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Zen Arcade
album degli Hüsker Dü del 1984 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Zen Arcade è il quarto album del gruppo hardcore punk statunitense Hüsker Dü, pubblicato nel 1984 dalla SST Records.
È generalmente considerato dalla critica uno dei dischi più importanti degli anni ottanta e dell'intera storia del rock, nonché uno dei più influenti dei generi hardcore punk e alternative rock.[3][4][5][6]
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Il disco
Riepilogo
Prospettiva
Nel 1983, la band aveva pubblicato l'EP Metal Circus, il cui stile singolare (sempre radicato nel punk ma aperto alla melodia e alla sperimentazione, e con testi a carattere intimista[7]) destò l'attenzione della SST Records, etichetta indipendente californiana interessata, soprattutto, alla produzione di gruppi hardcore punk fuori dagli schemi come i Black Flag e i Minutemen.
Nell'ottobre del 1983, la band entrò negli studi "Total Access" a Redondo Beach, per cominciare le registrazioni. L'album venne completato in meno di ottantacinque ore, anche perché la maggior parte dei brani furono registrati in presa diretta[8].
I brani presenti furono scritti in parte dal chitarrista Bob Mould, in parte dal batterista Grant Hart. Zen Arcade è un album doppio a sviluppo concept (due fattori piuttosto insoliti per un gruppo punk) che, a detta degli autori, tratta dell'alienazione adolescenziale raccontata dal punto di vista di un giovane qualsiasi[9]; sono affrontati temi introspettivi come il rapporto con la famiglia e con il proprio ambiente sociale, la ricerca spirituale (Hare Krsna), la droga (Pink Turns to Blue) e l'inermità di fronte alla vita (Newest Industry).[3] Tutto il disco è caratterizzato da una forte sperimentazione musicale e dalla volontà di aprire nuove strade nell'hardcore punk[10], commistionandolo con spunti melodici e psichedelici, e dimostrando che il sound aggressivo del punk può essere avvicinato a ballate acustiche (Never Talking to You Again) o a lunghe improvvisazioni psichedeliche (Reoccurring Dreams)[11].
Venne pubblicato nel luglio del 1984, riscuotendo un discreto successo commerciale (ventimila copie vendute in meno di un anno)[12], nonostante fosse prodotto da un'etichetta indipendente.
All'epoca della pubblicazione, l'album ricevette un ottimo riscontro di critica, venendo recensito anche su riviste importanti come New Musical Express[13] e The New York Times[14].
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Tracce
- Something I Learned Today - 1:58 (Bob Mould)
- Broken Home, Broken Heart - 2:01 (Bob Mould)
- Never Talking to You Again - 1:39 (Grant Hart)
- Chartered Trips - 3:33 (Bob Mould)
- Dreams Reoccurring - 1:40 (Grant Hart/Bob Mould/Greg Norton)
- Indecision Time - 2:07 (Bob Mould)
- Hare Krsna - 3:33 (Grant Hart/Bob Mould/Greg Norton)
- Beyond the Threshold - 1:35 (Bob Mould)
- Pride - 1:45 (Bob Mould)
- I'll Never Forget You - 2:06 (Bob Mould)
- The Biggest Lie - 1:58 (Bob Mould)
- What's Going On - 4:23 (Grant Hart)
- Masochism World - 2:43 (Grant Hart/Bob Mould)
- Standing by the Sea - 3:12 (Grant Hart)
- Somewhere - 2:30 (Grant Hart/Bob Mould)
- One Step at a Time - 0:45 (Grant Hart/Bob Mould)
- Pink Turns to Blue - 2:39 (Grant Hart)
- Newest Industry - 3:02 (Bob Mould)
- Monday Will Never Be the Same - 1:10 (Bob Mould)
- Whatever - 3:50 (Bob Mould)
- The Tooth Fairy and the Princess - 2:43 (Bob Mould)
- Turn on the News - 4:21 (Grant Hart)
- Reoccurring Dreams - 13:47 (Grant Hart/Bob Mould/Greg Norton)
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Formazione
- Bob Mould - voce, chitarre, pianoforte, basso, percussioni
- Grant Hart - voce, batteria, pianoforte, percussioni
- Greg Norton - basso, cori
Note
Collegamenti esterni
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