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Prospettiva
Romano Calisi
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Romano Calisi (Roma, 4 maggio 1931 – Mwanza, 20 maggio 1975) è stato un pedagogo e antropologo italiano. Fu tra i primi studiosi a livello accademico del fenomeno del fumetto italiano, attività che lo portò a co-fondare il Salone Internazionale dei Comics di Bordighera e il Lucca Comics & Games.[1]
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Ricercatore e studioso di antropologia e pedagogia, fu allievo e amico di Ernesto De Martino[2] e assistente di Luigi Volpicelli, già direttore dell’Istituto di Pedagogia dell’Università La Sapienza di Roma. Ricercatore universitario si dedicherà all'antropologia e parallelamente alla pedagogia.
Con Ernesto de Martino e Tullio Seppilli fondano nel 1953 il Centro etnologico italiano, cui partecipavano Giovanni Battista Bronzini, Diego Carpitella, Alberto Mario Cirese, Vittorio Lanternari, Pier Paolo Pasolini, Amalia Signorelli; ed in seguito il Centro italiano per il film etnografico e sociologico, da cui nacque a Firenze nel 1959 il Festival dei popoli (rassegna internazionale del film di documentazione sociale) nel 1959.[3]
Calisi viene nominato segretario generale del Centro di Sociologia delle comunicazioni di massa, insieme a Volpicelli, dirige il trimestrale Comunicazioni di massa (1963). Nel 1965 alla rivista viene aggiunto il supplemento dei “quaderni” monografici, curati da Calisi, volti a fornire “un contributo organico di idee, sviluppato a partire da diverse specializzazioni scientifiche, per una più approfondita conoscenza di un vasto settore (quello dei comics, NdR) della cultura di massa”.[4][5]
Il primo di questi supplementi renderà celebre la figura del Calisi e la assocerà per sempre al fenomeno del fumetto e del cinema, per la prima volta resi oggetto della ricerca scientifica in Italia[6][7]. La prima monografia, dal titolo “Stampa a fumetti, cultura di massa, società contemporanea” è incentrata sulla fruizione fumettistica e sul loro studio come strumento di comunicazione di massa all’interno di un lavoro di interdisciplinarità[8].
Nello stesso anno, infatti, fonda il Primo Salone dei Comics (Bordighera, 22-23 febbraio 1965) insieme ad Umberto Eco e Claudio Bertieri, con un comitato scientifico, composto da figure specializzate nei più disparati settori del sapere: un sociologo (Pierre Strinati), un fotografo (Lanfranco Colombo), un medico (Pino Donizetti), un fumettista (Jacques Lob), un semiologo (Umberto Eco), un cultore della paraletteratura (Francis Lacassin), oltre a Luigi Volpicelli.
Dall’anno seguente l’evento si sposterà a Lucca, città nella quale, insieme a Rinaldo Traini diventerà l’attuale Lucca Comics & Games.[9][10][11]
Dopo la quarta edizione, occupato dagli impegni universitari e da programmi di ricerca con l’UNESCO, Calisi abbandona la direzione del Salone ma i suoi studi rimarranno focalizzati sull’elemento “fumetto”, nella sua caratterizzazione socio-pedagogica. Nel 1973, insieme allo stesso Volpicelli, Antonio Faeti, Giulio C. Cuccolini, ed altri studiosi, realizzano a Sansepolcro e poi ad Arezzo il progetto a lungo sognato e affinato dell’INDIM (Istituto Nazionale per la Documentazione sull’Immagine), ovvero una struttura orientata all'analisi e sviluppo dei rapporti tra didattica e fumetto, pensata per il mondo dei docenti, ai quali si rivolge il bimestrale Comicscuola.[12]
Coinvolto sempre di più nei programmi di alfabetizzazione promossi dall’UNESCO in Africa (Etiopia, 1969; Tanzania, 1974-75) rimane vittima di un incidente stradale proprio in Tanzania, il 20 maggio 1975.
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Riconoscimenti
All’interno del Premio Yellow Kid dal 1984 è stato indetto il “Premio Romano Calisi”, che premia la miglior tesi di laurea sul cartooning (1984). Dall’anno 2000 il premio è cointestato a Calisi ed alla moglie Vittoria Bortoli (Padova 24 febbraio 1941 - Perugia 18 luglio 1995), anche lei studiosa e già partecipante fin dalle origini al progetto del Salone di Bordighera e di Lucca.
A Romano Calisi è dedicato il centro studi presso la Biblioteca delle Nuvole di Perugia[13][14][15].
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Opere
- Mostra internazionale d'arte cinematografica <33.; 1972; Venezia>, Il film di ricerca in etnologia e antropologia, a cura di Romano Calisi, Venezia, La Biennale, 1972.
- Istituto per la ricerca sulla comunicazione di massa, Roma, Comics, arti figurative e spettacolo, a cura di Romano Calisi; [scritti di] Claudio Bertieri et al., Roma; Perugia; Spoleto, [s.n.], 1971.
- Venezia 1969: ambiente, problemi e ideologie del nuovo cinema africano, Fa parte di: "Bianco e nero: quaderni mensili del Centro sperimentale di cinematografia".
- Cinema e mass media nella cultura africana, [S.l.], Edizioni comunicazioni di massa, 1967.
- Il pubblico cinematografico in Africa ed il processo mondiale di circolazione della cultura, fa parte di: "Comunicazioni di massa: rivista trimestrale"
- Cinema e strutture socio-culturali: (bibliografia italiana 1929-1964), Roma, Comunicazioni di massa, 1966.
- Les caracteristiques socio-culturelles du public cinematographique en Afrique et le processus mondial de circulation de la culture, Roma, Centro di sociologia cinematografica, 1962.
- Sulla utilizzazione del film nella ricerca etnografica, Napoli, [s.n.], 1960.
- Problemi dello sviluppo cinematografico nei paesi africani e arabi: 5. tavola rotonda internazionale sul cinema africano e arabo, Roma 17-18 dic. 1965.
- Stampa a fumetti, cultura di massa, società contemporanea, a cura di Romano Calisi, Roma, Comunicazioni di massa, ©1965.
- La poesia popolare nel Risorgimento italiano, a cura di Romano Calisi, Francesco Rocchi, Roma [etc.], V. Bianco, 1961.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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