Script kiddie
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Script kiddie è un termine dispregiativo utilizzato per indicare quegli individui che utilizzano istruzioni, codici e programmi ideati da altri, al massimo con leggere modifiche, facendo intendere di essere un grande guru dell'informatica. Il termine script kiddie è stato coniato dagli hacker, verso la fine degli anni 1990, quando la diffusione dei sistemi operativi open source e degli accessi privati a internet cominciavano ad allargare il pubblico di persone interessate al funzionamento dei personal computer, con il conseguente aumento di persone con pochi scrupoli e imitatori in cerca di notorietà.
Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
In genere si presume che molti script kiddie siano individui di giovane età (kiddie, in lingua inglese, deriva da kid, "ragazzo") che non sono in possesso delle abilità necessarie a sviluppare programmi o exploit sofisticati e che il loro obiettivo sia tentare di impressionare gli amici o incrementare la propria reputazione all'interno delle comunità di appassionati di informatica.[1] Comunque, il termine non è legato all'età effettiva della persona. Esiste un altro termine con il quale gli script kiddie vengono etichettati, ovvero quello di "point-and-clicker", ad indicare la mancanza di ragionamento o studio nelle loro azioni[2].
Gli script kiddie hanno a disposizione un vasto numero di programmi efficaci e facilmente reperibili capaci di attaccare computer e reti.[1] Tali programmi includono WinNuke[3], trojan, Back Orifice, NetBus e Sub7[4], il vulnerability scanner Metasploit.[5] Alcuni script kiddie più malevoli si sono serviti di toolkit per generare e diffondere virus come Anna Kournikova e ILOVEYOU.[6]
Esempi famosi
Gli esempi più famosi di script kiddie includono:
- Uno script kiddie di 15 anni chiamato Mafiaboy è stato arrestato in un quartiere borghese a Montréal nel 2000. Utilizzando strumenti scaricati atti a provocare attacchi DoS (Denial of service), ha inflitto danni a siti web famosi come Yahoo!, Valletta Construction Inc, Amazon.com, eBay e CNN, causando pressappoco 1,7 miliardi di dollari di danno. È stato condannato per 55 reati criminali e ha scontato 8 mesi in un centro di detenzione giovanile e un anno in libertà vigilata.
- Jeffrey Lee Parson, uno studente di scuola superiore di 18 anni del Minnesota responsabile per la creazione e diffusione della Variante B del virus Blaster. Parson modificò la versione originale del virus adoperandosi di un semplice Editor di testo e apportando lievi cambiamenti al codice di partenza, quindi causandone la diffusione su non meno di 7000 computer. È stato condannato a 18 mesi da scontare in prigione nel 2005.[7][8]
Note
Voci correlate
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