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William Kennedy (scrittore)
scrittore e giornalista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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William Joseph Kennedy (Albany, 16 gennaio 1928) è uno scrittore, giornalista e storico statunitense.
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Kennedy è nato e cresciuto in un quartiere a nord di Albany (New York), figlio unico[1]
di Mary Elizabeth McDonald (segretaria) e William J. Kennedy (vice sceriffo),[2]
di origini irlandesi; i suoi antenati si erano stabiliti nella città da oltre cinque generazioni.[1]
Kennedy è stato educato al cattolicesimo. Dopo aver frequentato la Public School 20 (ora North Albany Academy).[3]
nel 1949 si è diplomato al Siena College di Loudonville (un sobborgo di New York),[4]
collegio cattolico (gestito da Frati Francescani).[5]
Terminati gli studi decise di dedicarsi al giornalismo lavorando per il Post Star di Glens Falls.
Seguirono due anni di servizio militare, lavorando per giornali dell'esercito negli Stati Uniti e in Germania (1950-1952).
Divenne poi redattore del Times Union di Albany.
Nel 1956 accettò di lavorare per un giornale di Porto Rico, dove nel 1961 seguì un corso di scrittura creativa tenuto all'University of Puerto Rico in Río Piedras da Saul Bellow,[1] che lo incoraggiò a scrivere romanzi. Lì conobbe Ana Daisy (Dana) Sosa (ex attrice e ballerina).[3][6]
Si sposarono il 31 gennaio 1957 e hanno avuto due figlie (Dana Elizabeth e Katherine Anne), un figlio (Brendan Christopher) e almeno sette nipoti.[2][3]
Mentre viveva a San Juan, Kennedy fece amicizia con il giornalista e scrittore Hunter S. Thompson,[7]
un'amicizia che ha continuato per tutta la loro carriera.
Kennedy, che era stato desideroso di lasciare Albany, tornò nella sua città natale e lavorò per il Times Union di Albany come giornalista investigativo scrivendo storie che raccontavano le attività della "macchina politica" di Daniel P. O'Connell.[8]
Dal 1974 al 1982 tenne lezioni di scrittura creativa e giornalismo all'Università di Albany, diventando full professor nel 1983.
Nel 1983 fondò il Writers Institute at Albany, State University of New York.[1][9]
Attualmente [2014] risiede a Averill Park, una borgata a circa 12 miglia (20 km) a est di Albany.
Il suo uso di Albany come ambientazione per numerosi suoi romanzi è stato descritto nel 2011 dal critico letterario Jonathan Yardley "un affresco di una sola città, forse unico nella narrativa americana".[10]
Molti dei suoi romanzi presentano i rapporti dei membri della famiglia immaginaria irlandese-americana Phelan, e fanno uso di episodi della storia di Albany, inserendo anche elementi soprannaturali.
Le opere di Kennedy includono The Truck Ink (1969), Legs (1975), Billy Phelan's Greatest Game (1978), Ironweed (1983), vincitore nel 1983 del National Book Critics Circle Award[11] e nel 1984 del Premio Pulitzer per la narrativa,[12][13][14] (la versione cinematografica fu realizzata nel 1987) e Roscoe (2002). Nel 2011, ha pubblicato Changó's Beads and Two-Tone Shoes, che un critico ha definito un libro "scritto con tale brio e umanità che può ben meritare di essere considerato il migliore della serie".[15]
In Legs racconta le vicende del gangster irlandese-americano Jack Diamond (1897 – 1931), attivo durante il proibizionismo a Filadelfia e a New York. il gangster fu ucciso ad Albany al 67 di Dove Street, nella casa che verrà poi acquistata da Kennedy[16] e dal produttore Gene Kirkwood.[1]
O Albany! è una raccolta di saggi sulla sua città natale.[17]
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Onorificenze e riconoscimenti
- 1983 MacArthur Fellow.[18] Il premio consisteva in 264 000 $.[1]
- 1984 American Book Awards[19]
- 1984 Premio Pulitzer per la narrativa
- 2001 Premio Peggy V. Helmerich Distinguished Author, offerto annualmente dall'amministrazione della biblioteca di Tulsa.[20]
- È membro [2014] della American Academy of Arts and Letters.[21]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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