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Via Roma (Firenze)
strada di Firenze Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Via Roma è una strada del centro storico di Firenze, situata tra piazza della Repubblica (al canto dei Dadaioli) si trova tra piazza San Giovanni (angolo via de' Pecori). Lungo il tracciato si innesta via de' Tosinghi (canto degli Agolanti).
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Storia
Riepilogo
Prospettiva

La strada appare segnata da edifici costruiti alla fine dell'Ottocento a seguito delle demolizioni (1885-1895) effettuate con l'intento di conferire decoro borghese al cuore dell'area storica cittadina dove insistevano il Ghetto ebraico e il Mercato Vecchio. Tuttavia, sovrapponendo l'attuale tracciato ai precedenti, si può riconoscerne l'origine della strada attuale nelle antiche strade che ricalcava il percorso dell'antico cardo di Florentia, in un punto che corrisponde al cuore più antico della città. Anticamente la strada aveva vari nomi. In alcune piante è interamente indicata come via dell'Arcivescovado, sebbene in suddivisioni più dettagliate questo nome fosse assegnato a un tratto che oggi non esiste più, nell'attuale piazza San Giovanni, e che divideva i due corpi del palazzo Arcivescovile, fino al canto alla Paglia; col cosiddetto "Risanamento" venne ingrandita la piazza dietro al Battistero, demolendo il corpo anteriore del palazzo e ricostruendo l'antica facciata in posizione arretrata, cosicché l'antica strada divenne solo un lato della piazza ampliata.
Il primo tratto attuale della strada, venendo da nord, tra piazza San Giovanni e via dei Tosinghi era detto via della Macciana (dal nome di forno con locanda lì situata; alcune fonti parlano anche di "via tra i Chiavaioli") e terminava al canto degli Agolanti (dal nome di un'antica famiglia residente in questa zona) presso via della Nave; qui, a ovest, esisteva una piazzetta, detta dei Succhiellinai (il succhiello era un rudimentale trapano, usato per perforare la pietra o il legno, ad esempio quello delle botti), dove si apriva anche una delle porte dell'antico Ghetto ebraico, le cui mura correvano lungo tutto il lato ovest della strada.
Il tratto seguente, fino alla piazza del Mercato, era detto pure via dei Succhiellinai, o degli Agolanti. Il canto dei Dadaioli, che qui si trovava, si riferiva ai giocatori di dadi che affollavano le bische del Ghetto. Poco oltre, ma ormai sulla piazza, c'erano la chiesa di San Tommaso e le case dei primi Medici: essi dal XV secolo ebbero quasi tutte le case di quest'isolato, tanto che il canto venne detto anche "dei Medici", e la stessa piazza dei Succhiellinai si trova attestata anche come piazza dei Medici.
Subito dopo il rinnovo della strada, ampliata e rettificata, fu inizialmente identificata come via dell'Arcivescovado, così come deliberato dalla giunta comunale nel 1893. Nell'ottobre del 1909 il consiglio comunale intitolò la strada al rivoluzionario catalano Francisco Ferrer (morto appunto nello stesso 1909), visto come un eroe dell'anticlericalismo che aveva allora, nel sindaco socialista Francesco Sangiorgi, un fedele sostenitore. Questo nome tuttavia identificò l'arteria solo per due anni, fino al novembre del 1911, quando per i festeggiamenti dei cinquant'anni del Regno d'Italia la via fu intitolata alla capitale dello Stato, così come parallelamente fecero molte altre città italiane denominando "Roma" vie e piazze dei propri centri. Firenze tuttavia già aveva, e ha ancora, una via e una porta Romana, intitolate alla città laziale verso cui erano rivolte.
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Nel suo insieme la strada - segnata da un significativo flusso pedonale - ha carattere commerciale ed è riconosciuta come centrale nel cosiddetto "distretto del lusso" fiorentino, assieme a via degli Strozzi, via de' Tornabuoni e via della Vigna Nuova. In via Roma è presente il consolato di San Marino.
Edifici
Oggi via Roma è una strada con edifici ottocenteschi, creati da un team di quattro architetti dopo lo sventramento: Giuseppe Boccini, Luigi Buonamici, Torquato del Lungo e Giuseppe Rossi.
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Lapidi

Sulla strada è presente una lapide all'esterno del Caffè Gilli, che ricorda come questo sia la sede della premiazione del premio Donatello.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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