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Rovagnate
sede del comune italiano di La Valletta Brianza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Rovagnate (Rovagnaa in dialetto brianzolo[3][4], AFI: [ru(w)aˈɲɑː]) è una frazione che si è unita a Perego nel 2015 per formare il comune italiano di La Valletta Brianza, popolata da 2 890 abitanti.
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Origini del nome
Nonostante non ci siano prove della presenza dei romani sul territorio rovagnatese, il toponimo potrebbe avere origine dal nome latino Rabenius.[5]
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Nell'aprile 1409 Rovagnate fu teatro di una battaglia tra guelfi e ghibellini[5].
A partire dal 1653 Rovagnate costuì un feudo della famiglia di Pietro Maria Delfinoni.[5] Nel 1701, il feudo ritornò tuttavia nelle disponibilità della Regia Camera del Ducato di Milano per mancanza di discendenti in grado di ereditare il beneficio feudale.[5] In seguito Rovagnate fu infeudato da Pietro Paolo Arrigoni[5].
Il 30 gennaio 2015 il comune di Rovagnate venne fuso con il comune di Perego, formando il nuovo comune di La Valletta Brianza.

Simboli
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con D.P.R. del 20 giugno 1988.[6]
«Troncato semipartito: nel 1º d'oro, all'aquila di nero, allumata e linguata di rosso; nel 2º di rosso, a due spade d'argento, guarnite d'oro, con le punte alle insù, poste in decusse; nel 3º d'argento, al delfino d'azzurro, posto in palo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nella prima e nella terza partizione dello stemma di Rovagnate erano raffigurati un'aquila e un delfino, simboli di due famiglie che ebbero in feudo il paese: gli Arrigoni e i Delfinoni.[7] Le spade d’argento, simbolo di battaglia, raffigurate nella seconda partizione, intendono ricordare che Rovagnate, il 7 aprile 1409, fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le milizie condotte da Pandolfo Malatesta, in cerca di espansione nella Brianza, e quelle viscontee di Facino Cane e Astorre Visconti.
Il gonfalone era un drappo troncato di rosso e di azzurro.
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Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Parrocchiale di San Giorgio Martire, risalente al XV secolo,[5] al cui interno ospita un altare progettato da Carlo Amati[8]
- Chiesa di San Martino[9], risalente all'XI secolo[5]
- Chiesa di Galbusera (1841)[10]
- Chiesa di Sant'Ambrogio (1939)[11]
- Chiesa di Santa Marcellina (XX secolo), all'interno di Villa Sacro Cuore[12]
Architetture civili
- Villa Sacro Cuore,[13] risalente agli inizi del XVIII secolo, un antico casino di campagna in seguito riadattato a sede comunale[5]
- Antico complesso rurale Galbusera Bianca[14]
- La chiesa parrocchiale di Rovagnate
- Striscione dell'Oasi Galbusera Bianca
- Panorama delle colline intorno al paese.
Società
Evoluzione demografica
- 209 nel 1751
- 529 nel 1805 con Crescenzaga, Albareda minore e Sala
- annessione a Santa Maria Hoè nel 1809
- 814 nel 1853
- 851 nel 1859
- 989 nel 1901
- annessione di Bagaggera e Perego nel 1927
- annessione a Santa Maria Hoè in Santa Maria di Rovagnate nel 1928[N 1]
- 1 855 nel 1961
Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere
Gli stranieri residenti nel comune sono 272, ovvero il 9,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:
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Cultura
Nel comune ha sede il coro polifonico Licabella, al quale sono legati i cori di voci bianche dei piccoli cantori della Brianza e il gruppo giovanile Fonte Gaia.
Amministrazione
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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