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Spargapise

generale dei Massageti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Spargapise
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Spargapise (in saka Spargapis;[1][2][3][4][5] in greco antico: Σπαργαπίσης?; in latino Spargapises; ... – 530 a.C.) era figlio di Tomiri, regina dei Massageti[6].

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Ciro sconfigge Spargapise, da La storia di Ciro, adattato da disegni di Michael Coxie (1499–1592), tessuto nella bottega di Albert Auwercx (1629–1709)
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La regina Tomiri apprende che suo figlio Spargapise è stato catturato vivo da Ciro, opera di Jan Moy (1535-1550).
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Origine del nome

Spargapisēs (in greco antico: Σπαργαπίσης?) è un'ellenizzazione del nome saka Spargapis ed è composto dai termini sparga ("discendente") e pis (" decorazione" oppure "ornamento").[4][5][6]

Il nome Spargapise e quello dei re degli Agatirsi e degli Sciti, entrambi chiamati Spargapaiϑah, sono varianti dello stesso nome,[1][3][4][6] ed entrambe le forme, Spargapise e Spargapaiϑah, sono affini al nome avestico Sparəγa-paēsa.[1][4][5]

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Spargapise era figlio del re dei Massageti e della regina Tomiri. Dopo la morte del re, la vedova Tomiri gli succedette come sovrano della tribù e, una volta diventato abbastanza grande, Spargapise divenne il capo dell'esercito dei Massageti.[7]

Quando il fondatore dell'impero persiano achemenide Ciro II chiese la mano di Tomiri con l'intento di acquisire il suo regno attraverso il matrimonio, lei rifiutò la proposta, avendone intuito le vere intenzioni. Su consiglio dell'ex re lidio Creso, Ciro rispose al rifiuto di Tomiri decidendo di invadere i Massageti.[6][7][8]

L'assalto iniziale di Ciro contro i Massageti fu da loro sventato, dopodiché il sovrano persiano organizzò un banchetto sontuoso con grandi quantità di vino nelle tende del suo accampamento per tendere loro un'imboscata e si ritirò. I Massageti, guidati da Spargapise, che usavano principalmente latte di cavalla fermentato e cannabis come intossicanti, come tutti i nomadi delle steppe dell'età del ferro, e quindi non erano abituati a bere vino, si ubriacarono e furono facilmente sconfitti e massacrati da Ciro, che distrusse così un terzo dell'esercito dei Massageti. Spargapise venne catturato da Ciro e, una volta tornato sobrio e compresa la sua situazione, gli chiese di liberarlo. Dopo che Ciro acconsentì alle sue suppliche, Spargapise si uccise.[7][9][10]

Dopo che Tomiri venne a sapere della morte di Spargapise, inviò a Ciro un messaggio arrabbiato in cui definiva il vino, che aveva causato la distruzione del suo esercito e il suicidio di suo figlio, una droga che rendeva coloro che lo consumavano così pazzi da pronunciare parole malvagie, e gli intimava di lasciare la sua terra altrimenti, giurando sul Sole, "gli avrebbe dato più sangue di quanto potesse bere".[7][9]

Tomiri stessa guidò l'esercito dei Massageti in guerra e, durante la successiva battaglia che oppose i Massageti alle forze di Ciro, Tomiri sconfisse i Persiani e distrusse la maggior parte del loro esercito. Ciro stesso fu ucciso in battaglia e Tomiri trovò il suo cadavere, gli tagliò la testa e la infilò in un sacco pieno di sangue mentre diceva a Ciro: "Bevi a sazietà il tuo sangue!".[6][8][9][11]

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Note

Bibliografia

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