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Roberto di Vermandois

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Roberto di Vermandois (918 circa – dopo il 19 giugno 966) fu conte di Meux dal 943 e conte di Troyes dal 956, alla sua morte.

Fatti in breve Conte di Meaux, In carica ...
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Origine

Secondo un documento, datato luglio 940[1] Roberto era il figlio (maschio quintogenito) del conte di Vermandois, di Meaux, di Soissons e di Madrie[2] e di Vexin, signore di Peronne, Senlis e San Quintino e futuro conte di Troyes, Erberto II (880943) (discendente del re d'Italia, Bernardo, nipote di Carlo Magno) e di Adele (ca. 895- ca. 931), l'unica figlia del marchese di Neustria e futuro re di Francia, Roberto I, e di Adele del Maine, come è indicato nelle Europäische Stammtafeln[3], vol II, cap. 10 (non consultate). La Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, citandoli nell'anno 920, conferma la parentela tra Erberto II e Roberto I.[4]

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Biografia

Riepilogo
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Quando suo padre, Erberto II, fondatore della prima casa di Champagne, morì il 23 febbraio 943[5], la divisione dei titoli e dei domini tra i figli avvenne sotto la guida del loro zio[6], Ugo il Grande[7]:

Roberto riuscì ad entrare in possesso della contea di Troyes, che era stata di suo padre, solo nel 956, in virtù del diritto di matrimonio, alla morte del suocero, il duca di Borgogna, Giselberto di Chalon[8], che era succeduto a Ugo il Nero. L'unione delle due contee, di Meaux e di Troyes, diede origine alla Contea di Champagne.
In quello stesso anno, sempre per diritto di matrimonio era succeduto allo suocero anche nella Contea di Chalon, come ci viene confermato dalla Histoire de Chalon-sur-Saône[9].

Nel 959, secondo la Richeri Historiarum, Roberto, corrompendo il governatore della città, s'impadronì di Digione, che apparteneva al re dei Franchi occidentali, Lotario[10].
Secondo il Chronicon Sancti Petri Vivi Senonensi, Spicilegium II, Roberto, sempre nel 959, aveva scacciato da Troyes il vescovo Ansegiso che aveva trovato rifugio in Sassonia presso l'imperatore, Ottone I [11]; e, sempre in quell'anno, suo figlio Arcibaldo era stato eletto vescovo di Sens[11].

L'anno seguente (960), sempre secondo la Richeri Historiarum, Roberto fu attaccato da duemila soldati guidati dal vescovo di Colonia Bruno, il fratello di Ottone I di Sassonia, che si era alleato a Lotario di Francia; Digione fu riconquistata e Troyes, fu messa sotto assedio; all'assedio partecipò anche Lotario, a cui alla fine Roberto dovette sottomettersi, chiedendo perdono e consegnandogli il governatore traditore, che fu decapitato[12].

Non si conosce la data esatta della morte di Roberto, si ha testimonianza di un documento da lui sottoscritto in data 19 giugno 966[13]; dopo di che non si hanno più notizie per cui si presume che sia morto in quello stesso anno[8].
Nelle contee di Meaux e di Troyes, gli succedette il figlio, Erberto, mentre la Contea di Chalon rimase alla moglie Adelaide, alla quale in quello stesso anno, succedette la sorella Adele, col marito, Lamberto di Digione[14].

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Matrimonio e discendenza

Prima del 950, Roberto aveva sposato Adelaide o Wera di Châlon (930/5- dopo l'agosto 967), figlia di Giselberto di Châlon, come conferma il Odoranni monachi Sancti Petri Vivi Senonensis Chronicon[15], e di Ermengarda, figlia di Riccardo di Autun e sorella di Ugo il Nero[8]. Roberto da Adeliaide ebbe quattro figli:

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Pipino I di Vermandois Bernardo d'Italia  
 
Cunegonda  
Erberto I di Vermandois  
 
 
 
Erberto II di Vermandois  
 
 
 
Liutgarda di Morvois  
 
 
 
Roberto di Vermandois  
Roberto il Forte Roberto III di Hesbaye  
 
Wiltrude di Orléans  
Roberto I di Francia  
Adelaide d'Alsazia Ugo di Tours  
 
Ava/Bava  
Adele di Neustria  
 
 
 
Adele del Maine  
 
 
 
 
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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