Timeline
Chat
Prospettiva

Stadio Pier Luigi Penzo

impianto sportivo di Venezia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Stadio Pier Luigi Penzomap
Remove ads

Lo stadio Pier Luigi Penzo, già campo di Sant'Elena, è uno stadio calcistico di Venezia.

Fatti in breve Informazioni generali, Stato ...

Si tratta del secondo stadio più antico d'Italia e fra gli stadi più particolari al mondo, direttamente affacciato sulla laguna di Venezia.

Ubicato sull'Isola di Sant'Elena, nella laguna veneziana, è dedicato alla memoria dell'aviatore Pier Luigi Penzo;[1] in termini di capienza, è la maggior arena sportiva scoperta della città di Venezia.

Ospita le gare casalinghe del Venezia Football Club, principale sodalizio cittadino. È il secondo impianto più antico d'Italia dedicato alla pratica del calcio tra quelli in uso, alle spalle del solo stadio Luigi Ferraris di Genova[2].

Lo Stadio Penzo si trova sull'isola di Sant'Elena, adiacente ai luoghi della Biennale di Venezia. Lo stadio è accessibile a piedi o in vaporetto, il mezzo di trasporto pubblico locale gestito da ACTV.

A piedi, lo Stadio Penzo può essere raggiunto da Piazza San Marco in 30 minuti, seguendo il lungomare di Riva degli Schiavoni, passando per la Biennale e arrivando direttamente a Sant'Elena.

In vaporetto, lo Stadio Penzo può essere raggiunto da vari punti della città in 15-30 minuti, prendendo il vaporetto (linee 1, 4.2, 5.2, o 6) e scendendo alla fermata Sant'Elena. Per consultare le linee e gli orari dei vaporetti, visita il sito ufficiale di Moovit o scarica l'app Moovit per iOS o Android.

I tifosi delle squadre ospiti con biglietti per la curva avranno corse dedicate con partenza dal PalaExpo di via Galileo Ferraris a Marghera e arrivo diretto a Sant’Elena, mentre i tifosi del Venezia FC troveranno corse dedicate in partenza dalla fermata Tronchetto Mercato, accessibile tramite servizio People Mover e linea 2 di navigazione, nonché tramite deviazioni di percorso delle principali linee automobilistiche urbane dirette a P.le Roma. Servizi straordinari saranno anche organizzati dai terminal acquei di P.le Roma, Ferrovia, P.ta Sabbioni e Lido.

Remove ads

Settori dello stadio

Riepilogo
Prospettiva

Lo stadio presenta una struttura a pianta rettangolare: a seguito degli ultimi interventi di ristrutturazione condotti tra il 2017, il 2018 e il 2024 gli spalti possono accogliere fino a 12.048 spettatori (tutti a sedere in posti numerati dotati di seggiolino), suddivisi in quattro settori indipendenti e non raccordati:

  • Tribuna (1.981 posti)
  • Distinti (3.940 posti)
  • Curva Sud (3.544 posti)
  • Curva Nord (1.583 posti)
  • Curva Ospiti (1.000 posti)

Tribuna

Thumb
Veduta della tribuna dello stadio

La tribuna è suddivisa in d'onore, VIP e laterale), 1.981 posti, sorge lungo Fondamenta Sant'Elena e il Rio di Sant'Elena. Le ristrutturazioni l'hanno portato a essere l'unico settore dell'impianto con struttura in muratura, nonché l'unico dotato di copertura; costituisce l'ingresso principale dello stadio e ne accoglie al suo interno i locali tecnici e di servizio. Peculiarità di tale struttura è la collocazione delle postazioni per gli operatori della stampa, ubicate al di sopra della tettoia.

Distinti

Il settore Distinti, 3.940 posti, (dal 2016 ridenominati Distinti Valeria Solesin, in memoria della studentessa veneziana rimasta uccisa negli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi), sorgono sul lato opposto rispetto alla tribuna.

Curva Sud

Thumb
Veduta della Curva Sud, sede della tifoseria organizzata veneziana, durante una partita di Serie A (2025)

Il settore Curva Sud, 3.544 posti, solitamente il settore caratterizzato dai prezzi più popolari, è normalmente occupato dai gruppi della tifoseria organizzata veneziana, è il cuore della tifoseria arancioneroverde. I gruppi esistenti sono Puma offender, Brigate lagunari, Banda Spericolata, Ventisei Giugno Ottantasette.

Curva Nord

Thumb
Veduta della Curva Nord e della Curva Ospiti in una partita di Serie A (2025)

Il settore Curva Nord, 1.583 posti, è anche questo un settore sempre dedicato alla tifoseria locale veneziana. In Curva Nord esistono delle realtà provenienti dall'ex curva sud.

Curva Ospiti

Thumb
Veduta del campo dalla Curva Nord

Il settore Curva Ospiti, 1.000 posti, è il settore dello stadio dedicata alla tifoseria ospite; si trova affiancato alla Curva Nord.

Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

XX secolo

Il "campo di Sant'Elena" (ubicato nelle immediate vicinanze dell'omonima chiesa) fu utilizzato già durante l'autunno 1910; contestualmente la Volontari Venezia inaugurava il 2 ottobre il campo dell'ex ippodromo della CIGA al Lido di Venezia.[3]

Il 7 settembre 1913, dopo i lavori necessari per la costruzione di quelle che le fonti del tempo definirono "ampie e signorili tribune"[4], il campo fu inaugurato con la cerimonia della rottura di una bottiglia contro uno dei pali, officiata dalla signorina Ines Taddia[5]. Seguì una partita inaugurale, contro il Genoa.

Lo stadio disponeva inizialmente della pista d'atletica leggera e di un'unica piccola tribuna coperta in legno, ubicata sul lato occidentale del campo da gioco. A metà anni venti da tale struttura si provvide ad elaborare una tribuna stabile in muratura, cui si aggiunse negli anni trenta un nuovo settore, i popolari, sul lato opposto del rettangolo.

L'ampliamento e adeguamento delle strutture con capienza totale di 15 000 spettatori, su progetto dell'ingegner Bruno Guadagnini con costo complessivo di lire 1 000 000, fu presentato dalle autorità fasciste il 21 novembre 1926 su una pagina del Gazzettino illustrato ridenominando il campo in "Campo sportivo fascista di Sant'Elena"[6][7]. L'inaugurazione ufficiale avvenne l'8 maggio 1927, ma la partita inaugurale fu disputata solo 2 settimane dopo ospitando e battendo il Deutscher Praga 5 a 3.[6]

Non si conosce la data esatta del cambio di denominazione a "Campo Comunale Pier Luigi Penzo", che avvenne fra il 1928 ed il 1931[8], presumibilmente dopo il decennale della celebrazione della vittoria nella prima guerra mondiale. Alcune fonti riportano l'anno 1931[senza fonte].

Nell'estate del 1939 un'ulteriore opera di ristrutturazione ed ampliamento venne implementata per adeguare lo stadio ai canoni strutturali della Serie A, cui il Venezia era frattanto stato promosso: nell'occasione la tribuna centrale e i popolari vennero allungati verso nord e sud con l'aggiunta di propaggini di forma ricurva ed ulteriormente ampliati con posti parterre, sfruttando al massimo lo spazio disponibile a ridosso dei bordi del campo di gioco. Vennero inoltre costruite le prime curve sui lati corti del campo, sotto forma di basse strutture posticce (cinque/sei livelli) in legno.

Thumb
Vista sul terreno di gioco durante una gara tra Venezia e Juventus, 19 maggio 1963.

Altri interventi si resero necessari ad inizio e metà anni sessanta, allorché il Venezia rientrò nella massima serie nazionale: nell'occasione venne ulteriormente ampliato il settore dei popolari mentre le curve vennero ricostruite più capienti in legno e tubolari d'acciaio. In questo modo (complici le regole poco restrittive in materia di sicurezza e limiti di afflusso del pubblico) lo stadio raggiunse la sua massima capienza: in occasione della partita di campionato Venezia-Milan del 1966 vennero staccati 26.000 biglietti totali.

Il 3 novembre 1968 l'impianto ospitò un incontro della nazionale di rugby a 15 dell'Italia, contro la Germania Ovest e terminato con la vittoria degli Azzurri con il punteggio di 22 a 14.[9]

L'11 settembre 1970 una violenta tromba d'aria si abbatté sull'Isola di Sant'Elena, danneggiando gravemente lo stadio: dato lo scarso rendimento della formazione veneziana in quegli anni, i danni vennero riparati solo parzialmente, riducendo la capienza a poco più di 5 000 posti totali.

Nei primi anni 1980, mentre il Venezia tendeva essenzialmente ad ascendere e discendere tra i campionati dell'Interregionale e della Serie C2, lo stadio venne nuovamente ristrutturato: si provvide a chiudere il settore dei popolari, divenuto pericolante a seguito di una pluriennale assenza di manutenzione, che venne di fatto sostituito da una nuova tribuna in tubolari d'acciaio (i distinti) posizionata sopra la pista d'atletica. In tale occasione i gruppi della tifoseria organizzata veneziana, che fino ad allora avevano occupato quest'area degli spalti, decisero di trasferirsi nella curva nord (che venne a sua volta ricostruita con strutture prefabbricate metalliche).

Nel 1987, a seguito della fusione tra Venezia e Mestre voluta da Maurizio Zamparini, il club unitario che ne nacque (che transitoriamente si chiamò Venezia-Mestre) si trasferì allo stadio Francesco Baracca (ubicato nella località di terraferma): nell'occasione alcune delle suddette tribune posticce vennero smontate dal Penzo (che rimase inutilizzato) e rimontate al Baracca.

Nel 1991, a seguito della promozione del Venezia in Serie B, lo stadio Penzo venne preferito al Baracca e quindi radicalmente ristrutturato al fine di poter accogliere le partite del campionato cadetto; gli interventi furono comunque a carattere provvisorio a causa dell'intenzione dichiarata del club di costruire un nuovo stadio in quel di Tessera, presso l'aeroporto Marco Polo (poi mai tradottasi concretamente). Si provvide a smantellare la pista di atletica, ad abbattere i vecchi popolari (chiusi da ormai dieci anni) e a riposizionare i distinti più ravvicinati al terreno di gioco. La maggiore trasformazione riguardò le curve, che vennero ricostruite in tubolari e portate ad una capienza di 4 500 spettatori, con una sensibile sopraelevazione rispetto al resto degli spalti. La capienza complessiva dello stadio raggiunse quindi i 16 500 posti, che nel decennio successivo andarono più volte tutti esauriti.

Nelle stagioni 19981999, 19992000 e 20012002 lo stadio ospitò le partite del Venezia in Serie A.

Terzo millennio

A seguito dell'uscita di scena di Maurizio Zamparini, il Venezia entrò in una fase di difficoltà economiche che condussero nel 2005 al fallimento e alla rifondazione del club, che successivamente militò stabilmente in Serie C. A fronte di ciò, la capienza dello stadio venne dapprima limitata a 9 950 posti e poi nel 2007 (dovendo ottemperare ai nuovi regolamenti sulla sicurezza) a 7 450 posti: in tale occasione si provvide infatti a ridurre le dimensioni delle curve e dei distinti.

Thumb
Panoramica esterna dell'impianto ripresa da viale Piave

Il primo decennio del XXI secolo vide l'impianto ridursi in condizioni di sempre maggiore degrado, a fronte del quale si seguitò a ridurre la capienza degli spalti. Nel luglio 2012 una nuova tromba d'aria abbattutasi su Sant'Elena fece crollare i muri di recinzione dietro la curva sud e danneggiò le gradinate degli spalti; a seguito di ciò, un mese dopo si provvide a rinnovare parzialmente i seggiolini, sicché lo stadio poté nuovamente ottenere l'idoneità per la Lega Pro (obbligando comunque il Venezia a giocare la prima gara casalinga stagionale, in Coppa Italia, allo stadio Rino Mercante di Bassano del Grappa).

Thumb
Veduta dall'esterno dello Stadio Penzo, che giace in una cornice molto suggestiva e unica nel panorama italiano, in prossimità di un canale della laguna di Venezia

Sul finire della stagione 2012-2013, nel mese di giugno lo stadio viene nuovamente dichiarato inagibile allorché si scoprì un cedimento del terreno alla base di una delle torri dell'impianto di illuminazione: l'attuazione dell'intervento di risanamento costrinse nuovamente il Venezia ad emigrare, disputando le gare interne allo stadio Piergiovanni Mecchia di Portogruaro.

Nel biennio 2015-2016, a seguito di un ulteriore fallimento e rifondazione del club arancioneroverde, la cordata di imprenditori capeggiata dall'avvocato statunitense Joe Tacopina che ne ha rilevato la proprietà ha finanziato un intervento di risanamento delle strutture dello stadio: in tale circostanza è stata rinnovata la barriera tra gli spalti e il campo di gioco, sono state risanate le tribune intervenendo sulle opere edilizie e sostituendo i seggiolini danneggiati, nonché riadattati i locali di servizio e gli arredi[10]. Parallelamente è stata annunciata la ripresa del proposito di edificare un nuovo stadio, più moderno e capiente, nel quadrante di Tessera[2], l'iter per il quale è partito il 24 luglio 2018 con la presentazione presso gli uffici comunali del progetto di fattibilità[11].

Thumb
Esterno dello stadio: a destra la curva sud, a sinistra la tribuna centrale (2023)

Ulteriori lavori si sono resi necessari nell'estate 2017, allorché la promozione del Venezia in Serie B ha imposto un nuovo adeguamento infrastrutturale: si è dunque provveduto a riorganizzare e dotare di tornelli i varchi d'accesso (al fine di filtrare il pubblico e controllare elettronicamente i biglietti), potenziare l'impianto di videosorveglianza, ampliare e ammodernare la tribuna stampa (dotata di cablaggio in fibra ottica e di nuove postazioni per giornalisti e telecronisti), adeguare i locali tecnici (spogliatoi, sale delegati, sala stampa), il sistema di condizionamento dell'aria e l'impianto di illuminazione. L'intervento, progettato dallo studio d'architettura Carrer ed implementato a cura della società Venezia FC, è costato circa 300 000 euro. Parallelamente il municipio ha rinnovato la concessione dell'arena agli arancioneroverdi fino al 2022, dietro pagamento di un canone annuo base pari a circa 25 000 euro[12]. In previsione del protrarsi dei lavori, il Venezia ha indicato come campo interno provvisorio per l'inizio della stagione 2017-2018 lo stadio Friuli di Udine[13]; la concessione dell'omologazione già nel mese di luglio ha tuttavia evitato la necessità di trasferimento.

A seguito di un aggiornamento dei criteri infrastrutturali della Serie B, nell'estate 2018 la società si è fatta carico di un ulteriore adeguamento dell'impianto del valore di 160 000 euro: in tutti i settori degli spalti che ancora ne erano sprovvisti (curva e distinti) vengono installati seggiolini individuali con schienale da 30 cm, secondo uno schema che mischia i tre colori sociali del Venezia (arancio, nero e verde); nei distinti vengono altresì inserite delle sedute bianche, che vanno a comporre il nome della città[14][15].

Il 28 maggio 2021, all'indomani del ritorno in Serie A, prendono il via i lavori di adeguamento dello stadio - terminati già a metà settembre - per portare la capienza a 11 150 posti: si procede a rinnovare il terreno di gioco, a potenziare le quattro torri faro, l'impianto audio e i servizi di connettività, a rinnovare i locali interni compresi gli spogliatoi, a ricostruire i distinti per portarne la capienza che arriva a 3 940 posti, a potenziare le curve (la sud passa a 2 910, la nord a 1 319), a creare un settore ospiti da 1 000 posti e a stabilizzare la tribuna a 1 981, con contestuale implementazione di due settori parterre denominati pitch-view, capaci complessivamente di 150 persone.[16]

Nell'estate del 2024, con il nuovo ritorno in Serie A, si completano dei lavori per portare la capienza a 12.048 adeguandolo al minimo concesso per la Serie A.

Remove ads

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads