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Trasporto pubblico locale
insieme delle diverse modalità di trasporto pubblico su scala locale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il trasporto pubblico locale[1] (abbreviato in TPL) è l'insieme delle diverse modalità di trasporto pubblico su scala locale[2] in ambito comunale, provinciale o metropolitano.

Storia
I trasporti di massa in ambito locale si sviluppano nel XIX secolo, quando comparvero gli omnibus, ossia carrozze coperte a trazione equina, più tardi convertite in tram trainati sempre da cavalli, oppure mossi dal vapore o da un motore elettrico percorrendo binari predisposti.
Nel 1863 fu inaugurata la prima linea urbana sotterranea, la metropolitana di Londra, prima con locomotive a vapore e poi con motrici elettriche. I tram elettrici dominarono i paesaggi urbani all'inizio del XX secolo.
L'avvento della motorizzazione privata condusse all'eliminazione dei binari nelle città, portando alla sostituzione delle tranvie con filobus e con autobus. La modalità tranviaria ha subito peraltro un rilancio a partire dalla fine del XX secolo in alcuni paesi come in Francia o negli Stati Uniti d'America.
Quale complemento rispetto a questi sistemi tradizionali sono talora in opera sistemi ettometrici quali marciapiedi mobili, scale mobili, ascensori e people mover o proposti servizi di trasporto pubblico non di linea quali l'autobus a chiamata o il taxi collettivo.
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Mezzi impiegati
Il trasporto pubblico locale può essere svolto con diversi mezzi di trasporto pubblici e su diverse tipologie di infrastrutture, sia in sede riservata (corsie preferenziali, viadotti, passanti ferroviari) sia in sede promiscua. Di seguito i mezzi impiegati nello svolgimento del servizio di TPL:
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Sistemi tariffari integrati
Generalmente, la compresenza all'interno di un singolo bacino di più aziende di trasporto comporta l'acquisto di più titoli di viaggio, con aumento dei tempi di trasbordo e delle difficoltà legate alla reperibilità degli stessi. Per questo motivo, negli ultimi anni, sono andati diffondendosi nelle aree metropolitane delle grandi città i sistemi tariffari integrati, i quali permettono l'utilizzo di servizi svolti da più aziende (anche su mezzi di trasporti differenti, es. autobus e treno) con un singolo biglietto o abbonamento.[3]
I sistemi tariffari integrati sono spesso associati a progetti di integrazione dei rispettivi sistemi di bigliettazione[4].
Alcuni sistemi tariffari integrati in vigore in Italia sono il Metrebus a Roma, lo STIBM a Milano, l'Unico a Pescara-Chieti o UnicoCampania a Napoli e nella Regione Campania secondo integrazioni tariffarie differenti per fasce.
Indicatori statistici
Per una valutazione/confronto dei diversi sistemi di trasporto pubblico locale è generalizzato l'uso di alcuni indicatori quali, ad esempio:
- Densità delle reti: lunghezza in chilometri delle reti di trasporto pubblico per 100 km² di superficie comunale.
- Densità di fermate: numero di fermate per km² di superficie comunale.
- Domanda di trasporto pubblico: numero di passeggeri trasportati nell'anno dai mezzi di trasporto pubblico in ambito urbano (autobus, tram, filobus, metropolitana e funicolare).
- Posti-km: numero complessivo di posti offerti agli utenti nell'arco dell'anno. Tale valore è ottenuto come prodotto delle vetture-km² per la capacità media delle vetture in dotazione.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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