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STOGIT

azienda italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

STOGIT
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Stoccaggi Gas Italia S.p.A., meglio nota attraverso l'acronimo Stogit,[1] è un'azienda italiana, controllata al 100% da Snam, attiva come operatore nello stoccaggio del gas naturale.[2]

Dati rapidi Stoccaggi Gas Italia, Stato ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Il 31 ottobre 2001, le attività di stoccaggio gas di Eni sono state trasferite a Stogit, società fondata il 15 novembre 2000 e controllata da Eni,[3] in ottemperanza alla Legge 164 del 23 maggio 2000 in tema di liberalizzazione del mercato del gas che prevedeva la separazione dello stoccaggio del gas dalle attività di importazione, esportazione, trasporto e dispacciamento, distribuzione e vendita (per il testo integrale della legge vedi qui).

Successivamente, il 17 gennaio 2002, le attività di stoccaggio e trasporto di Edison sono confluite in una nuova entità, Edison T&S, anch’essa sotto il controllo di Edison.[3]

Dal luglio 2002 la società si è dotata di un sistema di gestione integrato HSE per la politica ambientale, che è stato certificato da RINA per la UNI EN ISO 14001. Il 12 febbraio 2009 ENI vende il 100% di Stoccaggi Gas Italia S.p.A. a Snam Rete Gas per 1,65 miliardi di euro.

In data 3 marzo 2025, Snam ha acquisito il 100% del capitale sociale di Edison Stoccaggio, operazione finalizzata tramite la sua controllata Stogit.[4] In seguito all'acquisizione, Edison Stoccaggio è stata rinominata Stogit Adriatica. L'operazione ha incluso anche l'acquisizione di tre impianti per lo stoccaggio di gas naturale situati a Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA), con una capacità complessiva di circa 1,1 miliardi di metri cubi all’anno.[5]

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Attività

Riepilogo
Prospettiva

Fonte:[6]

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STOGIT (Italia)

Stogit provvede allo stoccaggio e all'immagazzinamento del gas naturale in 12 centri (cui 3 gestiti da Stogit Adriatica), tutti interconnessi direttamente con la rete nazionale, gestita da Snam Rete Gas. Tutti i siti sono ex-giacimenti naturali di metano, in reservoir clastici costituiti da trappole strutturali costituite da anticlinali a cui talora sia aggiungono condizioni di trappola sedimentaria, scoperti a partire dal secondo dopoguerra e sfruttati fino ad essere depletati, riadattati e convertiti per l'attività di stoccaggio, con l'installazione di infrastrutture adeguate a questo scopo.

I campi di stoccaggio posseduti e gestiti da Stogit sono i seguenti:

  • Bordolano: in cui lo stoccaggio è iniziato nel 2016, con 9 pozzi di stoccaggio attivi con profondità media di 1700 m ed uno di monitoraggio, disidratazione del gas mediante impianto LTS (Low Temperature Separator), costituito da due linee operanti in parallelo da 10 milioni di standard metri cubi ciascuna, una potenza di compressione di 52,9 MW, 20 milioni;
  • Brugherio: in realtà la centrale di stoccaggio si trova nel comune di Cinisello Balsamo ed ha iniziato l'attività nel 1966; 8 pozzi, con una profondità di 1.100 metri, disidratazione del gas mediante impianto LTS, costituito da due linee operanti in parallelo con due linee da 5 milioni di standard metri cubi ciascuna, potenza di compressione 19,8 MW, portata massima in erogazione di 10 milioni di standard metri cubi al giorno;
  • Cortemaggiore: i pozzi di stoccaggio sono in totale 42, di cui 29 attivi allo stoccaggio (pool C) e 13 non in esercizio (Pool A), disidratazione del gas mediante impianto di degasolinaggio e separatore ad alta efficienza, una potenza di compressione di 44,6 MW, portata massima di erogazione di 18 milioni;
  • Fiume Treste: si trova nel comune di Cupello ed ha iniziato l'attività nel 1982, con un ampliamento nel 1991 e nel 2011, ha 85 pozzi, profondità di circa 1.200 metri, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico, potenza di compressione 57,4 MW: è la centrale più grande in Europa settentrionale;
  • Minerbio: stoccaggio aperto nel 1975; 53 pozzi, con una profondità di 1.300 metri, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico, potenza di compressione di 46,1 MW, portata massima in erogazione di 63 milioni di standard metri cubi al giorno;
  • Ripalta: a cavallo con il comune di Ripalta Guerina, aperto nel 1967; 35 pozzi, con una profondità di 1.400 metri, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico, 46,66 MW, 24 milioni. Il giacimento di Ripalta è stato autorizzato all’esercizio permanente in regime di sovrappressione (P>Pi) fino ad una pressione massima di giacimento pari al 110% della pressione originaria di scoperta;
  • Sabbioncello: nel comune di Tresigallo, aperto nel 1985; 33 pozzi, con una profondità di 1.200 metri, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico, 22,80 MW;
  • Sergnano: aperto nel 1965; 35 pozzi, con una profondità di 1.300 metri, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico, potenza di compressione 46MW. Il giacimento di Sergnano è stato autorizzato all’esercizio permanente in regime di sovrappressione (P>Pi) fino ad una pressione massima di giacimento pari al 105% della pressione originaria di scoperta;
  • Settala: ha iniziato l’attività nel 1986, con un ampliamento nel 1997, 31 pozzi e 7 di monitoraggio ed altri usi, potenza di compressione 22,80 MW. Il giacimento di Settala è stato autorizzato all’esercizio permanente in regime di sovrappressione (P>Pi) fino ad una pressione massima di giacimento pari al 107.

I campi di stoccaggio posseduti e gestiti da Stogit Adriatica sono i seguenti:

Fonte:[7]

  • Cellino: entrato in esercizio nel 1984 e potenziato nel 2010, 5 pozzi con una profondità di 850 metri, capacità di stoccaggio di 120 milioni di metri cubi, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico e una potenza di compressione di 2,8 MW;
  • Collalto: entrato in esercizio nel 1994 e potenziato nel 2011, 17 pozzi con una profondità media di 1.500 metri, capacità di stoccaggio di 600 milioni di metri cubi, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico e una potenza di compressione di 17 MW;
  • San Potito e Cotignola: entrato in esercizio nel 2013, 11 pozzi con una profondità media di 1.400 metri, capacità di stoccaggio di 350 milioni di metri cubi, disidratazione del gas mediante colonne di disidratazione operanti con glicole trietilenico e una potenza di compressione di 14,5 MW.
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Note

Collegamenti esterni

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