curatio

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curatio f sing, terza declinazione (genitivo: curationis)

cura, attenzione, l'atto del prendersi cura (di qualcuno o qualcosa)
- curatio funeris, conditio sepulturae, pompa exequiarum, magis sunt vivorum solacia quam subsidia mortuorum - la cura del funerale, la realizzazione della sepoltura, lo sfarzo delle esequie sono più di consolazione ai vivi che di aiuto ai morti (Agostino d'Ippona, De civitate Dei, liber I, XII)
- cultus et curatio corporis - la cura e attenzione del corpo (Cicerone, De natura deorum, liber I, 94)
amministrazione, gestione, organizzazione (di affari, faccende o incarichi pubblici e privati)
- cuius negoti publici cogitari, optari, fingi curatio potuit quae non esset attributa atque discripta? - l'amministrazione di quale pubblico ufficio poteva essere pensata, scelta o immaginata che non fosse già attribuita e assegnata? (Cicerone, w:Pro Sestio, XXX, 66)
(medicina) cura, rimedio, trattamento (di malattia o simili)
- prima curatio est causam removere languoris - il primo rimedio è rimuovere la causa della malattia (Agostino d'Ippona, De Trinitate, liber XIV, XVII, 23)
- earum igitur perturbationum, quas exposui, variae sunt curationes - dunque per questi turbamenti, che ho esposto, diversi sono i rimedi (Cicerone, Tusculanae disputationes, liber IV, 59)

dal verbo curo, con il suffisso -tio

(il prendersi cura) cura, cultus, studium, sollicitudo
(amministrazione, gestione) gestio, administratio, procuratio, cura
(cura, rimedio, trattamento di malattie) cura, remedium, medicina, medela, medicamentum

discendenti in altre lingue

Latino