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Rogvolod

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Rogvolod
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Rogvolod (AFI: ˈrɔɡ.vo.lod) (920 circa – 978) fu sovrano del Principato di Polack e figura centrale negli eventi che precedettero la cristianizzazione della Rus' di Kiev.

Dati rapidi Principe di Polock, In carica ...
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Origini e ascesa

Rogvolod proveniva da territori “oltre mare”, secondo le cronache, suggerendo la Scandinavia settentrionale o il Baltico meridionale come sua regione di origine. La sua ascesa a principe di Polotsk si inserisce nel contesto delle migrazioni e delle incursioni varangiane, quando i capi scandinavi si insediarono lungo fiumi strategici come il Dvina occidentale e il Dnepr, fondando nuovi centri di potere nella Rus’.[1]

L’arrivo di Rogvolod a Polotsk segnò l’inizio di una dinastia locale autonoma, distinta dal potere del Principato di Kiev pur riconoscendo in parte l’influenza dei grandi principi di Kiev. Sotto il suo comando, Polotsk divenne un importante centro commerciale e militare lungo le vie fluviali.[2]

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Matrimonio e discendenza

Rogvolod ebbe una figlia, Rogneda, che ebbe un ruolo centrale nella storia della Rus’. Nel 980, il principe di Novgorod, Vladimir il Grande, propose un matrimonio con Rogneda per consolidare il suo potere politico e creare alleanze. Secondo le cronache, Rogneda rifiutò Vladimir, definendolo “figlio di servo”, suscitando l'ira del principe.[3]

In risposta, Vladimir attaccò Polotsk, uccidendo Rogvolod e i suoi due figli maschi, e prese Rogneda come sposa. Questo episodio segnò l’annessione di Polotsk alla sfera di influenza di Kiev, pur lasciando un’autonomia relativa al territorio attraverso la discendenza della nuova moglie.[4]

Rogneda e Vladimir ebbero diversi figli, tra cui Izyaslav, che diventò principe di Polotsk, continuando la linea di Rogvolod e consolidando l’eredità della famiglia nel principato.

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I pretendenti di Volodymyr Svyatoslavich da Rogvolod (a sinistra); Rogvolod parla con Rogneda (a destra). Miniatura tratta dalla Cronaca dei Radziwiłł, fine del XV secolo.
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Ruolo politico e militare

Rogvolod fu il primo a consolidare il potere su Polotsk come centro strategico. La città, situata lungo il Dvina occidentale, era fondamentale per i commerci fluviali tra la Scandinavia e la Rus’ meridionale.[3]

Durante il suo governo, Rogvolod rafforzò le difese della città, promosse l’organizzazione militare dei varangiani stanziati e gestì le alleanze locali con altri capi slavi e principi varangiani. La sua leadership segnò l’inizio di una dinastia autonoma a Polotsk, distinta dal potere di Kiev ma destinata a entrare in conflitto con esso in futuro.[4]

Morte e successione

Rogvolod morì nel 978 durante l’attacco di Vladimir il Grande. Dopo la sua morte, Polotsk passò sotto il controllo diretto di Vladimir, che nominò suo figlio Izyaslav come principe. Nonostante la conquista, la discendenza di Rogvolod continuò a governare Polotsk e a influenzare la politica regionale per secoli, dando origine alla dinastia dei principi di Polotsk.

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