Tramezzino

Il tramezzino, o sandwich, è un panino triangolare o quadrangolare costituito da due fette di pancarré alle quali di norma si toglie la crosta, che vengono farcite con salumi, formaggio, verdure o altro. Le sue origini sono britanniche, ma nella sua versione italiana nasce a Torino^[1]. A seconda delle dimensioni e dell'orario può essere la portata di un pasto, uno spuntino o servito con un aperitivo.

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Tramezzino
Tramezzini misti con bandierine
Origini
Luogo d'origine	Italia
Regione	Piemonte
Diffusione	nazionale
Dettagli
Categoria	piatto unico
Ingredienti principali	pancarré e vari ripieni

Caratteristiche

Il tramezzino è composto da pane morbido al latte senza crosta tagliato a forma triangolare o quadrangolare, farcito abbondantemente nel centro. Il pane in genere non è abbrustolito ed è spesso spalmato con burro, formaggi morbidi, maionese o altre salse^[2]. Non esistono ingredienti essenziali per il farcimento né una gamma definitia d'ingredienti possibili e sono quindi diffusi un altissimo numero di farcimenti. Il tramezzino è generalmente servito freddo.

Storia

Tramezzini al salame Milano in vendita a Vienna

Tramezzini scaldati

Il tramezzino fece la sua comparsa tra gli aristocratici britannici del secolo XVIII, come spuntino gustoso che poteva essere consumato direttamente al tavolo da gioco, senza prendere spazio, durante le lunghe partite notturne. Le due fette di pane permettevano di mangiare senza posate e senza correre il rischio di sporcarsi. Non a caso furono proprio le fette di pane, e non il farcimento, a definire fin da subito l'identità del piatto. La sua popolarità, nonostante l'origine nelle classi dirigenti, aumentò molto con la rivoluzione industriale, poiché emerse la necessità tra gli operai di un cibo che potesse essere consumato rapidamente e fuori casa.^[3]

In Italia, che allora non era ancora un paese industriale, il tramezzino fu introdotto da Angela Demichelis e al marito Onorino Nebiolo, torinesi emigrati e poi ritornati dall’America, dove avevano incontrato il sandwich bread americano, molto diverso dal pane tipicamente consumato nella Penisola e dov'era allora praticamente sconosciuto. La coppia decise di acquistare il Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino nel 1925,^[4][5] a quel tempo in vendita,^[6] e v'introdussero una versione italiana del piccolo tea sandwich inglese, pensato per essere consumato in un paio di bocconi all'ora del tè.^[7]

Storia dei due nomi

Il panino prese inizialmente il primo dei suoi due nomi dal nobile britannico John Montagu, IV conte di Sandwich, che ne è considerato il mitico inventore. Tuttavia in inglese il termine sandwich non fa riferimento a un piatto specifico, ma ha solo il significato generico di panino^[8]. Arrivato in italiano a partire dalla fine del secolo XIX^[9], il foresterierismo mantenne inizialmente la genericità che aveva nell'uso inglese (all'epoca la parola panino aveva ancora solo il significato originario di piccola pagnotta). A inizio Novecento i puristi, anche grazie al clima fortemente nazionalistico dell'epoca, partecipavano vivacemente al dibattito culturale e molti intellettuali tentarono di proporre alternative, più o meno di successo, a quelli che definivano "barbarismi". Fu in questo contesto che il poeta Gabriele D'Annunzio coniò il termine tramezzino, con lo scopo di sostituire la parola sandwich.^[10] Si trattava del diminutivo di tramezzo, inteso come momento a metà strada tra la colazione e il pranzo^[11], nel quale consumare uno spuntino o merenda^[1]. Il traducente si è affiancato al forestierismo, senza però rimpiazzarlo del tutto.

In un secondo momento entrambi i termini, restando comunque sinonimi, assunsero il significato più specifico di panino "all'inglese", composto da due fette di pancarré farcite a freddo.