Agguato della bottiglieria di via Millio
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L'agguato della bottiglieria di via Millio fu uno scontro a fuoco, avvenuto a Torino venerdì 9 marzo 1979 all'interno e nei pressi di un bar-bottiglieria sito in Via Francesco Millio, tra alcuni agenti di polizia, attirati con un trucco all'interno del locale, e un gruppo di fuoco dell'organizzazione terroristica Prima Linea, composto da quattro uomini e una donna. I componenti del gruppo terroristico, intenzionati ad uccidere alcuni agenti delle forze dell'ordine per vendicare la morte avvenuta in un precedente scontro a fuoco di due militanti dell'organizzazione, scatenarono un confuso conflitto a fuoco che provocò il ferimento di un agente di polizia, di uno dei terroristi (colpito per errore dai suoi stessi compagni) e la morte accidentale del giovane Emanuele Iurilli, uno studente di 18 anni, trovatosi occasionalmente sul luogo dello scontro e raggiunto da pallottole vaganti esplose dai componenti del commando.
Agguato della bottiglieria di Via Millio | |
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L'area all'esterno della bottiglieria di Via Millio (visibile sulla destra della foto), luogo dell'agguato | |
Tipo | agguato con armi da fuoco |
Data | 9 marzo 1979 14.20 |
Luogo | Torino |
Stato | Italia |
Obiettivo | omicidio di agenti di polizia |
Responsabili | Prima Linea |
Motivazione | Terrorismo |
Conseguenze | |
Morti | Un passante ucciso (Emanuele Iurilli) |
Feriti | un ferito tra i poliziotti, un ferito tra i componenti del gruppo di Prima Linea |
Il conflitto a fuoco, avvenuto in un periodo caratterizzato da quasi quotidiane violenze terroristiche a Torino[1], innalzò ulteriormente la tensione in città e diffuse l'insicurezza tra la popolazione.