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Suore missionarie del Preziosissimo Sangue
istituto religioso femminile della Chiesa Cattolica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le Suore Missionarie del Preziosissimo Sangue (in latino Congregatio Pretiosi Sanguinis, in tedesco Missionsschwestern vom Kostbaren Blut) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione, dette Missionarie di Mariannhill, pospongono al loro nome la sigla C.P.S.[1]
Storia
Le origini dell'istituto risalgono all'8 settembre 1885, quando nel Natal arrivò un gruppo di cinque collaboratrici laiche per affiancare i Missionari di Mariannhill:[2] le ausiliarie si costituirono presto in congregazione religiosa e Franz Pfanner redasse per loro una regola ispirata a quella benedettina.[3]
Venne subito aperto un noviziato e il 2 ottobre 1887 le prime religiose ricevettero l'abito: venne fondato anche un probandato in Europa (prima a Kirchherten, presso Bedburg, poi a Helden-Panningen, nel Limburgo). Nel 1901 venne eretta la casa di Aarle-Rixtel, che fu sede generalizia dell'istituto fino al 1967.[3]
La congregazione e le sue costituzioni vennero approvate dalla Santa Sede il 2 ottobre del 1906.[3]
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Attività e diffusione
Si dedicano soprattutto ad attività educative, specialmente alla formazione professionale delle popolazioni indigene africane.[2]
Le Missionarie del Preziosissimo Sangue svolgono il soprattutto nell'Africa centro-meridionale (Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Mozambico, Kenya, Zimbabwe, Zambia, Sudan): sono presenti anche in Europa (Italia, Austria, Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, Romania), nell'America settentrionale (Stati Uniti d'America e Canada), in Papua Nuova Guinea e nella Corea del Sud:[4] la sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 946 religiose in 100 case.[1]
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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