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Vincenzo Geraci

militare italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Vincenzo Geraci (Messina, 5 marzo 1891Selz, 21 ottobre 1915) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale.

Dati rapidi Nascita, Morte ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nacque a Messina il 5 marzo 1891, figlio di Ignazio e e Giuseppina Aspa.[2] Il 31 dicembre 1912 fu arruolato nel Regio Esercito per svolgere il servizio militare di leva, e frequentato il corso per Allievi ufficiali fu assegnato in servizio presso l'81º Reggimento fanteria con il grado di sottotenente di complemento.[2] Svolse il servizio di prima nomina presso il 3º Reggimento fanteria, e poi riprese gli studi di giurisprudenza presso la facoltà dell'università di Messina.[2] Fu richiamato in servizio attivo all'atto della mobilitazione generale del maggio 1915, in vista dell'inizio della guerra con l'Impero austro-ungarico, avvenuta il 24 dello stesso mese.[2] Assegnato in servizio presso il 76º Reggimento fanteria della Brigata Napoli, raggiunse il reggimento al fronte, schierato oltre il corso dell'Isonzo, a nord-ovest del Monte Sabotino.[2] In servizio presso la 1ª Compagnia del I Battaglione, si distinse nei duri combattimenti sul Monte Sabotino e sul Monte Sei Busi.[2] Trasferito nel settore di Monfalcone per prendere parte alla terza battaglia dell'Isonzo il suo reparto era posizionato a quota 65 della Cave di Selz.[2] Il 21 ottobre il suo battaglione ricevette l'ordine di attaccare i trinceramenti nemici posti in direzione del Cosich e del Debeli, convergendo sulla destra del Vallone di Selz.[3] Effettuata la conversione, l'attacco raggiunse la linea dei reticolati e i fanti si addentrarono in essi cominciando a svellere i paletti di sostegno degli stessi a mani nude. Cadde, insieme a molti dei suoi uomini, colpito a morte da alcune raffiche di mitragliatrice, e il suo corpo venne recuperato solo il 18 novembre, venendo tumulato alle Cave di Selz.[3] Decorato dapprima con una Medaglia d'argento al valor militare, con Decreto Luogotenenziale del 1 giugno 1916[4] tale onorificenza fu trasformata in Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

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Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In un’azione di avanzata generale, sotto l’imperversare del fuoco di artiglieria e fanteria avversarie, condusse con grandissimo slancio il proprio plotone alle trincee nemiche, precedendo sempre ed animando i suoi, fulgido esempio di valore fino a quando, raggiunto il reticolato nemico, vi si gettò primo arditamente, svellendone egli stesso, con le mani, i paletti e trovandovi, insieme con numerosi suoi soldati, morte gloriosa. Cave di Selz, 21 ottobre 1915 .[5]»
 Decreto Luogotenenziale 1 giugno 1916[6]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In un’azione di avanzata generale, sotto l’imperversare del fuoco di artiglieria e fanteria avversarie, condusse con grandissimo slancio il proprio plotone alle trincee nemiche, avanzando sempre ed animando i suoi, fulgido esempio di valore fino a quando, raggiunto il reticolato nemico, vi si gettò primo arditamente, svellendo egli stesso, con le mani, i paletti e trovandovi, insieme con numerosi soldati, morte gloriosa. Quota 65-Cave di Selz, 21 ottobre 1915
 Decreto Luogotenenziale 24 febbraio 1916
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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