiale,[4] di cui 170 in patria, rivelandosi il maggiore successo economico del 1988.[5] In Italia arrivò nei cinema dal 3 marzo 1989 e fu il secondo film per incassi della stagione 1988-89, alle spalle di Chi ha incastrato Roger Rabbit.[6]

La pellicola ebbe anche un riscontro positivo da parte della critica, che elogiò in particolare la difficile interpretazione di Dustin Hoffman e la sceneggiatura originale di Ronald Bass e Barry Morrow.

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Riconoscimenti

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Impatto mediatico

Un film di Bollywood del 2008, Yuvvraaj, è liberamente ispirato a questo film.

Nel film Una notte da leoni, Alan (Zach Galifianakis) impara a contare le carte da un libro dicendo di essere diventato come Raymond. Più avanti lui (che indossa un completo identico a quello di Raymond) e Phil (Bradley Cooper) giocano ai tavoli di blackjack nel casinò presso il Caesars Palace, omaggiando chiaramente la pellicola.

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Curiosità

  • Il personaggio di Raymond è stato ispirato alla figura di Kim Peek.[3]
  • Nella scena iniziale del film, le prime quattro cifre presenti sul parabrezza dell'auto rossa sono rispettivamente giorno, mese e anno di nascita di Tom Cruise (3 luglio 1962).
  • Nell'episodio Springfield della quinta stagione della serie animata I Simpson, vi è una parodia del film: si vedono infatti Raymond e Charlie nel casinò del Sig. Burns, in procinto di lasciare il tavolo da gioco dopo l'ennesima vincita, quando Homer, nelle vesti di croupier di blackjack, tenta di fermarli pregando Ray di fare di nuovo "quella cosa con le carte" (riferendosi alle impressionanti capacità di conteggio del savant), mettendolo notevolmente in agitazione. Nella versione italiana del brevissimo cameo Raymond è, peraltro, doppiato da Ferruccio Amendola, che presta la sua voce anche a Dustin Hoffman nel film.
  • Nel libro Harry Potter e l'Ordine della Fenice (e nell'omonimo film tratto dal libro), alla richiesta di come fosse stato il bacio con Cho Chang, Harry si limita a rispondere «umido», esattamente come fa Raymond dopo il bacio in ascensore con Susanna.
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Note

Altri progetti

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