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Stazione di Castel di Sangro (FAS)

ex stazione ferroviaria italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La stazione di Castel di Sangro era una stazione ferroviaria a servizio del comune di Castel di Sangro sulla linea Sangritana gestita da FAS.

Dati rapidi Castel di Sangro, Localizzazione ...

È affiancata all'omonima stazione della ferrovia Sulmona-Isernia, gestita da RFI.

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Storia

La stazione venne aperta in concomitanza con il troncone proveniente da Ateleta il 17 ottobre 1914[1].

È in disuso dal 2007 a causa della chiusura del tratto di ferrovia di cui era capolinea[2].

Nel 2012 partirono i lavori per unificare le stazioni della FAS a quella di RFI[3], senza che vi fosse alcuna necessità immediata[4].

Strutture e impianti

L'impianto disponeva (ora il piazzale risulta asfalto) di un fabbricato viaggiatori, adibito a diverso uso, due banchine collegate tramite una passerella ferroviaria che servivano i primi due binari di arrivo e un altro edificio più piccolo che veniva utilizzato per i servizi igienici.

Possedeva uno scalo merci, dismesso dalla sua chiusura, con annesso magazzino che è, tuttavia, in buone condizioni pur essendo abbandonato. Esso ha 2 binari di raccordo con il resto del fascio binari.

Sono presenti due rimesse locomotive, una davanti all'ex magazzino e un'altra davanti al fabbricato viaggiatori, collegate agli altri binari mediante dei raccordi.

Il piazzale si compone di 8 binari, di cui due tronchi. I primi due erano serviti da banchina ed erano adibiti al servizio passeggeri, mentre ve ne erano numerosi altri di scalo, due tronchi che servivano lo scalo merci e altri quattro che permettevano l'accesso alle due rimesse locomotive.

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Servizi

La stazione disponeva di:

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa
  • Servizi igienici
  • Bar

Interscambi

La stazione aveva come interscambio una fermata autolinee e la stazione omonima gestita da RFI, posta sulla ferrovia Sulmona-Isernia. Quest'ultima è chiusa al traffico regolare in quanto nel tratto da Sulmona allo scalo RFI, e successivamente fino a Carpinone, nel 2011 è stato sospeso il servizio viaggiatori[5]. La tratta è stata tuttavia riaperta poi nel 2014 da Fondazione FS Italiane e dall'associazione Le Rotaie esclusivamente per l'esercizio turistico[6].

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Note

Bibliografia

Voci correlate

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