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Splinder
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Splinder è stata una piattaforma blog in lingua italiana, creata nel 2001 e pubblicata online nel novembre 2002 dalla società Tipic Inc.,[1] che lanciò anche una versione analoga per il mondo anglosassone, denominata Motime (acronimo di "MOre Than Instant MEssaging).[2]
Rilevata il 12 ottobre 2006 dal Gruppo Dada, il 22 novembre 2011 venne comunicata la sua dismissione, avvenuta il 31 gennaio 2012 con la chiusura del suoi servizi online.[3]
Come affermato dal suo stesso fondatore Marco Palombi, il nome "Splinder" non aveva alcun significato, essendo una parola inventata che fosse semplice da memorizzare.[1]
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Servizi e tecnologia
Splinder mostrava in evidenza nella sua home page gli utenti e i contenuti pubblicati ed offriva funzionalità di blog, multimedia e messaggistica istantanea, nonché un motore di ricerca e un servizio a metà strada tra il blogging e il social networking.[4]
All'interno della community di Splinder si poteva usufruire di una chat per comunicare con gli altri utenti, di un servizio di messaggistica privata, di script che mostravano agli utenti registrati i visitatori del proprio profilo e, per alcuni anni, di una webmail con dominio splinder.com. La registrazione era gratuita, ma era possibile acquistare un abbonamento "PRO" che consentiva l'accesso a funzionalità aggiuntive.[5]
La tecnologia di sviluppo si basava soprattutto su software libero e standard aperti, in particolare Linux, Drupal, PHP ed XMPP (ex Jabber).[1]
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
L'idea alla base della creazione di Splinder fu descritta da Marco Palombi in un suo post personale pubblicato nell'aprile 2001 ed intitolato The Lonely Net,[6][3] in cui egli osservò che all'epoca la navigazione in Internet era un'esperienza solitaria in cui si ignorava cosa stessero facendo gli altri utenti collegati in rete e quali fossero i loro interessi, non essendoci una vera comunicazione diretta tra di loro. Per superare questa logica e trovare una convergenza tra gli strumenti di comunicazione e quelli di consultazione dei contenuti online, Marco Palombi collaborò con Francesco Delfino e Paolo Werbrouck per lo sviluppo di una piattaforma di blogging basata su Drupal,[7] includendo in essa la messaggistica istantanea di TipicIM basata su Jabber.[8][9] L'idea venne ulteriormente perfezionata con l'arrivo di Fabio Cabula e Andrea Santagata, i quali progettarono i requisiti funzionali di Splinder.[7][10]
Il 12 ottobre 2006 la società Tipic Inc., che all'epoca contava 220.000 blog attivi e 320.000 utenti registrati tra Splinder e Motime, venne acquistata da Dada del Gruppo Rcs tramite la controllata Dada US Inc. per 4,5 milioni di euro.[11][12][13][14][15]
Tra il 2006 e il 2007 Splinder promosse diverse iniziative, tra cui l'inchiesta sui blog italiani Diario Aperto in collaborazione con SWG, Università di Trieste e Punto Informatico,[16][17] e l'evento annuale di incontro dal vivo degli utenti della community di Splinder, denominato SplinderNight[18] e svoltosi in due sole edizioni, a Milano il 14 novembre 2006[19] e a Roma il 9 novembre 2007.[20]
A partire dal 2008 (anno in cui arrivò a contare 400.000 blog aperti e 600.000 utenti registrati),[21] Splinder vide progressivamente calare la propria utenza attiva per via della mancanza di investimenti nel progetto e della concorrenza dei social network e di altre piattaforme di blogging simili,[18][22] come WordPress.com (lanciato alla fine del 2005) e Blogger (reso disponibile in italiano alla fine del 2006). A causa di ciò, il 22 novembre 2011 Splinder annunciò ufficialmente la chiusura della piattaforma con decorrenza dal 31 gennaio 2012.[23][24] Subito dopo tale annuncio, Banzai Media si offrì per rilevare la gestione di Splinder,[7] ma la proposta venne rifiutata dalla dirigenza di Dada.[25]
Poco prima della chiusura definitiva, divenuta effettiva il 31 gennaio 2012,[26][27] Splinder contava più di 470.000 blog aperti e 745.000 utenti registrati.[18]
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Note
Collegamenti esterni
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