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The Get Up Kids
gruppo musicale statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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I The Get Up Kids sono un gruppo emo[1] statunitense formatosi a Kansas City nel 1995. Inizialmente il nome del gruppo doveva essere Suburban Get Up Kids: tuttavia il leader del gruppo, Matt Pryor, riteneva scadente un nome che cominciasse per "S" e quindi decise di sostituire la parola "Suburban" con un articolo, appunto "The".[senza fonte] La band è una delle più influenti della scena Midwest emo formatasi a metà degli anni Novanta[2].
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Storia del gruppo
Formazione
Quando nel 1995 i The Get Up Kids si formarono, il gruppo era composto da Matthew "Matt" Pryor (voce, chitarra), Jim Suptic (seconda voce, chitarra), Robert Pope (basso) e Nathan Shay (batteria). Pryor e Suptic si conobbero quando suonavano in differenti gruppi nell'area di Kansas City. Nell'aprile del 1996 il batterista Nathan Shay lasciò il gruppo a causa di una personale riluttanza per il tour. Il batterista fu rimpiazzato da Ryan Pope, fratello minore di Robert. Si sono sciolti nel 2005 e riformati nel 2008.
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Influenze
I Get Up Kids hanno avuto un impatto duraturo sulla scena musicale e sono stati citati come fonti di ispirazione da numerose band e artisti di fama. Mark Hoppus, cantante e bassista dei Blink-182, ha chiesto alla sua ragazza di sposarlo con in sottofondo la canzone intitolata "I'll Catch You", uno dei brani più noti della band di Kansas City[3]. In un'intervista del 2005 ad Alternative Press, il bassista dei Fall Out Boy Pete Wentz ha affermato: "Se non fosse stato per i Get Up Kids i Fall Out Boy non sarebbero mai esistiti."[4]
Dal canto loro i Get Up Kids hanno preso le distanze da molte delle band che hanno influenzato: il chitarrista Jim Suptic, intervistato dal sito web Drowned in Sound, ha affermato: "La scena musicale punk da cui deriviamo noi e quella attuale sono completamente differenti. È come il glam rock oggi. Quest'anno abbiamo suonato al Bamboozle fests e ci sentivamo davvero fuori posto...se questo è il mondo che abbiamo contribuito a creare, allora ci scusiamo. Il problema è che molto delle band che abbiamo ispirato non sono buone band".[5]
Discografia
Album in studio
- 1997 – Four Minute Mile (Doghouse)
- 1999 – Something to Write Home About (Vagrant)
- 2002 – On a Wire (Vagrant)
- 2004 – Guilt Show (Vagrant)
- 2011 – There Are Rules (Quality Hill)
- 2019 – Problems (Big Scary Monsters)
Album dal vivo
- 2005 – Live! @ The Granada Theater (Vagrant)
Raccolte
- 2001 – Eudora (Vagrant)
EP
- 1997 – Woodson (Doghouse)
- 1999 – Red Letter Day (Doghouse)
- 2010 – Simple Science (Simple Psyence Recordings)
- 2018 – Kicker (Polyvinyl)
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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