Timeline
Chat
Prospettiva

Tarasca

mostro mitico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Tarasca
Remove ads

La Tarasca[1] (in francese Tarasque) è un mostro che, secondo la leggenda, avrebbe devastato la Provenza, una regione francese. Il 25 novembre 2005, l'UNESCO ha inserito la Tarasca nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell'umanità[2][3].

Disambiguazione – Se stai cercando il centro abitato dell'Ucraina, vedi Tarašča.
Disambiguazione – "Tarasque" rimanda qui. Se stai cercando il cannone antiaereo, vedi Type 53 T2 Tarasque.
Thumb
Statua raffigurante la Tarasca nei pressi del castello di Tarascona, Francia
Remove ads

Descrizione

Nell'iconografia popolare, la Tarasca ha sei zampe tozze e robuste e il corpo coperto da una solida corazza simile a quella di una tartaruga, con sopra una cresta e vari aculei ossei. La lunga coda squamosa si conclude con una protuberanza cornea a forma di punta di lancia, mentre la testa è quella di un leone[3].

La leggenda

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Un simulacro della Tarasca

La leggenda vuole che la Tarasca fosse originaria della Galazia, patria del mitico Onachus, un mostro capace di bruciare qualsiasi cosa entrasse in contatto con il suo corpo, e che proprio dall'unione tra l'Onachus e il Leviatano, fosse nata la Tarasca. Quest'ultima giunse in Provenza, nei pressi del villaggio di Nerluc, e situata la propria tana nel letto del fiume Rodano, imperversò nella regione uccidendone gli abitanti e devastando ogni cosa[4].

Nella legenda aurea, Marta di Betania, assieme a sua sorella Maria di Betania, raggiunse le coste provenzali nel 48, in seguito alle persecuzioni in patria. Più precisamente approdarono nella zona della Camargue, nel paese attualmente chiamato Saintes-Maries-de-la-Mer. Qui trovarono il mostro, che venne ammansito da Santa Marta grazie alla preghiera: ad ogni Ave Maria recitata la Tarasca si rimpiccioliva in dimensioni[5].

Quando divenne completamente innocua, Marta la condusse nella città di Nerluc, che poi (in onore della Tarasca) prese il nome di Tarascona; nell'emblema della città è presente l'immagine della creatura mostruosa. Qui però i cittadini uccisero la creatura. Ancora oggi l'uccisione della Tarasca è celebrata a Tarascona l'ultima domenica di giugno.

La leggenda della Tarasca assomiglia molto alla storia de La bella e la bestia. La creatura è affascinata e indebolita da una donna ma alla fine viene ucciso dagli esseri umani. Il concetto è vagamente simile nei miti del Enkidu e dell'unicorno: entrambi vengono tranquillizzati dalla presenza di una donna[4]. La descrizione e la leggenda di tale creatura è simile ad altri mostri del Folclore francese come la Gargolla e la Vellosa[6].

Galleria d'immagini

Remove ads

Araldica

Thumb
Stemma di Tarascona

La Tarasca figura come arma parlante nello stemma della città di Tarascona.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads