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TT49

tomba nella necropoli di Tebe (Luxor, Egitto) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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TT49 (Theban Tomb 49) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Dati rapidi TT49 Tomba di Neferhotep, Civiltà ...
Ulteriori informazioni Neferhotep in geroglifici ...
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Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto
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Titolare

TT49 Era la tomba di:

Ulteriori informazioni Titolare, Titolo ...

Biografia

Neferhotep fu Capo degli scriba di Amon e Sovrintendente del bestiame sacro, molto probabilmente durante i regni di Tutankhamon, Ay, Horemheb e agli inizi della XIX dinastia. Figlio di Neby, Servo di Amon, e di Iuy, Cantatrice di Amon. Il nonno paterno era Ptahemheb, Scriba delle (giovenche?) del Tempio di Amon, mentre il bisnonno Nebebneb era Scriba delle reclute. Meritra, Cantatrice di Amon, fu sua moglie; non è possibile appurare se la coppia avesse figli. Nella tomba sono presenti rappresentazioni che farebbero supporre positivamente per l'atteggiamento di alcuni giovani nei confronti della coppia, ma non sono indicati nomi o titoli[5].

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La tomba

Riepilogo
Prospettiva

Nota fin dall'antichità, venne rilevata da Robert Hay che ne riprodusse i dipinti parietali. Occupata da una famiglia locale, che la liberò solo alla fine del XIX secolo, subì molti danni, specie nella parti basse dei dipinti parietali[N 7]. I dipinti parietali sono perciò oggi noti solo grazie al lavoro di copia di Jean-François Champollion, Ippolito Rosellini, Émile Prisse d'Avennes, John Gardner Wilkinson e del citato Robert Hay.

La tomba[6] si apre al fondo di un ampio cortile che da ulteriormente accesso ad altre tombe: TT363, TT362 e TT187, tutte risalenti alla XIX dinastia. Nel cortile (1-2 in planimetria[N 8]) due stele di cui una (2) distrutta; la stele superstite riporta la barca di Ra alla sommità e, su due registri sovrapposti, il defunto e la moglie che adorano Osiride e la Dea dell'Occidente (Mertseger), e i due che adorano Anubi in presenza di un pilastro Djed. Un corridoio (3), sulle cui pareti il defunto, con moglie e genitori, è dinanzi a Osiride, Anubi e Hathor e sono inoltre presenti testi dedicati a Ra, dà accesso a una sala trasversale. Sulle pareti, (4) la processione funeraria con il traino del sarcofago e il defunto abbracciato alla Dea dell'Occidente; segue (5) una stele con Osiride e la Dea dell'Occidente che fronteggiato Horus, ai lati su due registri il nonno del defunto e la moglie a sinistra e il defunto e un altro uomo (?) a destra. Poco oltre (6), su due registri e in più scene, la moglie del defunto riceve doni, in un giardino dell'harem reale, dalla regina; il defunto torna a casa su un carro con doni e scene di un banchetto con servitori che portano cibi in un giardino in presenza di danzatrici e suonatori. Segue (7) una scena di portatori di flabello e di doni, preceduti dal defunto, dinanzi ad un re (forse Ay) e a una regina (il nome è perduto) affacciati ad un balcone sotto al quale sono rappresentati prigionieri. Oltre il corridoio (11) il defunto e la moglie offrono fiori a Osiride e Hathor e, su tre registri sovrapposti, uomini con fiori, tori inghirlandati, portatori di offerte, cantanti ciechi e sacerdotesse di Hathor; poco discosto (10) su tre registri portatori di offerte e preti officianti dinanzi al defunto e alla moglie in presenza di prefiche. Sul lato corto una stele (9) reca il defunto in adorazione di Anubi e il defunto con incenso su un braciere dinanzi a Osiride; seguono (8), su tre registri, scene della processione funeraria, barche con prefiche e dolenti, preti che officiano riti sulla mummia dinanzi alla piramide della tomba e, in due scene, il defunto e la moglie che ispezionano la costruzione del sarcofago e le suppellettili funebri.

Un breve corridoio, sulle cui pareti (12) il defunto incontra i genitori defunti, adduce a una sala con quattro pilastri (A-B-C-D), tutti decorati con immagini del defunto e della moglie in offertorio agli dei. Su uno (C) il defunto in offertorio del re Amenhotep I e della regina Ahmose Nefertari. Sulle pareti della sala, (13) il defunto, con la moglie e una figlia (?) offrono incenso agli dei; oltre la porta di accesso, (14) il defunto con la moglie e una donna consacrano offerte. Poco oltre (15-16) il defunto riceve mazzi di fiori nel tempio di Amon e, a sua volta, offre fiori alla moglie nel giardino del tempio; scribi registrano servi, il raccolto di papiro, il bestiame al pascolo e quello marchiato, il contenuto dei magazzini e delle cantine del vino, la produzione agricola; negozi degli artigiani del tempio, con tessitori, carpentieri e cuochi. Seguono (19) il defunto e la moglie in offertorio a Osiride e Anubi e una stele (20) con il defunto abbracciato dalla Dea dell'Occidente. Oltre il varco che adduce alla sala più interna, una stele (18) sovrastata dal dio Anubi in forma di sciacallo e un uomo che offre libagioni a Osiride; poco oltre (17) il defunto offre mazzi di fiori a Osiride e alla Dea dell'Occidente.

Un ampio passaggio conduce a una sala che reca tre nicchie alle pareti, contenenti statue: una coppia (21) la cui identificazione non è possibile; ugualmente non identificabili i due personaggi di altra nicchia (22) sulle cui pareti il defunto offre libagioni a Osiride, in alto la rappresentazione di Hathor in atto di proteggere il re; sul fondo (23), le statue del defunto e della moglie seduti[1].

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Reperti

Nella tomba vennero repertati[7]:

  • mattoni sacri con l'indicazione dei nomi di Neferhotep e della moglie Merytra.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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