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Roger A. Pryor

politico statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Roger A. Pryor
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Roger Atkinson Pryor (McKenney, 19 luglio 1828New York, 14 marzo 1919) è stato un politico, diplomatico, generale, giornalista e giurista statunitense.

Fatti in breve Ambasciatore degli Stati Uniti in Grecia, Durata mandato ...
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Biografia

Riepilogo
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Origini

Roger Pryor nacque nel 1828 a McKenney, in Virginia, figlio del pastore presbiteriano Theodoric Pryor e della moglie Lucy Atkinson. La sua era una famiglia illustre, in quando discendente dal padre fondatore Richard Bland. Ad appena un anno rimase orfano di madre, morta nel dare alla luce la sorella minore Lucy.[1]

Laureato all'università della Virginia come avvocato, fu presto costretto a rinunciare alla professione per via di importanti problemi di salute.[2][3] Passato al mestiere di giornalista, fu corrispondente per il Washington Union e poi per il Daily Richmond Enquirer. Vicino all'influente Partito Democratico, nel 1854 il presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce gli conferì l'incarico di ambasciatore statunitense nel regno di Grecia, dove rimase fino al 1857.[1][3]

Attivista della secessione

Preludio della guerra

Rientrato negli Stati Uniti per sostenere la causa della secessione, fondò il quotidiano The South a Richmond, col quale promuoveva la causa sudista. Guadagnata così grande popolarità, nel 1859 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti, divenendo uno dei democratici più estremisti.[1][2][3]

Disapprovando l'elezione di Abraham Lincoln, all'inizio del 1861 abbandonò Washington rinunciando di fatto alla carica (venne poi ufficialmente destituito il 3 marzo successivo).[3] Rientrato al Sud, divenne un sostenitore della guerra aperta contro il Nord, e si precipitò a Charleston quando la guarnigione di Fort Sumter rifiutò di arrendersi alle autorità sudiste, arringando i locali perché attaccassero il forte e dessero così inizio alla guerra civile americana.[1][2]

Fort Sumter

Durante la battaglia di Fort Sumter Roger Pryor ricoprì il ruolo di diplomatico sudista, incaricato di contrattare la resa della guarnigione nordista della fortezza. Nella notte del 12 aprile 1861, in onore del suo attivismo per la secessione, gli venne offerta la possibilità di sparare il primo colpo della guerra, ma rifiutò, e l'"onore" venne allora conteso tra Edmund Ruffin e George S. James.[1]

Curiosamente Pryor rischiò comunque di passare alla storia come la prima vittima della guerra civile: recatosi nuovamente a Fort Sumter per accettare la resa unionista, ingerì per errore una grande quantità di ioduro di potassio liquido credendo che fosse whisky e rischiando quindi l'avvelenamento, venendo salvato solo dal pronto intervento del chirurgo (in seguito generale unionista) Samuel W. Crawford, che gli praticò una lavanda gastrica.

Guerra civile

Pryor entrò a far parte della politica sudista come membro prima del Congresso provvisorio confederato, e infine del Congresso degli Stati Confederati d'America, sempre come rappresentare della Virginia. Trascorse tuttavia poco tempo ad occuparsi di politica, essendo stato ammesso nell'esercito confederato prima come colonnello e infine come brigadier generale.[1][2][3]

Dal 1862 fu impegnato attivamente sul campo di battaglia, combattendo spesso in prima linea durante la campagna peninsulare e distinguendosi in battaglie come Bull Run e Antietam. Nel novembre 1862 venne tuttavia trasferito per motivi mai del tutto chiari a compiti di sorveglianza nelle retrovie, e ciò lo mise in polemica col presidente confederato Jefferson Davis, portandolo infine a dimettersi poco dopo dall'esercito.[1][2][3]

Il richiamo delle armi era tuttavia troppo forte, e nel 1863 Pryor si riarruolò come soldato semplice. Diventato in seguito corriere e agente speciale del governo sudista, venne catturato dai nordisti alla fine del 1864 e internato a New York fino al marzo 1865, quando venne rilasciato su cauzione.[1][2][3]

Vita successiva e vicende private

Essendogli proibito riprendere l'attività giornalistica o politica, dopo la guerra si trasferì definitivamente a New York, dove infine riprese la carriera di avvocato. Divenne uno dei magistrati di riferimento della città, ricoprendo vari incarichi giudiziari nel corso dei decenni.[1][2][3]

Nel 1848 si era sposato con la storica e scrittrice Sara Rice,[2] che gli diede sette figli. Di questi due gli premorirono: il primogenito Theodoric, promettente matematico, si suicidò appena ventenne nel 1871, mentre il secondogenito William morì nel 1904. Sua nipote fu invece la scrittrice Blair Niles.[1]

Uno degli ultimi veterani di spicco della guerra civile americana, morì novantenne nel 1919. Venne sepolto a Princeton, accanto alla moglie e ai figli.[1][3]

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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. John Luke Pryor 16. Samuel Pryor  
 
17. Prudence Thornton  
4. Richard Pryor  
9. Ann Poythress Bland 18. Richard Bland  
 
19. Anne Poythress  
2. Theodorick Bland Pryor  
10. William Bland 20. Richard Bland (= 18.)  
 
21. Anne Poythress (= 19.)  
5. Ann Poythress Bland  
11. Elizabeth Edwards Yates 22. William Yates  
 
23. Elizabeth Alice Randolph  
1. Roger Atkinson Pryor  
12. Roger Atkinson 24. Roger Atkinson  
 
25. Jane Benson  
6. Roger Pleasants Atkinson  
13. Anne Pleasants 26. John Pleasants  
 
27. Margaret Jordan  
3. Lucy Epes Pryor  
14. Peter Poythress 28. Robert Poythress  
 
29. Elizabeth Cocke  
7. Agnes Poythress  
15. Elizabeth Blair Bland 30. Richard Bland (= 18., 20.)  
 
31. Anne Poythress (= 19., 21.)  
 
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Note

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