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Prospettiva
Viticoltura in Trentino-Alto Adige
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La viticoltura in Trentino-Alto Adige è l'insieme delle attività di coltivazione di uva e produzione di vino svolte nella regione.
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Storia
La presenza di attività vinicola è attestata dai tempi degli etruschi, ma è con i romani che vede la progressiva espansione. Con le invasioni barbariche l'attività viene interrotta finché i monaci benedettini iniziano a riprendere l'attività all'interno dei propri monasteri. Sotto la dominazione asburgica nascono le prime cooperative, riorganizzando completamente il settore industriale ma solo nel 1980 vengono introdotti rigorosi criteri di produzione e qualità.[1]
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Zone di produzione
Valle Isarco
Zona vocata per la produzione di vini bianchi. I vitigni utilizzati sono il Sylvaner, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Kerner e Riesling. Storica è l'Abbazia di Novacella, dove si produce vino dal 1142.[2]
Vitigni
Autoctoni
Alloctoni
Vini
DOC
- Alto Adige prodotto in settantuno tipologie.
- Casteller
- Lago di Caldaro
- Teroldego Rotaliano
- Trento spumante prodotto in due tipologie.
- Trentino prodotto in trentanove tipologie.
- Valdadige prodotto in sette tipologie.
- Valdadige Terradeiforti prodotto in quattro tipologie.
IGT
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Turismo
La strada del vino in Alto Adige (in tedesco Südtiroler Weinstraße) è una strada che corre parallela alla valle dell'Adige, nell'Oltradige, a partire da Nalles tocca la città di Bolzano proseguendo verso sud fino a raggiungere Cortina sulla Strada del Vino, nei pressi di Salorno. È lunga circa 70 chilometri e si snoda attraverso 15 comuni altoatesini.[3]
Produttori
Note
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