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Vincenzo Mannino (pianista)
docente, musicista Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vincenzo Mannino (Palermo, 9 gennaio 1913 – Palermo, 22 giugno 2002) è stato un pianista, insegnante e compositore italiano.
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Ha studiato al Conservatorio Alessandro Scarlatti (allora Vincenzo Bellini) di Palermo sotto la guida di Marcello Buogo, diplomandosi nel 1931. Successivamente si perfezionò a Roma con Alfredo Casella e a Vienna con Paul Weingarten, allievo di Emil Georg Conrad von Sauer.[1][2] Diplomato in composizione sotto la guida di Antonio Savasta, partecipò in qualità di rappresentante per l’Italia al Concorso Internazionale di Vienna, che lo vide tra i premiati.[2]
Dopo aver insegnato nel 1934 e 1935 a Palermo, vinse i concorsi a cattedra di Taranto e Pesaro. Trasferitosi in quest’ultima città, vi rimase come docente fino al 1950, anno in cui tornò a Palermo. Lì venne subito eletto dal Collegio dei Docenti vicedirettore per poi diventare Direttore incaricato dal 1959 al 1966, mantenendo nel contempo la cattedra di pianoforte. [3][2][4]
Per molti anni ha ricoperto la carica di rappresentante per la "Sicilia del Sindacato Nazionale Musicisti" . Scrisse numerosi brani per pianoforte, la maggior parte dei quali dedicati alla didattica dello strumento, tra cui: Studio cromatico,15 Studi per pianoforte, Le scale e Gli arpeggi, gli ultimi due in particolare adottati dai conservatori italiani ed esteri. [5][1]
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Opere
Composizioni
- Studio cromatico (ad Antonio Savasta)
- Minuetto e Burlesca
- Le scale – per pianoforte
- Le scale in doppie terze e doppie seste – per pianoforte
- Gli arpeggi – per pianoforte
- 15 Studi per pianoforte
Revisioni
- J.B. Duvernoy, Scuola preparatoria della velocità op. 276, Milano, 2017 (?)
Note
Collegamenti esterni
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