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Vele (costellazione)

costellazione del cielo australe Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Vele (costellazione)
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Le Vele (in latino Vela) sono una costellazione meridionale, una delle tre in cui è stata divisa la Nave Argo. È visibile, peraltro solo per metà, dalle regioni mediterranee medie, mentre è una costellazione caratteristica del cielo australe.

Fatti in breve Nome latino, Genitivo ...

La stella più luminosa delle Vele, γ Velorum, è di fatto un sistema stellare, di cui fa parte la stella di Wolf-Rayet più appariscente della volta celeste, nonché la più vicina; gran parte delle sue emissioni è costituita da radiazione ultravioletta.

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Osservazione

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Illustrazione della Nave Argo ad opera di Johann Hevelius.

Quella delle Vele è una costellazione di medie dimensioni; si individua senza difficoltà, a nord di un tratto molto brillante della Via Lattea australe, grazie alla disposizione a triangolo delle stelle γ Velorum, δ Velorum e λ Velorum. La stella più brillante risulta essere γ Velorum, nota anche come Regor, di magnitudine apparente 1,75. Le stelle più meridionali della costellazione, δ e κ Velorum, assieme alle stelle ε e ι della Carena formano un asterismo noto come Falsa Croce, poiché simile e talvolta scambiato con la costellazione della Croce del Sud. Un tratto fortemente oscurato della Via Lattea attraversa per intero la costellazione; lo sfondo si presenta, in particolare sul lato confinante con la Poppa, ricchissimo di stelle di quarta e quinta grandezza, in direzione della grande associazione Cr 173. Un binocolo è un buon strumento per apprezzare questi ricchi campi stellari, che in condizioni ottimali sono pure visibili ad occhio nudo senza difficoltà, rendendo il tratto della Via Lattea delle Vele uno dei più ricchi di stelle di fondo dell'intera volta celeste.

Il periodo migliore per la sua osservazione ricade nei mesi compresi fra gennaio e maggio; si tratta, per gli osservatori dell'emisfero sud, di una delle costellazioni dominanti dei cieli estivi e autunnali, che alle latitudini medie australi si presenta pure in parte circumpolare; dall'emisfero nord la sua visibilità è molto sacrificata e a nord del 50°N è praticamente completamente invisibile. Affinché sia osservabile per intero, occorre trovarsi a latitudini inferiori ai 33°N.

Stelle principali

Lo stesso argomento in dettaglio: Stelle principali della costellazione delle Vele.
  • γ Velorum (Regor), come detto, è la più brillante della costellazione, nonché una delle stelle più luminose che si conoscano in termini assoluti; è posta ad ovest, sul confine con l'adiacente costellazione della Poppa, e la lettera γ (gamma) indica che si trattava pure di una delle stelle più brillanti dell'antica costellazione della Nave Argo.
  • δ Velorum (Koo She), è una stella bianca di magnitudine apparente +1,93, posta nel bordo meridionale della costellazione.
  • λ Velorum (Suhail), è una gigante arancione di magnitudine +2,23, una delle stelle più settentrionali della costellazione; a sud-ovest di questa stella si estende un ricco campo stellare, ben visibile anche ad occhio nudo.
  • κ Velorum (nota talvolta come Markab) è una stella azzurra di magnitudine +2,47, posta lungo la linea della Via Lattea, nella parte meridionale della costellazione.
  • μ Velorum, (Al Haram) di magnitudine +2,69, è la stella brillante più orientale della costellazione, vicino al confine con il Centauro.

La nomenclatura stellare segue quella assegnata alla costellazione della Nave Argo: le stelle α e β della Nave Argo sono ora le stelle α e β della Carena. Alle Vele sono finite le stelle γ e δ, e poi κ, λ e μ, ο e infine ψ. Seguono diverse lettere latine, (b, c, etc.) anch'esse secondo l'assegnazione data alla costellazione della Nave Argo.

Stelle doppie

La costellazione ospita numerose stelle doppie, sebbene la maggior parte siano risolvibili solo con strumenti amatoriali di potenza medio-alta.

  • Uno dei sistemi più ampi è quello di γ Velorum; è composto da due stelle azzurre di magnitudine 1,78 e 4,27, con una separazione tale da poter essere risolte anche con un piccolo telescopio. La componente primaria è una stella di Wolf-Rayet, una delle più luminose della volta celeste. Altre stelle sono osservabili nelle immediate vicinanze, in particolare una stella di ottava e una di nona grandezza.
  • μ Velorum è una stella di colore giallo posta nella parte più orientale della costellazione; con un binocolo è possibile individuare a circa 5 primi d'arco in direzione est una compagna di quinta magnitudine. Un potente telescopio è in grado di mostrare anche una terza componente estremamente vicina alla primaria, in orbita attorno ad essa.
  • HD 92449, nota anche come x Velorum, è una stella giallastra che con un binocolo è risolvibile in due componenti, una di quarta e una di sesta magnitudine; la componente meno luminosa ha un colore azzurro che contrasta con quello della primaria.
  • HD 71510 è risolvibile anch'essa al binocolo in due componenti, in questo caso entrambe azzurre e di pari magnitudine.
Ulteriori informazioni Nome, Magnitudine ...

Stelle variabili

Le stelle variabili della costellazione sono quasi tutte al di sotto della visibilità ad occhio nudo, mentre sono in gran numero osservabili tramite binocoli.

La più brillante è λ Velorum, una delle stelle principali della costellazione; si tratta di una variabile semiregolare che mostra delle oscillazioni estremamente contenute e dunque non percepibili.

Fra le numerose variabili a eclisse la più luminosa è ο Velorum, che sta al centro del brillante ammasso aperto IC 2395, che mostra delle oscillazioni molto contenute nell'arco di quasi tre giorni; fra le altre variabili a eclisse vi è GP Velorum e CV Velorum, entrambe con una magnitudine massima attorno alla magnitudine 6,7.

AH Velorum è una variabile Cefeide che con la sua magnitudine massima pari a 5,5 è la più brillante della costellazione; le altre Cefeidi raggiungono al massimo la settima magnitudine, tranne RZ Velorum, che mostra però delle oscillazioni molto contenute.

Ulteriori informazioni Nome, Magnitudine ...
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Oggetti del profondo cielo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Oggetti non stellari nella costellazione delle Vele.
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NGC 3132, una delle nebulose planetarie più note e brillanti del cielo.

La costellazione delle Vele è attraversata dalla Via Lattea meridionale; sebbene in questo tratto questa sia fortemente oscurata, la costellazione abbonda di oggetti quali ammassi aperti e nebulose diffuse.

Fra i primi, davvero notevole è IC 2391, posto due gradi a nord di δ Velorum, che ha al suo centro la stella di quarta magnitudine ο Velorum. È parte di una vastissima associazione stellare che comprende, fra le altre, le brillanti stelle Procione e Denebola. Un altro ammasso aperto visibile ad occhio nudo è NGC 2547, ben risolvibile in stelle anche con piccoli strumenti. Un gruppo di stelle interessante è quello visibile in direzione di γ Velorum e catalogato con la sigla Cr 173; si tratta di una giovane associazione OB, ossia un gruppo di stelle giovani e massicce formatesi in tempi astronomicamente recenti, denominata anche Vela OB2.

Cinque gradi a nord-ovest di μ Velorum si trova l'ammasso globulare NGC 3201, poco concentrato ma molto appariscente, di magnitudine 6,8; è stato oggetto di un recente studio sulle stelle variabili di tipo RR Lyrae.

Tra le nebulose planetarie, spicca NGC 3132, soprannominata Nebulosa anello del sud in contrapposizione con la ben nota Nebulosa Anello della Lira; si trova nella parte settentrionale della costellazione, ed è una delle nebulose planetarie più luminose della volta celeste, essendo visibile anche con piccoli strumenti.

Di grande interesse è anche il resto di supernova noto come Nebulosa delle Vele; si tratta di una nebulosa originata da un'esplosione di supernova, che ha probabilmente avuto luogo circa 12.000 anni fa ed è stata sicuramente ben visibile dalla Terra (si stima che avesse potuto raggiungere la magnitudine -9, ossia sarebbe stata visibile nel cielo in pieno giorno). Questo resto contiene una pulsar, che è stata la seconda ad essere identificata anche otticamente, dopo quella nella Nebulosa del Granchio. Un complesso ben maggiore è quello noto come Nebulosa di Gum, in onore del suo scopritore; si tratta di un vastissimo sistema di deboli filamenti, che ricoprono gran parte della costellazione delle Vele, sconfina a sud in Carena e si addentra nella parte meridionale della Poppa; si tratta probabilmente di un antico resto di supernova. Fra le regioni di formazione stellare delle Vele spicca il Vela Molecular Ridge, un grande complesso nebuloso che comprende alcuni oggetti di facile osservazione, come Gum 20 e soprattutto la nebulosa a riflessione NGC 2626.

Ulteriori informazioni Nome, Tipo ...
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Sistemi planetari

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Fra le stelle con un sistema planetario ve n'è una con due pianeti confermati, la nana gialla HD 73526; il più interno si trova a 0,66 UA dalla sua stella madre e possiede una massa di almeno due masse gioviane, mentre il più esterno ha dimensioni forse poco maggiori e si trova a una distanza media di 1 UA dalla sua stella. Gliese 370, una nana arancione conosciuta anche come HD 85512, ha un pianeta all'interno della zona abitabile, a una distanza dalla propria stella di 0,26 UA.

Ulteriori informazioni Nome del sistema, Numero di pianeti confermati ...

Storia

Una volta esisteva la costellazione della Nave Argo, creata in epoca antica per commemorare la mitica impresa di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del Vello d'oro. La costellazione sopravvisse nei secoli fino in età moderna, quando Nicolas Louis de Lacaille la suddivise in tre parti principali: Poppa, Vele e Carena; l'albero maestro della nave diventò la minuscola costellazione della Bussola, posta a nord delle Vele. L'Unione Astronomica Internazionale, nel 1930, accettò la divisione proposta dal Lacaille, assegnando a questi asterismi gli attuali confini. Se la Nave Argo fosse ancora intera, oggi coprirebbe ben 1800 gradi quadrati di volta celeste, e sarebbe così la costellazione più grande del cielo.

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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