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Tattva

aspetto della realtà nelle filosofie indiane Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Tattva, termine sanscrito (in scrittura devanāgarī, तत्त्व) che significa "stato vero o reale", "verità", "realtà" "principio reale"[1], o anche "verità".[2]

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Descrizione

In accordo con varie scuole di filosofia indiane, un tattva è un elemento o aspetto della realtà concepito come una emanazione della realtà assoluta nel processo di manifestazione dal sottile al grossolano[3]. Sebbene il numero dei tattva vari a seconda della scuola filosofica essi, nel loro insieme, sono supposti formare la base di ogni nostra esperienza.

La filosofia Sāṃkhya usa un sistema di 25 tattva mentre lo Shivaismo ne riconosce 36[4][5].

«Tattva (n)[6]: l’“essere di ciò”, essenza, la natura di tale (ente descritto); “quiddità”, realtà, verità; principio; “categoria”, principio elementare; i venticinque princìpi, o categorie, enumerati dal Darśana Sāṃkhya (o i ventisei del Darśana Yoga); i trentasei principi dello Śivaismo. Nel significato di “verità sì oppone a mata (verità soggettiva, opinione personale, credenza individuale) in quanto esprime una “verità oggettiva” inconfutablle, di Carattere Universale.»
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Note

Bibliografia

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